Dal Lazio arriva a Biella una pietra per ricordare i Caduti della Prima guerra mondiale di Ceccano (Frosinone)

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“Sono centocinquanta i Caduti Ceccanesi della Prima guerra mondiale. Una stele con questo numero e la scritta “Ceccano” verrà inserita in un’area monumentale di “Nuraghe Chervu” del Comune di Biella”.

Lo annuncia con legittima soddisfazione il sindaco Roberto Caligiore, che spiega così l’importante iniziativa: “Ho avuto il piacere di spedire la pietra incisa per la realizzazione dell’area monumentale “Nuraghe Chervu”, voluta per onorare la memoria della Brigata “Sassari” e, come dicevo, dei Caduti della Prima guerra mondiale. Pertanto, ho accolto l’invito della Prefettura di Frosinone che, dal maggio del 2018, partecipa attivamente al progetto del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella”.

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Aprile 2022, una parola sarda al mese: “E” come “Èa”

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Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

ÈA gall. ‘acqua’. Conca di l’èa, sito in agro di Tempio Pausania, significa ‘spelonca dell’acqua’. In sass. ‘acqua’ si dice eba (eva) pronunciata con leggera fricativa labiale, come –v– di Habana. Ma nel resto del nord-Sardegna si dice abba, mentre al sud si dice áqua.

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Diario di viaggio: Su Nuraghe partecipa alla missione biellese di aiuti in Ucraina

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«Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi»

Giovedì 7 aprile 2022, all’alba, da Biella è partito un furgone guidato da Massimo Gravellu, segretario del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, con a fianco Cristina Nulchis. Destinazione: Sighetu Marmaieti, centro rumeno sul confine ucraino.

Prima tappa a Milano, poi Verona e Vicenza, prima di entrare in Slovenia, con sosta a Budapest.

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La follia della guerra nella poesia “Bentos de gherra/Venti di guerra”, di Nicola Loi e nel commento di Enzo Bianchi

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Porta il numero 705 la poesia “Bentos de gherra/Venti di guerra” di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro). Inviata al Circolo Culturale Sardo di Biella, l’opera verrà inserita nell’antologia di testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare e leggere e scrivere in lingua materna. Incontri mensili transoceanici che tengono vivi i contatti tra il Circolo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina) all’interno di “Casa Sardegna – gemellaggio tra Nuraghes”, progetto a regia regionale su indirizzo assessoriale di Alessandra Zedda, Assessore del Lavoro e Vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna.

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A Biella, “Sas prammas filadas”, le palme intrecciate da Federico Scannella per “Su Nuraghe”

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Sabato 9 aprile, alle ore 9:30, ritorna a Biella il rito delle palme intrecciate, “sas prammas filadas”, secondo l’antica tradizione. Palme che, in episcopio, verranno consegnate a vescovo e a sacerdoti della Diocesi. Particolare la lavorazione di quelle destinate a mons. Roberto Farinella e a don Ferdinando Gallu, cappellano del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”. Sulla prima è presente “su siddu”,intreccio globulare posto sulla sommità, a significare giurisdizione e sacra autorità; simbolo beneaugurale, “Siddu” (dio eponimo di Sidone, “Sardus Pater”, per alcuni studiosi) indica sia all’anello del vescovo sia “su pane de canna”, un pane nuziale di Tertenia, preparato esclusivamente per le nozze tradizionali.

Simboli e ritualità permangono anche nella preparazione delle palme da intrecciare, che verranno portate in processione la domenica che precede la Pasqua, in ricordo dell’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, acclamato “Re dei Giudei”.

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