No nucleare in Sardegna… e noi suoneremo le nostre campane a martello

Atto di resistenza del Popolo sardo – nonucle-die 7 giugno 2015 – opposizione pacifica a nuova arroganza – in sintonia con Papa Francesco in difesa dell’ambiente – invito ai Parroci a suonare le campane a martello

Locandina no scorie

Domenica 7 giugno, alle ore 11 in punto, anche nella Provincia di Biella le suonerie dei cellulari saranno sincronizzate contro la scelta del governo che vuole fare della Sardegna deposito di scorie nucleari, immondezzaio dell’Italia e dell’Europa per i secoli e i millenni a venire.
Alla mobilitazione isolana si uniscono i Sardi di su disterru, accogliendo l’invito lanciato il 15 maggio da Santa Giusta (Oristano) dall’Assemblea Natzionale del Coordinamento comitato NONUCLE-NOSCORIE, che invita tutti i cittadini, gli emigrati, le istituzioni civili, le istituzioni ecclesiastiche, le associazioni di volontariato, i comandi antincendio, le autorità portuali, le associazioni di categoria e tutti quelli che operano in Sardegna in qualsiasi campo ad assumersi la responsabilità generazionale che a tutti deriva dal fatto che il futuro della Sardegna dipenderà dall’impegno con cui la generazione sarda vivente saprà difendere la Sardegna dal disastro del gravame nucleare, disastro che non ha confronti nella storia del Popolo sardo e che graverebbe sulle generazioni future per sempre.
La Comunità sarda di Biella, informato il Vescovo, d’intesa con don Ferdinando Gallu, Cappellano del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, invita gli Associati a chiedere che nelle parrocchie di appartenenza vengano suonate le campane a martello in segno di grave pericolo, per tre minuti, dalle ore 11 di domenica 7 giugno, chiedendo ai parroci di mettere da subito in pratica il forte messaggio in difesa dell’ambiente contenuto nella enciclica di papa Francesco di imminente pubblicazione.

Battista Saiu

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