Lane biellesi e orbace sardo

Biella, Circolo Su Nuraghe

Mese di Giugno. Su Calendariu 2017 è il messaggio, tangibile e visivo, attraverso il quale la Comunità dei Sardi di Biella vuole fornire il proprio contributo alla memoria quale elemento fondamentale per la consapevolezza nell’affrontare il presente e costruire il domani.

La lana ha rappresentato storicamente per l’Isola una fonte di ricchezza, frutto di allevamento tenace e pressoché millenario. Parallelamente il Biellese, pur presentando similari attività di pascolo da secoli, è diventato dal ‘700 patria della lavorazione laniera, artigianale prima ed industriale poi. In Sardegna, tra i prodotti tradizionalmente più noti della produzione tessile locale, l’orbace ha avuto un ruolo principe, in quanto ampiamente utilizzato fino in epoca recente per l’abbigliamento ed il corredo rude ma funzionale dei pastori: la lavorazione dell’orbace e delle altre tipiche stoffe isolane è avvenuto soprattutto grazie all’impegno di donne, riunite anche in piccole imprese familiari, produttrici di abiti maschili e femminili, coperte da letto coloratissime, tappeti da tavola, pizzi e tele. Tra le Alpi Biellesi l’orbace è rientrato nella produzione delle imprese locali, come testimonia la camicia rossa di Garibaldi conservata presso il Museo del Risorgimento di Torino, risultata lavorata alla Fabbrica della Ruota di Pray. In epoca fascista, l’orbace fu ampiamente utilizzato per la confezione delle divise, le “camicie nere”: tale produzione rivestiva un ruolo così strategico che il regime cercò di organizzarla in maniera ottimale, istituendo controlli di qualità particolari e razionalizzando le fasi della lavorazione. Ma in Sardegna la produzione tessile legata all’allevamento ovino ha continuato comunque a rivestire un ruolo determinante, oltre che per l’economia dell’Isola, per il mantenimento delle tradizioni.

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Biella, Circolo Su Nuraghe, in prima fila in alto da sx, Gianni Lai, sei giocatori di Camburzano, ultimo Tullio Vargiolu. In seconda fila, tre giocatori del Camburzano, Maria Sotgiu, Costantino Falchi, giocatore di Camburzano, Antonio Contu, Fabrizio Manzini, Gina Ambu, Gianni Pistincu, bambino, Luciano Atzei, Agostino Angotzi, Battista Medde, Antonio Bullegas, Francesco Cabras, giocatore di Camburzano, Tonino Sotgiu, Salvatore Sanna, Gesuino Piroddi, Maffiotti, giocatore Camburzano, Angelo Cao.

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