Musei aperti e visite guidate gratuite: la cultura si scopre la domenica – “Mau Ritm & Gius” animano l’estate biellese con un concerto che unisce territori e generazioni
Domenica 20 luglio, il suggestivo cortile del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – incastonato nella splendida cornice del “balcone del Biellese” – si è trasformato in un palcoscenico di emozioni, memoria e condivisione. A scaldare il cuore dei presenti ci hanno pensato Mauro Chiarini e Giuseppe Ceria, in arte Mau Ritm & Gius, duo musicale nato in maniera fortuita attorno a un falò estivo e ormai consolidato da anni di passione e prove settimanali. Per il secondo anno consecutivo, i due artisti hanno regalato un pomeriggio di festa durante le aperture domenicali del museo, accompagnando la visita gratuita agli allestimenti – guidata dai volontari della Rete Museale Biellese – con le loro sonorità avvolgenti e coinvolgenti.
L’evento, che richiama l’atmosfera delle antiche feste contadine, si è svolto in un clima di genuina convivialità. Due giovanissimi, Francisco e Ismaele, hanno accolto gli ospiti offrendo su cumbidu, il tradizionale rinfresco sardo simbolo di ospitalità, composto da frutta fresca, delizie artigianali preparate dalle volontarie locali, vino marsalato e la celebre “acqua di Cagliari”, dissetante infuso di menta e limone. Un momento semplice ma denso di significato, che ha unito generazioni e culture, sottolineando l’importanza della trasmissione delle tradizioni e dell’identità.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del territorio biellese, che trova nel Museo delle Migrazioni e nella Rete Museale locale un punto di forza per attrarre visitatori interessati al turismo delle radici e al turismo di prossimità. Un’occasione per riscoprire luoghi spesso trascurati dal turismo di massa, ma ricchi di storia, cultura e paesaggi autentici.
L’evento è anche un esempio concreto di sinergia tra Piemonte e Sardegna: la presenza attiva della comunità sarda nel Biellese si esprime non solo attraverso la cultura e la gastronomia, ma anche con iniziative mirate a rafforzare il legame tra le due terre. Ne è emblema l’omaggio riservato a chi visita almeno tre musei della rete: una cartolina timbrata dà diritto a ricevere in dono il volume Vittorio Besso (1828–1895): Obiettivo Sardegna, curato da Battista Saiu con contributi di studiosi piemontesi e sardi. L’opera raccoglie rare immagini scattate dal primo fotografo professionista del Biellese durante un viaggio nell’Isola nel XIX secolo: fotografie che documentano il volto della Sardegna dell’epoca, tra miniere, infrastrutture, ritratti e paesaggi, contribuendo a rinsaldare un ponte culturale e simbolico tra due realtà storicamente connesse da migrazioni, scambi e amicizia.
In questo contesto, la musica diventa veicolo di memoria e strumento di dialogo tra culture, trasformando un semplice concerto in un’esperienza dal forte impatto sociale, culturale e – non da ultimo – economico. Il potenziale turistico di manifestazioni come questa è significativo: da un lato, stimola l’economia locale attraverso l’afflusso di visitatori, dall’altro, promuove un turismo sostenibile e identitario, in linea con le direttrici europee sul turismo delle radici.
Pettinengo, con il sostegno del Comune, si conferma così “perla del Biellese”, custode di un patrimonio diffuso e variegato. Oltre al Museo delle Migrazioni, il paese ospita il Museo dell’Infanzia “Piccola Fata”, il MuSA – Museo della Sacralità dell’Acqua – che, grazie alla collaborazione con la parrocchia, è stato affidato al DocBi, ente attivo da decenni nella tutela del patrimonio culturale biellese. A queste istituzioni si affianca l’impegno dell’Associazione Pacefuturo, promotrice di una cultura della pace intesa come fondamento e orizzonte dell’umanità, e testimone del valore dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà.
Un tessuto associativo vivace e coeso, capace di fare rete e di trasformare ogni evento in un’occasione di promozione territoriale, educativa e culturale. Un esempio virtuoso di come piccoli centri possano divenire laboratori di innovazione sociale e destinazioni attrattive per un turismo consapevole, lento e rispettoso.
Pettinengo diventa così crocevia di storie, persone e progetti, offrendo al visitatore un’esperienza autentica e ricca di significati. Una proposta che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici, e che può generare importanti ricadute economiche e turistiche sia per il Piemonte che per la Sardegna, contribuendo alla valorizzazione dei rispettivi patrimoni materiali e immateriali.
Contatti e informazioni: Idillio – 334 345 2685
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: un momento della festa