100 anni dalla Grande Guerra, intellettuali e deputati sardi a Roma

Cannone da 149

Su Calendariu 2016, inserito tra le iniziative accreditate quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, è corredato da didascalie che offrono una lettura delle vicende italiane viste con occhio sardo. Ogni mese è anche illustrato da immagini inedite provenienti da Cagliari. Il mese di Luglio parla dell’opinione politica e intellettuale isolana sulla guerra in corso.

Sull’Isola solo alcuni intellettuali, politici ed i giornali Unione Sarda e Nuova Sardegna assunsero ripetute posizioni interventiste contro gli Imperi centrali, secondo la tesi apodittica che indicava nella sconfitta di Austria e Germania un nuovo e più giusto futuro ordine internazionale, del quale avrebbe beneficiato anche la stessa Sardegna. Come già sul Continente, anche sull’Isola si verificarono alcuni clamorosi mutamenti di fronte ideologico: Jago Siotto, capo storico del socialismo isolano e redattore dell’Unione Sarda, assunse posizioni analoghe a quelle di Mussolini, seguendolo sulla via dell’interventismo e nell’abbandono del partito. Fecero propria la causa della guerra anche i sindacalisti rivoluzionari operanti in Sardegna, guidati da Attilio Deffenu, onde distruggere «la madre di tutti i capitalismi», la Germania di Guglielmo II. L’ultima attenzione fu per i risultati del Congresso regionale convocato nel maggio 1914 a Castel Sant’Angelo, in Roma, sorta di censimento di tutte le energie intellettuali e di tutto il prestigio spendibili per rilanciare l’Isola: una “passerella” di 5 giorni, con 13 relazioni principali, più di 100 interventi, 50 fra ordini del giorno ed emendamenti, ed accesi dibattiti, a conclusione dei quali i deputati sardi si autoconvocarono per esaminare i progetti di legge sulla Sardegna presentati alla Camera ancora nella logica della “legislazione speciale”.

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Cannone da 149 (Cagliari, archivio Gen. don Giovanni Maria Garrucciu Melis)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.