Polizia Penitenziaria e Sardi in lutto per la morte di Stefano Paba

Stefano PabaBiella, 4 ottobre – Ieri pomeriggio è morto tragicamente Stefano Paba, Assistente Capo in servizio a Biella presso il Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale, asfissiato nel suo letto dai fumi del piumone che lentamente brucia. Una sigaretta accesa sarebbe la causa della silenziosa disgrazia, avvenuta all’interno della caserma.
Nato ad Oristano nell’agosto del 1971, Stefano aveva la Sardegna nel cuore; vi si recava sovente, l’ultima volta, appena quindici gironi fa, per una breve vacanza.
Arrivato a Biella nel mese di giugno 1997, ha svolto all’ombra del Mucrone tutta la sua carriera fino al grado di Assistente capo. Numerose le note di merito “per l’impeccabile servizio – afferma il direttore dott. Antonella Giordano – svolto in modo irreprensibile, con puntualità e precisione”.
Nel cortile del carcere davanti alla camera ardente, tutti i colleghi, vestiti in alta uniforme d’ordinanza, con camicia bianca e cravatta nera, lo ricordano come persona buona, riservata e gentile, “Sempre disponibile verso gli altri – affermano unanimemente – non l’abbiamo mai visto arrabbiato; per tutti aveva una parola buona. Un po’ chiuso come sono i Sardi, ma che, poi, appena fatta amicizia, ti danno il cuore”.
La morte di Stefano ha scosso profondamente tutto il personale della caserma intitolata ad “Alessandro Salaris”, un altro Sardo, di Suni, morto tragicamente nel 1997. “Da quando la Casa Circondariale si è trasferita in via dei Tigli – ricordano gli agenti sardi che lavorano a Biella – su cinque morti premature di colleghi avvenute da noi, quattro sono di nostri conterranei: Roberto Urru di Ardauli, Domenico Merella di Buddusò e Tonino Astettino, Campano di Avellino”.
Ieri sera il Santo Rosario guidato dal direttore; oggi pomeriggio, alle ore 15.30, la Santa Messa di suffragio officiata dal cappellano don Paolo Santacaterina nella cappella interna alla struttura penitenziaria. Durante la celebrazione, le Voci di Su Nuraghe intoneranno il Deus ti salvet Maria. Con il canto e la preghiera in “Limba”, la Comunità sarda di Biella in lutto si unisce nel dolore al papà Giovanni e alla mamma Raimonda Furra, ai parenti e a tutto il personale della Casa Circondariale di Biella.
I funerali si svolgeranno in Sardegna. Stamane, i parenti sono sbarcati a Linate per riportare a casa il caro Stefano.

Battista Saiu

10 commenti

  1. VEDERE ONORATO IL NOSTRO COLLEGA, LA SUA FAMIGLIA E TUTTI NOI:
    dal Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e della Valle d’Aosta Dott. Enrico Sbriglia, dal Prefetto Dott. Missineo Demetrio, dal V. Sindaco Livia Caldesi, dal Questore Dott. Mario Mondelli, dal Comandante Provinciale dei Carabinieri Dott. Luca Pica, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Dott. Ugo Raffaele Dallerice, dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Dott. Ing. Calogero Turturici, da una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato e dal Commissario della Polizia Municipale Valentino Moda… ci riempie di gioia.
    Non è che le cose cambiano, il dolore e il dramma rimane…. ma dare il giusto valore alle cose… è più che normale!!!!
    Per di più, un ringraziamento speciale al Presidente Battista Saiu, del Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe”, che insieme al coro sardo ha reso magica una Santa Messa….
    GRAZIE A TUTTI VOI……
    Walter Della Ragione

  2. Mi dispiace per la morte che ha fatto, e per la giovane età. Porgi le mie condoglianze alla famiglia, ai colleghi e alla comunità sarda.

  3. Ciao Battista sono Emilia Aritzu anche io facevo parte dei tuoi quando mi trovavo a Biella lavoravo all’ospedale ci conosciamo personalmente ma non credo che tu ti ricorderai di me comunque sono una compaesana di Stefano Paba il ragazzo morto nella caserma delle carceri volevo ringraziarti per il bene che hai fatto alla famiglia partecipando alla messa con il coro e tutto il resto sono fiera di essere sarda solo per l’onore che ci fatte fuori dalla Sardegna ti abbraccio fortissimo e ancora grazie di tutto!!!!
    La famiglia parla del circolo con grande onore !!!!
    Ciaoooooooooooooooo

  4. La comunità delle suore della Piccola Casa della Divina Provvidenza ” Cottolengo” di Roma porge sentite condoglianze ai famigliari per la morte di Stefano Paba e assicura un ricordo di preghiera.
    Al Signor Battista SAIU e a “Su Nuraghe” i nostri cordiali saluti.
    Per la Direzione Sr Candida Pivato.

  5. Domenica 07 Ottobre 2012.
    In occasione della Corsa Podistica organizzata dall’UISP Biella, la Polizia Penitenziaria biellese staffetterà gli Atleti durante il percorso.
    Inoltre prima dell’inizio gara, ci sarà un minuto di raccoglimento con uno squillo di tromba, per la perdita del poliziotto penitenziario sardo STEFANO PABA, scomparso giorni fa, causa incidente in Caserma.
    La Corsa Podistica non competitiva e a scopo benefico.
    Il ritrovo è alle ore 08:30 in Viale dei Tigli,14.
    L’iscrizione è 5,00 Euro per gli adulti e 2,00 euro per i bambini.
    Il percorso di 1 km per i bambini, con partenza alle ore 09:45.
    Percorso di 6 km per gli adulti, che si snoda tra il carcere/penitenziario nuovo e il carcere/penitenziario vecchio.

  6. Anche oggi abbiamo visto la presenza del Presidente Battista SAIU, durante il percorso della Gara Podistica “2 Carceri/Penitenziari”.
    Il tutto per immortalare con uno scatto fulmineo, un momento emozionante dove vedeva i “motociclisti della penitenziaria”, colleghi di STEFANO PABA, scortare gli Atleti podisti.
    GRAZIE !!!!

  7. Volevo precisare, che alcune colleghe di Stefano Paba, in più, alcune mogli e alcuni mariti di poliziotti penitenziari, hanno corso durante tutto il percorso della Gara Podistica, con una fascia nera sul braccio, in segno di lutto…
    CIAO STEFANO !!!!

  8. …un mio errore è quello di non averti mai detto quanto fossi orgogliosa di averti come collega…..Stefano tu sei… e resterai sempre un grande poliziotto e un grande uomo…….non dimenticarci e dacci la forza per andare avanti…….

  9. Non ho avuto modo di conoscerti bene.
    Sapevo comunque che eri un collega di mio marito…
    Mi hanno raccontato che eri una persona buona, semplice e discreta.
    Sapevi essere taciturno, ma nello stesso tempo, avevi una battuta sempre pronta per l’evenienza.
    Detto da mio marito, indossavi la divisa con onestà e professionalità.
    “e per mio marito.. conta molto”
    Quindi che dire più…
    Mi rendo conto che la morte di un poliziotto rimane sempre diversa… è il dolore più tremendo. è quello.. che tutti riescono a ricordare !!!
    Mi permetto di suggerire a chi l’ha conosciuto e a chi l’ha frequentato….. dico solo, non piangete la sua assenza, sentitevi vicino e parlategli ancora.
    Vi amerà dal cielo, come vi ha amati sulla terra.
    CIAO STEFANO !!!!

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