
Novantotto anni di vita vissuta con intensità, generosità e amore. Novantotto anni che hanno intrecciato due terre, due cuori, infinite dedizioni. Romualdo Corbelletto ci ha lasciati, portando con sé la testimonianza di un’esistenza spesa nel segno del bene, della famiglia e della comunità.
Nato a San Germano Vercellese, nel 1927, il destino lo condusse in Sardegna come caposquadra addetto agli impianti elettrici nel polo industriale di Ottana. Era il 1976, quando a Nuoro, nel capoluogo barbaricino, incrociò lo sguardo di Piuccia Usai, giovane insegnante di scuola materna originaria di Ulassai, paese incastonato nell’Ogliastra. Fu un incontro che cambiò per sempre il corso delle loro vite. L’anno seguente, Piuccia divenne sua moglie e, dalla loro unione, nacque Rosa, venuta alla luce a Sassari, seguita tre anni dopo dalla piccola Luisa, nata già in Piemonte dopo il trasferimento della famiglia a Biella.
Ma la Sardegna non fu mai un ricordo lontano per Romualdo. Ogni estate, con la fedeltà di chi custodisce nel cuore le radici più care, tornava a Ulassai, nella casa di famiglia dove il tempo sembrava sospendersi tra il profumo della macchia mediterranea e il calore degli affetti. Fino a quattro anni fa, quando fece il suo ultimo viaggio nell’isola che aveva tanto amato.
Il cuore grande di Romualdo – un cuore che sapeva accogliere, donare, servire – ha illuminato ogni sua scelta. Amò profondamente la sua famiglia, la terra natia e quella d’adozione, che seppe abbracciare con la stessa passione. Decano del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, Romualdo fu presenza costante e preziosa, pilastro silenzioso ma essenziale di un’associazione che custodiva come tesoro personale. Non si risparmiò mai: fino all’ultimo dei suoi giorni si dedicò con amore e cura ad assistere la moglie Piuccia, dimostrando una devozione che commuove e ispira.
La scorsa primavera, nonostante il peso degli anni e delle fatiche, non volle mancare al rinnovo delle cariche sociali del Circolo, accompagnato dalla figlia Rosa, presente tra gli amministratori. L’ennesima testimonianza di un uomo che nella comunità credeva e che per la comunità si spendeva.
Nel suo ultimo viaggio, sulle mani di Romualdo è stato posto un rametto di mirto fruttato, simbolo eterno della Sardegna che amava, a vegliarlo nel cammino verso l’eternità. Con lui se ne va un esempio di bontà, generosità e attaccamento agli affetti e ai valori più autentici.
Lascia nel dolore la moglie Piuccia Usai, le amate figlie Rosa e Luisa con Alessandro, le nipoti Elena e Irene, cognati e cognate con le rispettive famiglie, cugini e parenti tutti.
Il Santo Rosario sarà recitato domenica 30 novembre alle ore 18:00 nella Chiesa parrocchiale del Villaggio Lamarmora a Biella.
I funerali avranno luogo lunedì 1° dicembre alle ore 15:30, partendo dalla Chiesa parrocchiale del Villaggio Lamarmora a Biella.
Addio, caro Romualdo. Il tuo ricordo resterà vivo nei cuori di chi hai amato e di chi ti ha conosciuto.
Battista Saiu
Nell’immagine, ritratto di Romualdo Corbelletto
