Favata sarda, “para frittus” e “bale d’ors” biellesi

favata a su nuraghe
Preparazione delle carni per la favata di Su Nuraghe.

Sabato 8 febbraio. Primo appuntamento del Carnevale dei Sardi di Biella: tutto esaurito!
Ampio successo per la “Gran favata”, piatto tipico della tradizione contadina, svoltasi nello scorso fine settimana al Circolo Su Nuraghe. Nel salutare i convenuti, il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, ha ringraziato i presenti e il sindaco di Biella, Dino Gentile per la partecipazione, riservando al primo cittadino il posto d’onore tra i commensali.
Eccezionali i cuochi volontari che già nei giorni precedenti hanno selezionato le fave e scelto con cura gli ingredienti, vagliando le verdure per i condimenti. Particolare attenzione è stata riservata alle carni: costine, piedini, code e cotenna, tutto rigorosamente di maiale,
Dopo l’antipasto “Su Nuraghe”, portata a base di salsiccia e olive sarde, sono stati serviti piatti colmi di legumi fumanti, accompagnati da pane fatto in casa e dall’immancabile pane carasau, proveniente da Irgoli (Nuoro).
Grande attesa per i dolci di Carnevale con un graditissimo fuori programma: “sas cocones de berdas”, pane dolce a base di ciccioli, cotto su foglie di cavolo, accompagnato da “is para frittus” i “frati fritti”, ciambelline dolci con sopra lo zucchero. Queste ultime sono una specialità dolciaria presente e diffusa anche in altri contesti del Carnevale europeo; assomigliamo un po’ alle “bale d’ors”, una sorta di krapfen che, nel Biellese sono ripieni di crema pasticcera o di marmellata.

Giovanni Usai

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