Papa Francesco saluta, benedice e apprezza convegno Limba sarda

benedizione apostolica papa francescoCittà del Vaticano, 11 novembre 2014 – In occasione del convegno organizzato dal Circolo Culturale “Su Nuraghe” di Biella e patrocinato da diverse realtà dell’Isola, che si tiene ad Oristano nei giorni 15 e 16 novembre, sul tema: “Pregare in sardo in Sardegna e dentro e fuori dall’Isola”, Sua Santità Papa Francesco rivolge il suo cordiale e beneaugurante saluto, esprimendo vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa volta a riflettere sui valori tradizionali della cultura sarda ed esorta a proseguire il fruttuoso scambio di beni umani e spirituali per un sempre più incisivo impegno nella comunità ecclesiale e nella società civile. Il Santo Padre invoca su codesta Regione dalle profonde radici cristiane, la celeste protezione della Madonna di Bonaria e, mentre chiede di pregare a sostegno del suo ministero petrino, imparte di cuore a Vostra Eccellenza, al presidente del Circolo, agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti l’implorata Benedizione apostolica, propiziatrice di fecondo cammino sulla via del bene, estendendola volentieri all’intera Arcidiocesi.

Cardinale Pietro Parolin,
Segretario di Stato di Sua Santità

Lezioni di cinema per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore

partecipanti alla serataMartedì scorso, nelle sale del “Punto Cagliari”, si è tenuto il secondo appuntamento autunnale di “Su Nuraghe Film”, incontri mensili per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore.
La lezione di cinema, preparata da Alessando Aglietta Taberlet Puddu, è stata tenuta da Battista Saiu, presidente di Su Nuraghe, in quanto un impegno lavorativo non previsto non ha permesso al relatore di essere presente.
Tra i partecipanti, la mamma del giovane conterraneo che, con altre socie, ha predisposto su cumbidu, l’immancabile rinfresco finale, consuetudine ben radicata nella Comunità dei Sardo-biellesi, segno concreto di generosa ospitalità.
Prossimo appuntamento, sabato 6 dicembre. Alle ore 21.00, salirà in cattedra Alessandra Pezzuto Floris, giovane insegnante di Lettere nella scuola pubblica, sarda di seconda generazione, nata a Biella. Presenterà “L’arbitro”, un film di Paolo Zucca: 96 minuti di immagini, musiche, emozioni e alcuni insegnamenti mutuati dalle vicende sportive di due squadre di calcio che, con ritorno in paese di giovane immigrato, rivoluziona gli equilibri non solo del campionato.

Eulalia Galanu

Limba mama/lingua madre, Lingua sarda e Istituzioni

Immagini del convegno nella sezione fotografias del sito.

Corale della Parrocchia di Narbolia
Corale della Parrocchia di Narbolia.

Lo scorso fine settimana, si è svolto ad Oristano il convegno nazionale Deus cumprendet su sardu: faedda·ddu/Dio capisce il sardo: parlalo, parlagli. “Pregare in sardu in Sardigna e foras dae s’Ìsula/Pregare in sardo in Sardegna e fuori dall’Isola”.
L’incontro è stato organizzato dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, con la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, l’Istituto di Scienze Religiose di Oristano, la Provincia e il Comune di Oristano, unitamente alla Fondazione “Sardinia” di Cagliari, il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e il patrocinio dell’Arcidiocesi di Oristano, della Diocesi di Biella, della Città di Biella, della Federazione Associazioni Sarde Italia.
Tra i messaggi di saluto, quello di Papa Francesco – a firma del Segretario di Stato di Sua Santità, cardinale Pietro Parolin – e quelli del vescovo di Biella, mons. Gabriele Mana, e del padrone di casa, l’arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna.
Terzo convegno su “Limba mama/Lingua madre” che parte da Biella. Confronto tra esperienze linguistiche che si incontrano con il lavoro della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, in relazione alla traduzione dei testi sacri, l’Istituto di Scienze Religiose, l’attività di “gremi” e confraternite e quella degli uffici linguistici regionali, segnatamente sui riti del matrimonio civile in Limba e gli aspetti giuridici ad esso connessi.
Alla giornata di studio (sabato 15 novembre), aperta con i saluti istituzionali di Regione Sardegna, Provincia e Comune di Oristano, Fondazione Sardinia, il giorno successivo (domenica 16 novembre), a Narbolia, è seguita la celebrazione della Missa in limba sarda, nell’anniversario della consacrazione della parrocchiale intitolata a Reparata, Santa patrona, vergine e martire in Palestina, nel III secolo.Continua a leggere →

La Cantera-Su Nuraghe 3-6. Festa a tavola con pasta e bottarga di Cabras

Su Nuraghe Calcio Biella con le nuove divise sportive
Su Nuraghe Calcio Biella con le nuove divise sportive.

Lunedì 17 novembre, sul capo del centro Openkinetik di Vigliano Biellese, i giovani di Su Nuraghe Calcio Biella hanno sfidato La Cantera, conseguendo la vittoria con lo schiacciante risultato di 6-3 sui padroni di casa. Partita appassionante disputata sotto la pioggia battente, giocata con professionalità e correttezza sportiva da parte di entrambe le formazioni.
Risultato importante che va a sommarsi al pareggio conseguito venerdì 14 novembre con il Cossa7Calcio durante la precedente settima giornata, giocata in casa sarda, al “Vittorio Pozzo” di Ponderano.
Ad una giornata dalla fine del girone di andata, cambia così la classifica con la rimonta degli atleti con i Quattro mori di Sardegna all’altezza del cuore.
Sul petto delle nuove divise sportive anche il ricamo appositamente realizzato dalle “donne del filet”, non solo coccole delle signore che settimanalmente si incontrano a Su Nuraghe per tramandare i saperi materiali appresi attraverso l’oralità, il gesto e la parola, così come li hanno appresi.
Prossimo ultimo appuntamento del girone di andata, venerdÌ 28 novembre, alle ore 22, a Ponderano, nel campo “Vittorio Pozzo”.
Intanto, in attesa dell’incontro sportivo con il Club Atletico Boca Seniors, attuale capoclassifica, momento conviviale tra i giovani di Su Nuraghe per rafforzare i rapporti di squadra: a tavola con pasta alla bottarga di muggine di Oristano.

Efisangelo Calaresu

Sapori di Sardegna, dolci contaminazioni al profumo di limone

Luciana Moretto SanteramoSabato 22 novembre, alle ore 21, nelle sale di Su Nuraghe, in via Galileo Galiei, 11, a Biella, nuovo dolce appuntamento con “Dolce Nuraghe”. In calendario, un incontro sorprendente, frutto di elaborazioni e felici contaminazioni. Un processo in divenire costantemente arricchito. L’altro, specie a tavola, è sempre accolto in modo duale: con diffidenza e curiosità, paura del nuovo e curiosità, voglia di conoscere, assaggiare.
Per quanto riguarda il cibo, la novità, superata la naturale diffidenza, si assapora in punta di forchetta e di lingua. Se il gusto è appagato, immediato il desiderio di ripetere l’esperienza, per avere ancora quel cibo, ricercandone la ricetta.
È risaputo come la storia dell’enogastronomia italiana sia la risultante di pratiche culinarie influenzate da contaminazioni culturali, condizionate dalla disponibilità degli ingredienti presenti nelle dispense domestiche. Sulle sponde del Mediterraneo, l’abbondanza di frutti ricchi di sole sono alla base della gran varietà di ricette, germinate da semplici accostamenti originari. Vastissima la varietà di biscotti ottenuti dalla ricottura, “bis-cotto, cotto due volte”, dall’impasto del pane: acqua, farina, lievito, sale e, quando il pane diventa festivo, l’aggiunta di qualche edulcorante ed aromatizzante.
La ricca varietà di frutti, di agrumi dalle intense fragranze, ha permesso e permette di aromatizzare in maniera sempre nuova, con sorprendenti risultati, diversi anche al solo variare delle stagioni. Non solo: in Sardegna la presenza di oltre 200 endemismi botanici, di cui molti eduli, ha permesso una indefinita varietà di ricette. È il caso di “sa pompìa”, un agrume esclusivo della Sardegna, non ancora classificato, sebbene attestato in antichi documenti, presente nell’areale della Baronia, regione Nord orientale della Sardegna, compresa nei territori che si estendono dal comune di Posada al Golfo di Orosei; ibrido naturale sviluppatosi da incroci tra agrumi locali; pianta spinosissina che cresce spontanea nella macchia mediterranea sarda, coltivata alcuni giardini al solo uso familiare per ottenere dolci tradizionali come “s’aranzada”, croccante e canditi ottenuto dalla scorza o dalla sottostante parte piante bianca del frutto, edulcorati con miele, ancora utilizzati in alcune cerimonie locali e nei riti tradizionali di passaggio. Con la buccia, inoltre, è possibile ottenere liquori aromatizzando con il rosolio, diversi impasti per ottenere speciali biscotti.Continua a leggere →