Invocazione di pace nei versi di Tonino Mulas di Dorgali giunge al Circolo “Su Nuraghe” per il Natale 2024. Già nel titolo, “Falet su Pipiu contra sa gherra/ Scenda il Bambin contro la guerra”, eleva la supplica al Redentore che nasce.
Nella ciclicità dell’eterno ritorno dell’uguale l’umana speranza di “s’òmine anticu dìligu impotente/ il primitivo uomo fragile impotente” che “al Cielo ha chiesto la salvezza/a su Chelu at pediu su sarvamentu”, scrive il Poeta.
La festa del Natale passa attraverso “l’arcano mistero di Maria/ s’arcanu mistèriu de Maria”… “mirando l’immensità del firmamento/ mirand’ in artu a su firmamentu”, fatto di stelle con al centro la cometa.

La prima edizione di “Su Calendariu” è del 1996. Era intitolata al “Falco di Eleonora”, illustrato e censito, nell’Ottocento, da Alberto Ferrero della Marmora. Con quell’appellativo, il Generale biellese intendeva rendere omaggio alla Giudichessa sarda, regina di Arborea. Nel XIV secolo, Eleonora aveva compilato un codice di leggi, la celebrata Carta de Logu, promulgata nel 1395, in cui vietava la caccia dei falchi adulti e dei pulli (astores o falcones). La seconda edizione (1997), era dedicata a “Sant’Eusebio da Cagliari”, nominato, nel IV secolo, Primo vescovo nella Vercelli pagana da papa Giulio I (15 dicembre 345). Papa Giovanni XXIII, con Breve apostolico (24 novembre 1961), elesse “S. Eusebio, Vescovo e Martire, Patrono di tutto il Piemonte, con gli onori e i diritti liturgici che competono ai Patroni”. Alberto Ferrero della Marmora ritorna nel 1998, con immagini del suo “Voyage en Sardaigne” (1857). L’anno seguente (1999) è dedicato a Quintino Sella con fotografie di Vittorio Besso e dei fratelli Vittorio ed Erminio Sella, provenienti dal “Fondo Sardegna” della Fondazione Sella di Biella e dagli archivi della famiglia Besso.

