Cagliari e Atalanta, 4 Mori e la Dea, comunione di uomini e sport

Biella, Quattro Mori e la dea

Per il ciclo “conoscere la Sardegna attraverso gli scrittori contemporanei”, venerdì 10 aprile, nelle sale del “Punto Cagliari”, Giovanni Carta, bibliotecario di Su Nuraghe, ha illustrato “Quattro Mori e la dea”, di Marco Melis, alla presenza dell’autore, appositamente giunto da Bergamo, città dove risiede.
L’opera dello scrittore, cagliaritano di nascita, ma cresciuto in Lombardia, trae ispirazione dalla passione calcistica dell’autore, che con paziente lavoro di ricerca ha ritrovato ed intervistato i calciatori che dagli anni Sessanta al 2012 hanno militato nelle fila del Cagliari e dell’Atalanta.
Il risultato che ne emerge è una galleria di personaggi sportivi, ma anche di uomini con il loro vissuto di esperienze liete o difficili, con le vittorie e le sconfitte sui campi erbosi e nella quotidianità dell’esistenza di ciascuno di loro. Il tema sportivo calcistico, nell’intenzione dell’autore, sottintende però un altro aspetto non meno rilevante, vuole infatti fare emergere e sottolineare l’importanza del vincolo umano che si stabilisce, proprio attraverso lo sport, tra due città e due popolazioni, apparentemente così diverse tra loro, unite dal calore sportivo che permette di ritrovare valori umani di solidarietà e di amicizia spesso caratteristiche uniche ed irripetibili delle città di provincia quali Bergamo e Cagliari.
Il pubblico presente alla serata ha quindi dato vita con Marco Melis ad un interessante scambio di vedute e di ricordi sportivi, concluso con il consueto “su cumbiddu”, il rinfresco con appetitosi dolci preparati artisticamente decorati con gli stemmi delle due squadre di calcio “i Quattro Mori e la Dea”, da Daniela e Anna Rita.

Bernardina Fois

Nell’immagine: i partecipanti alla serata

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