A Biella, il Popolo sardo ricorda i moti antifeudali del 1794

Nuraghe Chervu

Domenica 16 giugno 2013 – Biella – Le esplosioni beneaugurali delle salve dei “Fucilieri di Su Nuraghe“, annunciano l’inizio del terzo giorno di festa del Popolo sardo, ricordo dei moti antifeudali dell’aprile 1794 quando, a Cagliari, il Viceré Vincenzo Balbiano fu costretto alla fuga e 514 funzionari arroganti e corrotti vennero catturati e rispediti in Continente.
Prima della Missa Majore, sul sagrato intitolato ad Alberto Ferrero della Marmora, un breve intrattenimento musicale con launeddas, solitti e sonette, poi il culto divino officiato da padre Epifanio e da mons. Salvatore Pompedda, collegiale di Oropa, già cappellano militare della Legione Carabinieri Sardegna.
Un rito solenne, decorato da canti in “Limba” delle “Voci di Su Nuraghe” con la presenza ufficiale della Città di Biella rappresentata dalla fascia tricolore del Sindaco indossata dell’avv. Pietro Barrasso, capogruppo di maggioranza presso il Consiglio Comunale di Biella.
Prima dei riti di congedo, la benedizione del “pane di Sant’Eusebio”, impartita dal cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu.
Alla fine della Messa, sul sagrato, altre salve di fucile prima della cerimonia presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per deporre l’omaggio floreale ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi e intonare con l’antica Confraternita della Ss. Trinità di Graglia il canto del “Miserere”.
Tra gli intervenuti, l’avv. Barrasso per la Città di Biella, la sen.ce Nicoletta Favero, il dott. Diego Presa, Consigliere di minoranza.
Dopo le parole di saluto del presidente di Su Nuraghe, mons. Pompedda ha letto in lingua sarda la preghiera di benedizione:

Babu nostru
chi nos has dadu su chelu,
sos isteddos,
frade nostru su sole
et sorre nostra sa luna,
su fogu,
su bentu et s’aba,
sa terra cun fructos,
padrus et flores,
beneighe custas pedras
chi hamos postu in ammentu
de tottu sos frades nostros
chi hana fattu sacrifiziu
de sa jovane vida insoro
pro su bene de-i custa nostra Terra manna italiana.
Ti Lu pedimos in numene
de su Fizu tou, Jesu Christu
et de s’Ispiritu Sanctu.
Amen Jesus

Giovanni Usai

1 commento

  1. GRAZIE!!!!!!!!
    Per il prodigarvi incessante che ci regala la sensazione di sentirci sempre nella nostra bellissima terra.

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