Aprile 2022, una parola sarda al mese: “E” come “Èa”

descrizione

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

ÈA gall. ‘acqua’. Conca di l’èa, sito in agro di Tempio Pausania, significa ‘spelonca dell’acqua’. In sass. ‘acqua’ si dice eba (eva) pronunciata con leggera fricativa labiale, come –v– di Habana. Ma nel resto del nord-Sardegna si dice abba, mentre al sud si dice áqua.

Wagner non si cura della particolare pronuncia gallurese-sassarese ritenendo erroneamente che tutte le parole dei due dialetti siano italianismi. Egli non era attrezzato per capire che nel territorio sassarese le stratificazioni linguistiche, dall’egizio, al sumerico, all’accadico al fenicio al latino all’iberico, non sono mai scomparse, e che le forti iniezioni di gente còrsa non bastarono mai a cancellare la maggior parte delle forme galluresi pregresse.

Ea, eba deriva dall’accadico ed indicò in origine il dio della Terra, chiamato Ea, il cui attributo principale era quello di fare scaturire i fiumi e le sorgenti (vedi sumerico e ‘acqua’). Egli era il dio che presiedeva anche all’elemento liquido. È molto significativa, per l’epoca accadica, la bella ed elegante “Dea dal vaso zampillante” (calcare, altezza m 1,42) trovata nella sala del trono del palazzo di Zimri-Lim, a Mari (inizi del XVIII sec. av. l’Era volg.) oggi situata nel museo di Aleppo.

n ogni modo, la forma accadica ha un certo qual riscontro, oltre che nella lingua sumerica, anche in quella egizia: åaåā ‘to wash, lavare’ (il suono della å egizia va pronunciato tra /a/ ed /i/, quindi la pronuncia fin dalle origini fu simile a quella della parola gallurese). La forma sassarese éba è rimasta leggermente contaminata dalla forma logudorese abba ‘acqua’.

Salvatore Dedola, glottologo-semitista

Nell’immagine: l’incipit, “E”, in Giampaolo Mele (a cura di), Die ac Nocte. I Codici Liturgici di Oristano dal Giudicato di Arborea all’età spagnola (secoli XI-XVII), Cagliari: AMD Edizioni, 2009

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