È morto Antonio Luigi Canu, “su mastru Canu”

Antonio Luigi CanuIeri pomeriggio, dopo lunga malattia, è morto, all’ospedale di Ozieri, Antonio Luigi Canu di 75 anni.
Lo annunciano con dolore la moglie Carmela Lunesu e i figli Roberto, Giacomo e Marialuisa.
Da tutti conosciuto come “su mastru Canu“, era amato da due generazioni di bambini – uomini e donne di oggi – che, a Ozieri, lo hanno avuto come insegnante elementare.
Affettuoso e buono, da sempre attivo in Sardegna in diverse associazioni culturali, era appassionato non solo di storia e di letteratura sarda, ma anche di tutto ciò che riguarda la grande Isola.
Conosceva il Circolo sardo di Biella attraverso il figlio Giacomo, giovane amministratore di Su Nuraghe, Agente del Corpo Forestale dello Stato, in servizio nel Biellese.
Da due anni, Antonio Luigi, pur risiedendo in Sardegna, aveva voluto far parte attiva della Comunità sarda che vive ai piedi del Mucrone, divenendo Socio entusiasta del Circolo. «In un solo mese, a Biella – diceva attraverso le parole del figlio – riuscite a fare cose che noi ad Ozieri non riusciamo a realizzare neppure nell’arco di un anno», sostenendo e incoraggiando a proseguire le attività del “Suo” Circolo, di cui amava fregiarsi come Socio.
Ci lascia con l’irrealizzata speranza, da lui più volte espressa, di un gemellaggio tra “Su Nuraghe” di Biella e i tanti “nuraghi” della sua e nostra Sardegna.
I Funerali si svolgeranno domani, alle ore 10, a Ozieri nella chiesa di San Francesco. La cara salma verrà tumulata nel locale cimitero.Continua a leggere →

Su Nuraghe Film, bruciare anche noi il “nostro” Carnevale

Partecipanti alla serataBiella, 16 gennaio 2013 – Si è concluso sabato scorso il dodicesimo ciclo di Su Nuraghe Film – Lezioni di cinema per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”, dove i soci si reinventano “insegnanti” cercando di conoscere, imparare e trasmettere cultura e tradizione della Sardegna.
Durante questo primo incontro del nuovo anno tra auguri e qualche biscotto non si poteva che parlare di Carnevale. Se pensiamo a questa festa la prima immagine che ci viene in mente sono carri colorati, coriandoli, bambini mascherati e atmosfera di festa. In realtà molti di noi non sanno che è una tradizione antichissima, parte della nostra identità, di cui piano piano stiamo perdendo l’antico significato trasformato inesorabilmente dal tempo che corre veloce. Una volta i carri erano quelli agricoli, il fieno faceva da coriandoli e ci si dipingeva il volto con fuliggine.
Sabato, al Circolo sardo, abbiamo provato a fermarci, voltarci e cercare di scoprire cosa si nasconde dietro gesti e tradizioni ormai assodate e quasi scontate.Continua a leggere →

Cinquemila grazie! Lìberos vince col sostegno dei Sardi d’oltremare

Lìberos – la comunità dei lettori sardi si è classificata al primo posto, con poco meno di 5000 voti, nella fase semifinale del premio “cheFare”. Importante il sostegno dei Sardi d’oltremare. Un grazie speciale a “Su Nuraghe” di Biella e “Sardi Uniti” di Buenos Aires.

Liberos
Oristano, sostenitori di Lìberos salutano i Sardi di Biella e di Buenos Aires.

Cinquemila grazie!” Con questo slogan, domenica notte, 13 gennaio, si è chiusa la grande festa di Lìberos, ad Oristano. Altro che “pocos, locos y mal unidos“! Il nome della festa – che parafrasa una antica famigerata descrizione del popolo sardo – era “Pocos, locos y malloreddus“!
Pochi, pazzi e disuniti erano detti i Sardi dal conquistatore spagnolo. Ebbene, se c’è una lezione che si può trarre, dall’esito del premio “cheFare“, è che i Sardi d’inizio 2013 sono tutt’altro che disuniti. Tutti insieme, quelli di Sardegna e quelli d’oltremare, si sono trovati uniti a sostenere un progetto culturale importante. E il voto on line ha consentito un’unione solidale tra Sardi di ogni parte del mondo. Il risultato: Lìberos ha terminato la fase del voto in testa alla classifica, con quasi seicento voti di scarto dal secondo classificato.
Durante la festa di Oristano, si è votato, scherzato, bevuto e ovviamente mangiato malloreddus, nell’attesa della mezzanotte che ha visto Lìberos chiudere con grande vantaggio in testa alla classifica. Un grazie speciale è andato a due circoli sardi che hanno sostenuto con grande forza il progetto: “Su Nuraghe” di Biella e “Sardi Uniti” di Buenos Aires.Continua a leggere →

Ambulatorio Infermieristico Sardo, servizio gratuito per tutti

Ambulatorio Infermieristico Sardo
Medici, infermiere e volontari in servizio gratuito presso il Fondo Edo Tempia e l'Ambulatorio Infermieristico Sardo dr. Emilia Cavallini.

Biella, 14 Gennaio 2013 – Dopo il periodo natalizio, l’Ambulatorio infermieristico del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe riprende la sua attività.
La nostra missione – afferma la coordinatrice Gonaria Chiola Lostia – è quella di servire la nostra città, cercando di potenziare e far conoscere i servizi che le persone anziane e i meno abbienti possono trovare presso l’ambulatorio, in un particolare momento di difficoltà per il territorio biellese e soprattutto per le famiglie.
Intitolato alla dottoressa Emilia Cavallini, l’Ambulatorio Infermieristico Sardo, un servizio pubblico offerto gratuitamente alla città, apre anche presso il Fondo Edo Tempia, istituzione che da decenni è un punto di riferimento nel Biellese per la ricerca e la cura delle malattie oncologiche.
Una sinergia fortemente voluta dalla presidente Simona Tempia e dalle infermiere e volontari che fan capo a Su Nuraghe. In questi mesi – sottolinea Gonaria Chiola Lostia – offriremo nuovi servizi di esame con ecodoppler per le persone con patologie vascolari, grazie soprattutto alla collaborazione dei medici che si renderanno disponibili per questa nuova offerta.
Nel contempo, anche nel 2013, l’Ambulatorio Infermieristico Sardo “dott. Emilia Cavallini” continuerà ad offrire gratuitamente i servizi di visite specialistiche e ambulatoriali, dal Lunedì al Giovedì. Per usufruire delle prestazioni gratuite è necessario portare la ricetta del proprio medico curante con le indicazioni prescritte e i farmaci da somministrare.Continua a leggere →

È morta a Pollone Sebastiana Maria Urru di Belvì

Sebastiana Maria UrruBiella, 13 gennaio 2013 – Ieri pomeriggio, è mancata all’affetto dei suoi cari Sebastiana Maria Urru, di 81 anni, vedova Ramella German.
Ne danno il triste annuncio i figli Franco, Bruno, Michele e Anna Rosa con le rispettive famiglie; la sorella Luisa e il fratello Antonio con le loro famiglie; cugini e parenti tutti.
Il funerale avrà luogo a Pollone, lunedì 14 gennaio, alle ore 15, partendo dalla Chiesa parrocchiale. Dopo la Santa Messa, la Cara Sebastiana Maria proseguirà per il cimitero locale.
Il Santo Rosario sarà recitato nella Chiesa parrocchiale questa sera, alle ore 19,15.
Nata a Belvì (Nuoro), da Michele e Anna Cabras, Sebastiana Maria, quarta di otto figli, è una delle ragazze sarde che, negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, lasciano la Sardegna in cerca di riscatto e di lavoro.
Nel 1948, approda prima a Taranto per raggiungere una cugina e una conterranea che là risiedevano e lavoravano, poi, dopo due anni, nel 1951, arriva definitivamente a Pollone, per lavorare in casa Ramella, sindaco del paese. Nel Biellese, conosce e sposa Mario Ramella German e dal matrimonio nascono quattro figli.
Tutti gli anni, si reca nella sua amata Isola per trovare i genitori e l’unica sorella che ancora vi risiede. Un legame forte e profondo, che mai è venuto meno.
Partecipava regolarmente, con i conterranei che risiedono in Valle Elvo, a su Rosariu cantadu, intonato, in alcuni passi, proprio sulle melodie della sua Belvì: pochi giorni fa, sentendosi mancare le forze, ha chiesto alla sorella Luisa, in visita da lei, di recitare con lei Su Babbu nostru “il Padre nostro” in sardo.Continua a leggere →