ai legami di Jorge Mario Bergoglio con Torino, località dove nel 1908 nacque Mario Francesco, padre di Papa Francesco, alla visita di S.E. Torquato di Tella, ambasciatore argentino presso la Repubblica Italiana, a Vallongo frazione di Carmagnola (TO), nel settembre del 2012.
L’emigrazione dal Piemonte all’Argentina – Giovedì 27 novembre 2014, ore 18, nella sede di via Ottavio Revel, 15 – Torino. “Lectiones di Renzo Gandolfo. Pagine dal Territorio”, Giancarlo Libert, a colloquio con Giampaolo Verga, presenta il suo libro, Torinesi nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte e dalla provincia di Torino in Argentina, pubblicato nelle edizioni Atene del Canavese, San Giorgio Canavese, 2014.
La pubblicazione rappresenta il punto di arrivo di un pluriennale lavoro che ha portato l’autore a studiare il fenomeno dell’emigrazione piemontese effettuando ricerche storiche e iconografiche, raccogliendo testimonianze e facendo interviste, ricerche d’archivio e a incontrare più volte le comunità dei piemontesi in Argentina.
Questo volume è dedicato all’emigrazione dalla provincia di Torino in Argentina. Fa seguito a precedenti volumi curati dall’autore e dedicati, alle province di Asti e Cuneo.Continua a leggere →
Venerdì 28 novembre, alle ore 22, a Ponderano, si disputerà la nona partita, tra Su Nuraghe Calcio Biella e il Club Atlletico Boca Seniors. Ultimo incontro di andata del Girone B del campionato calcio a 7, stagione sportiva promossa dal Comitato di Biella dellA.C.S.I (Associazione Centri Sportivi Italiani). Ingresso libero.
Sul campo di casa “Vittorio Pozzo” di Ponderano, i giovani titolari con i colori della Sardegna affronteranno gli sfidanti che, incontrastati, dominano la classifica, vittoriosi su tutte le squadre contro le quali hanno sinora combattuto. Compito arduo per gli atleti sardo-crociati, con i Quattro indomiti Mori all’altezza del cuore.
Intanto, prima del derby, “ritiro” a Su Nuraghe, sosta degli allenamenti per un momento conviviale nelle accoglienti sale dell’Associazione dei Sardi di Biella per rafforzare i legami di gruppo, sospendendo i quotidiani impegni di studio e di lavoro. A tavola con i responsabili della sezione sportiva del Circolo Su Nuraghe, Giovanni Mocci e Pietro Lecca, immersi nei profumi e nei sapori della grande Isola, con bottarga di Cabras e insalata di mare con polpo mediterraneo; salsiccia di Marrubiu, olive di Dolianova, pecorino di Pozzomaggiore e spianate di Ittiri; mandarini di Milis, dolci di Domusnovas e birra Ichnusa proveniente da Assemini (attuale proprietà Heineken), primo stabilimento a installare in Italia serbatoi di fermentazione verticali, erede della casa fondata a Cagliari nel 1912 da Amsicora Capra.
L’appuntamento è per sabato 29 novembre, alle ore 21, nelle sale di Su Nuraghe.
Diventa tradizione del Circolo sardo di Biella il Tombolone di Natale, grazie alla generosità dei soci che mettono a disposizione i premi da associare agli ambo, terna, quaterna, cinquina e, ovviamente, alla tombola.
Un nuovo pretesto dalle radici antiche per trascorrere una serata in buona compagnia, con lo scambio di doni mediati dal diffusissimo gioco della tombola, affidato all’estrazione di numeri dal magico sacchetto che li contiene.
Il rito del “dono-controdono”, reciproco atto di gratuità, raggiunge il suo apice nel periodo di Natale e delle feste di fine anno, conservando tutto il suo originario lustro, mai scalfito dal trascorrere dei millenni.
È risaputo come anche ai nostri giorni, in occasione di momenti di festa familiare come nascite, matrimoni o battesimi, spesso correlati e sovrapposti con le ricorrenze del calendario liturgico cristiano, quali Pasqua e Natale, si scambino doni, sospendendo, in una sorta di “epoché”, le molte piccole controversie che immancabilmente accompagnano la vita di relazione, tanto maggiori, quanto più intensa è la frequentazione.
Il Tombolone di Natale di Su Nuraghe diventa evento cui partecipare con la famiglia, con entrambi i coniugi e figli, riuniti, per una sera, davanti a cartelle di numeri, insensibili al richiamo della televisione e di altre distrazioni individualizzanti del tempo presente.
Sabato 22 novembre 2014, serata in famiglia a Su Nuraghe di Biella con l’annunciato appuntamento “Dolce Nuraghe”, rassegna non solo gastronomica da assaporare con gusto attraverso la condivisione e la conoscenza.
Riflettori puntati sui “biscotti al profumo di limone sardo” realizzati da Luciana Moretto Santeramo, veneta di nascita, proveniente da Pernumia (Padova), arrivata a Biella all’età di 10 anni, nel 1961; suocera sarda di San Vito (Cagliari).
Tutto scaturisce dalla distribuzione di alcuni limoni provenienti dalla Sardegna, donati dagli amici di Terralba (Oristano), durante la rappresentazione del laboratorio teatrale guidato da Mirko Cherchi, con bambini e adolescenti di Su Nuraghe in scena in favore delle scuole sarde colpite dall’alluvione di un anno fa, quale segno di solidarietà concreta tra ragazzi nati al di qua e al di là del mare.
Con quei limoni, Luciana ha elaborato una nuova ricetta, impastando gli ingredienti di base dei biscotti: farina, zucchero, latte e uova. I dolcetti ottenuti li ha portati al Circolo condividendoli con gli associati, ascoltando commenti e pareri. Ottimo risultato gastronomico e sociale, felice sposalizio non solo di fragranze e di sapori. Sabato sera la replica con altri limoni raccolti a Milis (Oristano). Una ricetta per tutti, facile da realizzare per stare bene insieme.
Nel salutare i presenti, il presidente Battista Saiu ha messo in evidenza l’eccellente esempio di condivisione attraverso la generosa disponibilità verso gli altri: caratteristica ben radicata e diffusa tra gli associati che trova ulteriore conferma nel generoso gesto di Luciana.
Martedì 25 novembre, ore 21 – “atobios”, incontri mensili in limba, laboratorio linguistico in limba mama/lingua madre al Circolo Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, a Biella – partecipazione libera a tutti, anche per chi non è o non parla sardo ma conosce ed usa la lingua materna anche diversa dal sardo.
Donna che fa il pane opera di Marcello Pitzalis (Olbia).
Ci siamo incontrati come ogni ultimo martedì del mese al Circolo Su Nuraghe di Biella per l’incontro del 28 ottobre. E, siccome a Su Nuraghe ci incontriamo per parlare in sardo, come facevamo in Sardegna, nei nostri paesi, seduti sulla soglia di casa, d’estate, al fresco della sera, o attorno al braciere o davanti al camino, d’inverno, nessuno aveva preparato argomenti per la discussione, anche perché così abbiamo deciso di fare; allora, per incominciare ho detto: “parliamo delle parole diverse che indicano la stessa cosa nelle diverse località della nostra Isola”…
“Nos semus apidos, in su Circulu Su Nuraghe de Biella, comente onzi martis de fin’e mese pro s’atopiu de su 28 de santuaine, su mese passadu. E, sigomente a Su Nuraghe nos agattamos umpare, tottu sos chi cherent faeddare e chistionare in sardu, comete faghimis in sas bidhas nostras, sezzidos in sos gianniles de domo, a su friscu, in sos seros de istiu; inghiriende su brajeri, o a pes de sa ziminera, in ierru, niunu aiat preparau argumentu perunu, ca gai amos dezisu de faghere, tandho, pro incominzare, apo nadu: “faedhamos de sas peraulas chi pro narrere sa matessi cosa, tramudana de bidha a bidha”. Pro narrer cussa matessi cosa, a Nule narana ‘su nighele’, asie pro ateras peraulas: ‘chizone’ o ‘furrungone’, ‘stambedhu de aghina’ o ‘telinu de ua’, ‘su retaulu’, ‘peghinalzu in s’istalla’ in ue si poniant sas ballas de findhigu o sa paza pro dare a mandhigare a sos animales.
Su sedatu chi trataiana in sa farina pro nde chirriare sa sa simula o su fuifere; su chiliru, su scipiru, impreau in su laore a ranu: trigu olzu, ena, basolu, faizedha. S’orriu, fatu de canna abelta pro la poder trabagliare a incrociu orizontale e verticale, aba si poniat su laore chi trataiana cuss’annu.
Sa conca de ortigu, sa scivedha inue s’impastaiat sa farina pro faghere su pane; tando, onzi chida si cochiat su pane in domo. Su lacu inue maghinàna sas uas pro faghere su inu; su lachedhu, coghi, est inue mandhicana o abbant sos animales. Su cannitu pro affumare su casu o su regotu o puru pro faghere sicare sa fruture: cariga, prunalda, piralda, melalda, ua passa, faghere pumatas sicas.Continua a leggere →
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