Chiude con successo a Biella la mostra storica della Brigata “Sassari”

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Si è conclusa con ampia affluenza di pubblico la mostra Lampi di Trincea. La Brigata “Sassari” nella Grande Guerra. Oltre mille le presenze in una sola settimana, tra studenti e visitatori interessati alla storia patria – tra questi molti associati al Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, promotore dell’evento e che in provincia fa riferimento a 6.200 originari di prima, seconda e terza generazione. L’esposizione allestita a Palazzo La Marmora, nel borgo storico del Piazzo di Biella, è stata inaugurata venerdì 21 ottobre con taglio del nastro tricolore a mani unite da parte del Comandante della Brigata Sassari, generale Stefano Messina, e del proprietario della splendida dimora storica, dott. Francesco Alberti La Marmora. Nella “sala del camino” erano presenti le autorità locali, soci ed amici del Circolo sardo, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e diversi docenti delle scuole biellesi.

Nello stesso contesto, il tenente colonnello Pasquale Orecchioni ha accompagnato con commenti e considerazioni storiche sulle condizioni dell’Isola ai primi del Novecento e delle gesta della “Sassari” sui campi di battaglia del primo conflitto mondiale. Poi la visita alla mostra nella sala Galliari di palazzo La Marmora, arredata con pannelli, reperti di guerra, vetrine, filmati, divise e medaglie, abiti di lutto delle donne di Sardegna.

Durante la settimana la mostra è rimasta aperta in orario pomeridiano mentre al mattino si sono susseguite le numerose visite delle classi finali di scuola inferiore e superiore. Gli allievi hanno rivolto numerose domande ai soldati presenti ricevendo risposte esaustive anche in riferimento agli specifici programmi di studio.

Così un altro ponte è gettato tra la comunità sarda di Biella e la terra di Sardegna, a costituire occasione di sviluppi culturali futuri. Mentre la mostra della Brigata “Sassari” chiude i battenti e tutto il materiale ritorna presso il Museo storico della Caserma La Marmora di Sassari, alle porte di Biella, presso la tangenziale che unisce due lembi di territorio divisi dalle acque del torrente Cervo, resta l’imponente presenza di un nuraghe a dimensioni reali, voluto dal Circolo sardo e costruito qualche anno addietro dall’Amministrazione del Comune di Biella, in ricordo dei Caduti Sardi e Biellesi nella Grande Guerra e a testimonianza di un legame fraterno che unisce all’ombra delle Alpi la laboriosa comunità locale con la forte gente di Sardegna.

Atanasio De Lavra

Nell’immagine, studenti biellesi in visita a Palazzo La Marmora accolti dai soldati della “Sassari”

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