Sardi di su disterru, sa Limba, cammino di Fede e cultura

Città del Vaticano, Sardi all'udienza del Papa
Città del Vaticano, Sardi all'udienza del Papa.

A Roma per incontrare il papa. Invito e messaggio raccolto dai 70 circoli sardi aderenti alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, unitamente a rappresentanti di altre federazioni estere del vecchio continente europeo e anche da oltre oceano, con la significativa presenza di Vittorio Vargiu, della Federazione degli emigrati sardi in Argentina, membro dell’Ufficio di Presidenza della Consulta dell’Emigrazione, presso la Regione Autonoma della Sardegna.
Nelle prime file, attendendo l’arrivo del papa, è stato intonato il canto “Deus ti salvet Maria”, seguito da una esplosione di gioia nel sentire dai microfoni il nome della Federazione delle Associazioni Sardi in Italia che li raccoglie, scandito dal cerimoniere, accanto a quello di altre realtà italiane e straniere, annunciate nelle rispettive lingue, non ancora in quella sarda.
Poi le parole del papa col suo linguaggio semplice, incentrate sul recente sinodo dei vescovi, caratterizzato dalla ricerca della verità attraverso la sincerità nei pronunciamenti liberi dei singoli padri sinodali, affrontando problemi importanti per l’attualità degli argomenti e il risvolto mediatico a cui il papa ha accennato, sottolineando che bisogna saper ascoltare l’altro: “nella ricerca della verità non bisogna essere come nelle tifoserie degli stadi”, dove si affrontano confini netti tra diverse fazioni.
Passando tra i presenti seduti nelle postazioni d’onore, il Santo Padre ha stretto molte nostre mani, ricevendo dalle donne sarde della Fasi un pregevole ricamo ad uncinetto che lo ritrae.Continua a leggere →

Donne del filet per Oropa: nuovi ricami con aghi, navette e antichi telai

Donne del Filet con telai e carta progetto della tovaglia di Oropa
Donne del Filet con telai e carta progetto della tovaglia di Oropa.

È oramai ultimata la lunga rete, pronta per accogliere i ricami a modano che le “Donne del filet” di Su Nuraghe hanno deciso di donare al santuario di Oropa, nuovo prezioso corredo per l’antico sacello eusebiano.
Dopo aver trasferito e adattato i disegni su carta quadrettata, inizia il compito più difficile, quello della realizzazione dei ricami con aghi e navette, mettendo in ponderata tensione il canovaccio. Per l’occasione verrà utilizzato il telaio di Suor Maria Battistina, al secolo Caterina Sotgiu, “Pietatina” di clausura al Cottolengo di Biella, lasciato in eredità alla nipote Antonietta che nel 1939 l’aveva raggiunta da Bosa.
Così, il vecchio telaio delle Sotgiu, rinasce a nuova vita, grazie all’utilizzo continuato di “zia Antonietta”, l’anziana iniziatrice del corso di filet che ogni mercoledì riunisce a Su Nuraghe le sue discepole, tramandando cultura e memoria materiale attraverso il gesto e la parola.
Nel mentre, altre Donne del filet lavoreranno sulle stoffe di lino provenienti dalle telerie Fratelli Graziano di Mongrando, ricamando altri motivi ornamentali, inserendo, inoltre, i 22 nomi delle operatrici coinvolte nella realizzazione del nuovo arredo sacro.
Ora, è possibile ammirare le diverse fasi di esecuzione affacciandosi alle porte di Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, a Biella. Info Grazia 3294236841.

Eulalia Galanu

Specialità biellesi e dolci sardi alla Pasticceria Brusa di Biella

Michela
Michela Brusa Cuccuru mostra i dolci sardi fatti arrivare per i Biellesi.

Biella e Sardegna si incontrano attraverso il gusto. I dolci della tradizione sarda sono approdati alla pasticceria Brusa di Biella. Un vasto assortimento di dolci sardi, tericas, sospiros, papassinos, è presente nello spaccio aziendale di via Nazionale, 3, vicino a Nuraghe Chervu.
Uno scambio di sapori, “canestrelli di Biella” prodotti da Brusa esportati in Sardegna per far conoscere ai Sardi specialità continentali e dolci sardi a Biella: per questo Natale, nella città della lana, grazie alla pasticceria Brusa si possono trovare entrambe le specialità.
I Brusa sono una famiglia di imprenditori specializzati nell’arte della panificazione, noti e stimati anche fuori dai confini locali per l’accuratezza con cui sfornano cibi della tradizione riproponendo e tramandando antiche ricette alpine.
Biellesi e Sardi ad un tempo: gli attuali proprietari sono figli, da parte di madre, dei Cuccuru di Pozzomaggiore (Sassari), Sardi di terza generazione, perfettamente integrati nella nuova patria, con legami con l’Isola da cui arrivarono i nonni.
In occasione del Natale 2014 hanno deciso di arricchire la gamma delle loro offerte, donando ai Biellesi la possibilità di gustare altri prodotti di pasticceria, inserendo un nuovo assortimento di dolci della “Pasticceria sarda” di Ittiri (Sassari).

Salvatorica Oppes

Quadrangolare giovani promossa da Su Nuraghe Calcio Biella

Su Nuraghe Calcio BiellaLunedì 8 dicembre, dalle ore 19, presso il Centro sportivo “Vittorio Pozzo” di Ponderano, si disputerà una quadrangolare di calcio tra Su Nuraghe Calcio Biella di Giovanni Mocci e Pietro Lecca, la squadra di 16enni di Efisio Addis, capitanata da Andrea Mocci e altre due formazioni composte da giovani che dagli spalti seguono il campionato di calcio a 7 promosso dal Comitato di Biella dell’A.C.S.I (Associazione Centri Sportivi Italiani).
Animatori dell’iniziativa, i giocatori di Su Nuraghe Calcio Biella che, continuando gli allenamenti, omaggiano i loro beniamini nel periodo di riposo forzato prima della ripresa del girone di ritorno, al declinare dell’inverno, nella seconda metà del prossimo mese di febbraio.
Quattro formazioni di giovani e giovanissimi nate da ragazzi che, nel gioco del calcio come nella vita, cercano di dribblare e superare pericoli, insidie e difficoltà.
I ragazzi di Su Nuraghe Calcio Biella offrono, così, ai loro coetanei la possibilità di incontrarsi attraverso il gioco e le sue regole, “hanno l’occasione – afferma Giovanni Mocci, mister del Su Nuraghedi sfidare ‘la nostra squadra tosta’ che è scesa in campo nel campionato di Biella con i colori della Sardegna“.
In palio, cena per i vincitori. A fine gara, verso le ore 21, tutti a tavola in allegria anche per la tifoseria (info, Giovanni, 3486082854)

Efisangelo Calaresu

Gli emigrati sardi in udienza da Francesco, il Papa con la valigia

I Sardi di su disterru, gli emigrati dei 70 circoli sardi aderenti alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde Italia, insieme a rappresentanti di altre Federazioni del vecchio e del nuovo continente incontreranno Papa Francesco nell’udienza di mercoledì 10 dicembre alle ore 8.30, nella sala Paolo VI.
Giungeranno a Roma anche dalla lontana Australia e dall’Argentina, terra di Bergoglio, per portare il saluto al fratello con la valigia in mano, confortati dalla consapevolezza che il Papa, per esperienza sua e dei suoi familiari, conosce la situazione di chi si trova in terra straniera tra parlanti un’altra lingua per loro “non materna”.
Da Biella, i Sardi di Su Nuraghe, guidati dal presidente Battista Saiu, hanno fatto pervenire nei giorni scorsi, presso la Santa Sede, i testi della preghiera dei Vespri della Madonna e della Missa in lingua sarda, autorizzata, quest’ultima, ad experimentum dall’Arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna.
Due esempi – al centro del convegno organizzato da Su Nuraghe a Oristano nello scorso novembre – del lavoro che si sta facendo in Sardegna per favorire una partecipazione più incarnata e inculturata alla preghiera della Chiesa universale.
Messaggio che arriva da Biella e dai Circoli di emigrati sardi del Piemonte, regione che certo evoca per lo stesso Sommo Pontefice l’importanza delle radici della propria Fede.
Contributo concreto dall’Isola e dal mondo dell’emigrazione in difesa delle radici cristiane, che non può non passare attraverso la difesa della lingua dei popoli, che, per noi è quella del popolo sardo.

Simmaco Cabiddu