Giovani sardi, antiche miniere e nuove opportunità: la lezione di “Bolle di Malto”

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La storia del “Birrificio 4 Mori” e della Comunità sarda di Biella racconta come tradizione e innovazione possano creare valore condiviso tra territori lontani

La decima edizione di Bolle di Malto ha trasformato nuovamente il capoluogo biellese in un vivace crocevia di eccellenze brassicole, consolidando la propria posizione tra le manifestazioni più significative del panorama enogastronomico piemontese. Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, l’evento ha confermato il proprio status di appuntamento imperdibile nel calendario nazionale della birra artigianale.

Un festival che cresce: dal locale al nazionale

Il festival, che si è svolto dal 25 agosto al 1° settembre 2025, ha richiamato oltre 100.000 visitatori, trasformando Piazza Martiri della Libertà e Piazza Primo Maggio nel fulcro pulsante della manifestazione. Ventitre birrifici artigianali accuratamente selezionati hanno presentato le loro creazioni più innovative, affiancati da un’articolata proposta gastronomica con venti cucine di strada e un ricco cartellone di concerti serali. L’elemento di maggior rilievo dell’edizione 2025 è stata l’inaugurazione del Salone Italiano della Birra, un format culturale e fieristico che ha elevato il profilo dell’evento oltre la semplice degustazione. Questo nuovo spazio, allestito nella Piazza Duomo adiacente a quella principale, ha ospitato un programma di alto livello accademico con masterclass culinarie, sessioni di degustazione guidata e convegni specialistici.

Gli Stati Generali: il riconoscimento istituzionale

Il coronamento di questa evoluzione qualitativa è rappresentato dalla quarta edizione degli “Stati Generali della Birra”, che anche quest’anno ha ottenuto il prestigioso patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Agricoltura. Questo riconoscimento istituzionale sottolinea come Bolle di Malto sia diventato un punto di riferimento per l’intera filiera brassicola nazionale, fungendo da piattaforma di confronto per operatori, esperti e istituzioni.

Il legame con la Sardegna: quando la tradizione incontra l’innovazione

Tra i protagonisti di questa edizione spicca la presenza del Birrificio Quattro Mori di Guspini, nato nel marzo 2013 dall’idea dei soci Paolo Lai e Antonio Zanda. La partecipazione del birrificio sardo non rappresenta una semplice presenza commerciale, ma simboleggia un ponte culturale ed economico tra due territori accomunati dalla passione per l’eccellenza artigianale. Il birrificio, ubicato negli antichi locali della Miniera di Montevecchio a Guspini, nel cuore della Sardegna, produce birra dall’anima fiera e dal carattere forte, seguendo un processo accurato e rigoroso nel rispetto dell’editto della purezza bavarese del 1516. Questa filosofia produttiva rappresenta un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano coniugarsi in un progetto imprenditoriale sostenibile.

La Comunità sarda di Biella: ambasciatrice di eccellenza

L’accoglienza riservata al Birrificio Quattro Mori evidenzia il ruolo strategico della comunità sarda presente nel territorio biellese. Il Circolo Culturale Sardo di Biella, guidato dal presidente Battista Saiu, ha orchestrato un’accoglienza che ha superato i confini della semplice cortesia, trasformandosi in un vero e proprio evento culturale. La presenza degli atleti di “Su Nuraghe Calcio Biella”, con il capitano Manuel Pizzo e il dirigente Gaspare Carmona, insieme ai giovani rappresentanti del Circolo – Maria Grazia Hussain Tedde e Tommaso Biglino Trincas – ha conferito alla manifestazione una dimensione intergenerazionale e internazionale. Questi giovani, designati per partecipare alla Convention dei Giovani Sardi nel Mondo, organizzata dall’Assessorato al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna e in programma ad Alghero dal 22 al 24 ottobre, incarnano perfettamente il concetto di “Sardi dell’altrove” che mantengono vivi i legami con la terra d’origine pur contribuendo allo sviluppo dei territori di adozione.

Impatto economico e turistico: un modello replicabile

La sinergiatra Bolle di Malto e le eccellenze sarde genera ricadute economiche significative per entrambi i territori. Per il Piemonte, la manifestazione consolida l’attrattività turistica della provincia biellese, posizionandola come destinazione enogastronomica di primo piano. I dati di affluenza testimoniano come l’evento sia diventato un volano per l’economia locale, coinvolgendo strutture ricettive, ristorazione e commercio. Dal versante sardo, la partecipazione a eventi di questa portata rappresenta un’opportunità di promozione territoriale di inestimabile valore. Il Birrificio 4 Mori, situato nel Parco Geominerario di Montevecchio, contribuisce alla valorizzazione di un’area di grande interesse storico-culturale. La riconversione dell’ex centrale elettrica del complesso minerario in un birrificio moderno costituisce un esempio virtuoso di rigenerazione territoriale che coniuga sviluppo economico e tutela del patrimonio industriale.

Verso un futuro di eccellenze condivise

L’esperienza di Bolle di Malto 2025 dimostra come eventi di qualità possano fungere da catalizzatori per la creazione di reti virtuose tra territori distanti geograficamente ma accomunati dalla ricerca dell’eccellenza. La presenza sarda non si limita al contributo di un singolo birrificio, ma rappresenta un modello di collaborazione che valorizza le specificità locali in un contesto nazionale.

La manifestazione biellese si conferma così non solo come vetrina dell’artigianato brassicolo italiano, ma come laboratorio di best practice, buone pratiche per lo sviluppo territoriale integrato. L’innovazione rappresentata dal Salone Italiano della Birra e il riconoscimento ministeriale degli Stati Generali testimoniano la capacità dell’evento di evolversi e di anticipare le esigenze di un settore in continua crescita.

Questo modello, che vede nella valorizzazione delle eccellenze locali e nella costruzione di reti interregionali la chiave del successo, rappresenta una strada percorribile per molte altre realtà italiane, confermando come la cultura enogastronomica possa essere un formidabile strumento di sviluppo economico e di coesione sociale.

Efisangelo Calaresu

Nell’immagine, Sardi e atleti di “Su Nuraghe Calcio Biella” a “Bolle di Malto” presso lo stand Quattro Mori.

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