Domenica 24 novembre, alle ore 13.30 presso l’Hotel Ristorante Bugella, a Biella, verrà servito il pranzo sociale “3° Festa degli Alberi, un bambino, una pianta“, con menù della tradizione sarda e di quella piemontese.
Si tratta del momento conclusivo della due giorni della festa organizzata dal Circolo Culturale Sardo di Biella per salutare i nuovi nati in seno alla comunità di Su Nuraghe.
In apertura, i sapori della “bagna cauda biellese” e del cotechino si sposeranno con “su pane carasau” e “pecorino filante”.
Sa “fregula” con carciofi sardi faranno il paio con gli “agnolotti del plin”, caratteristici del pranzo piemontese delle feste più importanti.
Durante il pranzo verrà servito vino rosso di Sardegna e bianco delle colline del Roero.
Infine, diversi distillati prima del dolce appositamente realizzato per l’occasione, con caffè “Poeta di Sardegna”, miscela proveniente dalla “Torrefazione Sechi” di Valledoria (Sassari).
Un menù ricco, ricco di tradizioni condivise, appositamente predisposto per valorizzare sapori e di saperi, sebbene effimeri delle due terre; per salutare i nostri figli che si affacciano al mondo all’insegna della terra di origine e di quelle di accoglienza.
Info e prenotazione fino ad esaurimento posti, 015 34638
Prossimo appuntamento con le launeddas: sabato 23 novembre ore 15.00 al Circolo Su Nuraghe per la 2° lezione di launeddas – alle ore 21, chiesa di San Filippo, Concerto per Betty, con Voceversa, Noi Cantando e Sos Cantores di Galtellì (Nuoro). Breve filmato
A volte, capita che in certe occasioni la festa diventi ancora più grande. È successo sabato 9 novembre a Biella, con i Bagamundus, Tore Agus, Matteo Muscas e Maurizio Caria (mancava solo Nicola Diana), per il saggio musicale che ha inaugurato il corso di launeddas organizzato da Su Nuraghe; corso specialissimo, unico tenuto fuori dall’Isola, con la supervisione del M°. Orlando Mascia.
All’entusiasmo dei partecipanti che si stanno avvicinando alla conoscenza di questo antico strumento, è seguita la lezione magistrale aperta al pubblico, con la proposta di brani molto conosciuti della tradizione sarda.
Con le launeddas, impiegate singolarmente o in modo modulare come le canne d’organo, è possibile ottenere maggiori sonorità ed estensioni musicali all’aumentare del numero dei suonatori.
Forse, anche per questo, da sempre, le launeddas sono presenti e permangono in ambiente sacro popolare, nella solennità di cerimonie liturgiche e paraliturgiche, ritmando balli, accompagnando processioni, cortei nuziali e canti della Celebrazione eucaristica.
Melodie che ben si sono intrecciate con le performances coreutiche dei ballerini che frequentano un altro interessante corso proposto dai giovani di Su Nuraghe: danze e balli sardi. I ragazzi, invitando alle danze il pubblico presente e con la loro bravura, hanno raccolto applausi meritatissimi.
Tutti i Venerdì, alle ore 21, corso gratuito di danze e balli sardi. Dieci lezioni per imparare a suonare le launeddas (Info, Federica: 3471134662).
Venerdì 22 novembre 2013, ore 21, Gattinara, sede dell’Associazione Cuncordu, incontro con Lucio Bordignon –omaggio ai partecipanti dell’opuscolo che illustra il lavoro di ricostruzione dell’ambiente che ha favorito il ripopolamento ornitologico nella ex miniera di Florinas-Ossi (Sassari).
L’anno scorso Lucio Bordignon, Socio del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, aveva illustrato in due serate il lavoro di ripristino ambientale portato avanti in collaborazione con la Minerali Industriali spa, di cui Lucio coordina i ripristini nelle miniere dismesse del Gruppo in ambito nazionale. In particolare aveva illustrato il lavoro condotto a Curino, in Piemonte e a Florinas, Orani e Ottana, in Sardegna.
Con Lui avevamo percorso il difficile e lungo cammino che porta dal suolo nudo, lasciato dopo lo sfruttamento della miniera, a quello rinverdito dopo le cure colturali. Lucio aveva illustrato anche come i progetti venissero strutturati per dare agli animali selvatici spazi nuovi, con erbe, cespugli, alberi, siepi, stagni, laghi utili alla vita di uccelli, farfalle, libellule, mammiferi e rettili.
Eravamo anche andati in gita a Curino dove è sorto un parco per farfalle sulle ceneri di una miniera a cielo aperto. Ciò che abbiamo acquisito dall’appassionata esposizione di Lucio ci ha arricchito e nel contempo abbiamo capito che è possibile sfruttare l’ambiente solo se dietro vi è un progetto di recupero e la volontà di portarlo a termine: in questo riconosciamo gli sforzi della Minerali Industriali, diventata un leader nel campo dei ripristini minerari in Italia.
Ora Lucio vuole ripetere quest’esperienza anche fuori dal nostro Circolo e travalicare i confini biellesi. A beneficiare della sua competenza e passione saranno i nostri “fratelli” dell’Associazione Cuncordu di Gattinara.
Vi sarà una prima serata, venerdì 22 novembre, alle ore 21, in cui verranno esposti i risultati di alcuni ripristini ben riusciti in Sardegna e Piemonte, ideati e realizzati per portare beneficio agli uccelli selvatici.
A marzo, con data da destinarsi ci sarà una serata sulle farfalle, a cui seguirà una gita a Curino presso la ex-miniera di Sella-Nolizza dove è stato ricreato un parco naturale per farfalle.
Sì perché là dove c’era una miniera oggi c’è un prato verde!
Sabato 23 novembre, Chiesa di San Filippo, Concerto con i Cori: Noi Cantando di Cossato; Voceversa di Camburzano; Sos Cantores de Garteddi (Nuoro) e l’Ensemble di launeddas di Sardegna con Orlando Mascia, Matteo Muscas e Tore Agus.
Domenica 24 novembre, Basilica San Sebastiano, Missa Majore, Confraternita di Graglia, Voci di Su Nuraghe, Banda Musicale di Sagliano Micca e Sordevolo, Fucileri di Su Nuraghe, Valette an Gipoun della Valle Cervo, Donne del Grano, Omaggio ai Caduti e cerimonia di piantumazione a Nuraghe Chervu. Pranzo sociale, menù sardo-piemontese Hotel Ristorante Bugella
Nei giorni 23 e 24 novembre 2013, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza la “Festa degli alberi” per salutare l’arrivo dei nuovi nati con la piantumazione di piante di ginepro presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, opera dedicata ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi. L’iniziativa è in collaborazione con il Comune di Biella, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Regione Autonoma della Sardegna e della F.A.S.I. Federazione Associazioni Sarde in Italia. La manifestazione, articolata in due giorni, vede coinvolti diversi soggetti, uniti da intenti ed obiettivi comuni: salvare, conservare, tramandare memoria e identità attraverso azioni congiunte e coordinate con il territorio ospite.
Sabato 23 novembre, presso la chiesa di San Filippo di Biella, alle ore 21, Concerto per Betty, la corista di Noi Cantando, a due anni dalla sua scomparsa: si esibiranno due Cori biellesi, Noi Cantando di Cossato e Voceversa di Camburzano.
Con loro, due formazioni provenienti direttamente dalla Sardegna: “Sos Cantores de Garteddi” e “L’Ensemble di launeddas“, appositamente riunito, formato da Orlando Mascia, Tore Agus e Matteo Muscas, tre virtuosi dell’antico strumento musicale a tre canne, a fiato continuo.
Domenica 24 Novembre, dopo il rito religioso alle ore 10.30, presso la basilica di San Sebastiano, la manifestazione si trasferisce, alle ore 12, presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per il suggestivo rito della piantumazione di una pianta per ogni nuovo nato nella Comunità di Su Nuraghe, continuità di vita anche in ricordo di Betty Innocenti, che, con questa due giornate di celebrazioni, si vuole unire nella rigenerazione della memoria attraverso il saluto alle nuove generazioni che si affacciano alla vita.Continua a leggere →
Sabato 16 novembre 2013 – A Biella, alle ore 21, nelle sale del Punto Cagliari, in via Galileo Galilei, 11, nuovo appuntamento con Su Nuraghe Film, lezioni di cinema “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. Ingresso libero.
Susy Gazzara Cuccuru.
La serata sarà presentata da Susy Gazzara Cuccuru, nata a Biella nel 1967, da madre sarda di Pozzomaggiore (Sassari) e padre della provincia di Cuneo. Mamma di due figli, è sposata con Carlo Rossetti, Biellese di Borriana.
Il suo sogno nel cassetto: studiare “veterinaria”, interrotto per andare a lavorare prima come operaia in fabbrica e, poi, nel settore della ristorazione.
Attualmente, con la crisi che a Biella morde particolarmente, la sua attività si sta trasferendo nel Bresciano, a contatto diretto con la natura, presso un grande centro agrituristico “con oltre cento cavalli e laghetto per pesca sportiva“, informa Giusy con un sorriso luminoso.
“Il mio rapporto con la natura e la Sardegna in particolare, è sempre stato molto forte e intenso, vissuto da figlia verso la Terra madre che scalda il cuore come solo chi è nato lì, e i figli come noi, nati lontano dalla nostra Isola, possono capire“, afferma con un velo di orgoglio e malinconia. “Mi sono recata in Sardegna nella tarda primavera di quest’anno, prima di decidere se intraprendere il nuovo lavoro lontano da Biella – continua – andando a trovare e salutare i numerosi parenti che vivono tra Pozzomaggiore e Cagliari, sperando, non lo nascondo, di andare a vivere ad Alghero per lavorare lì, tra il mare cristallino, la piana della Nurra e le affascinanti colline dell’entroterra“.
Giovanni Usai
Su Nuraghe film: “Il lino di Busachi”
Il film che Susy Gazzara Cuccuru presenterà sabato 16 novembre 2013, tratta delle fasi di produzione e lavorazione del lino a Busachi, piccolo centro del Barigadu, regione della Sardegna centrale.
L’opera, per la regia di Ignazio Figus, della durata di 40 minuti, prodotta nel 1997, è stata messa a disposizione dall’I.S.R.E., Istituto Superiore Regionale Etnografico della Regione Autonoma della Sardegna e proviene dalla Cineteca e dagli archivi di antropologia visuale del “Museo regionale della Vita e delle Tradizioni popolari sarde” di Nuoro.
Tratta della riproposizione della tradizionale attività produttiva di fibre tessili nobili di origine vegetale: il lino, pianta coltivata fin dall’antichità.
L’opera di Ignazio Figus documenta nel tempo presente, il progetto voluto dalla locale Associazione culturale “Collegiu”, avvalendosi del sostegno dell’ERSAT, Ente Regionale di Sviluppo e Assistenza Tecnica in Agricoltura.
Per l’occasione sono stati coinvolti numerosi anziani del paese, detentori del “saper fare”: testimoni indispensabili e preziosi per la coltivazione, per la raccolta e per le successive lavorazioni della fibra.
Quella del lino, è una tecnica di produzione diffusa in tutto il Mediterraneo e nel Vicino Oriente, attiva in Sardegna fino al recente passato.
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