Festa sarda, perle incastonate come un gioiello prezioso

Identità e solidarietà, all’insegna del buono, tra musica e cibo della tradizione – stand di prodotti sardi – pranzo sociale con “breveghe in cappotto” (info e prenotazione: 015 34638)

menuDomenica 17 giugno, ore 13 – “Sa breveghe in cappotto“, piatto tipico della tradizione isolana a base di carne di pecora coronerà la due giorni della Festa sarda 2012, “Sa Die de sa Sardigna”, inizio dei festeggiamenti del 35° anno di fondazione dell’Associazione dei Sardi di Biella.
Ad inaugurare l’evento, i TAZENDA arriveranno ai piedi del Mucrone per la prima tappa del loro “Tazenda Tour 2012”: un concerto gratuito offerto dai Sardi alla loro città di adozione e a tutti gli amanti della buona musica.
Due giorni di festa con molti momenti significativi al di là e oltre i “recinti di casa”, primo fra tutti, la richiesta di libertà per Rossella Urru e dei volontari che con lei sono prigionieri nel deserto algerino Sud-occidentale, dall’ottobre 2011.
Impegno sociale e momenti di gioia che culmineranno col pranzo sociale, preparato e servito presso l’Hotel Ristorante “Bugella”. Il cibo, tradizionale elemento della cultura materiale effimera con intense radici identitarie, sarà protagonista nell’incontro conviviale conclusivo della Festa.
Come da tradizione, per l’appuntamento di giugno, Su Nuraghe propone “sa breveghe in cappotto“, squisito bollito magro di pecora servito “ad libitum” a volontà, con contorno delle verdure di cottura e “sa fregula”, tipica minestra di semola di grano duro.
Ricetta antica, propria dell’universo agro-pastorale, tramandata e giunta fino a noi dalla notte dei tempi, risalente alla domesticazione di capre e pecore dell’Altopiano Anatolico (VII millennio a.C.) e alla coeva scoperta e utilizzo dei primi recipienti in terracotta e metallo impiegati, oggi come allora, nella preparazione di questo piatto caratteristico del bacino del Mediterraneo.Continua a leggere →

Biella, «Tazenda Tour 2012», Isola di musica per ogni latitudine

Sabato 16 giugno, ore 21, TAZENDA in concerto, Chiostro San Sebastiano – ingresso libero

Locandina

Nella prima metà del 2012 la etno-rock band dei Tazenda, ormai simbolo eterno della Sardegna, mette in scena una sorta di recital in cui racconta vent’anni di storia, tra impegno sociale, tradizione, ricerca e collaborazioni prestigiose. Non usa le parole o i discorsi, ma solo la musica, le canzoni. Infatti, lo sterminato repertorio dei Tazenda è il ponte che conduce l’anima della loro terra in ogni angolo del pianeta.
I loro incontri determinanti, come quelli con Pierangelo Bertoli, Fabrizio De Andrè, Maria Carta, Eros Ramazzotti, Francesco Renga e Gianluca Grignani, testimoniano la loro versatilità e la loro trasversalità nell’approccio totale alla loro idea di musica.
Carrasecare, Mamoiada, Nanneddu meu, Spunta la luna dal monte, No potho reposare, Pitzinnos in sa gherra, Domo mia e Madre Terra sono solo le punte dell’iceberg della loro ricca scaletta. I loro concerti si trasformano inevitabilmente in una festa da cantare e ballare. Più di due ore di successi e di rielaborazioni nelle quali si fondono sapientemente suoni ancestrali con campionamenti ipertecnologici. Gli antichi suoni della Sardegna si sposano col rock e il pop di oggi dando vita ad un sound, meticcio e popolare, comprensibile per tutti. Continua a leggere →

A Biella con i TAZENDA per la libertà di Rossella Urru

Biella, 16 e 17 giugno 2012 – due giorni di festa per la XVIII edizione della Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna”.

Rossella Urru
Rossella Urru.

Sabato 16 giugno, ore 21, Chiostro San Sebastiano, concerto con i TAZENDA. A Biella la prima tappa “Tazenda Tour 2012” – ingresso libero.
Durante la serata verranno lette alcune poesie per ricordare la prigionia di Rossella Urru.
Il rapimento di Rossella Urru è avvenuto la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 nel campo profughi Saharawi di Hassi Raduni, nel deserto algerino Sud-occidentale.
Vittime del rapimento sono state 10 persone fra cui la volontaria italiana Rossella Urru di Samugheo (Oristano) e i volontari spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons.
Sin dal giorno del suo rapimento la società civile si è unita alla Sardegna e si è mobilitata per chiedere la liberazione di Rossella.
La Comunità dei Sardi di Biella si unisce alle richieste del Governo Italiano e delle Istituzioni sarde – Consiglio regionale e Consigli comunali – e al cuore di tutti gli Italiani per chiedere la liberazione di Rossella e dei volontari ancora sequestrati.Continua a leggere →

«Ma perché a Bioglio si ricorda un Frate Sardo?»

Bioglio
Bioglio, Sardi e Biogliesi ritratti davanti al ritratto del Beato Fra' Nicola da Gesturi.

Venerdì 8 giugno, presso la chiesa parrocchiale di Bioglio, si è celebrato il consueto rito del “Su Rosariu cantadu“, intonato dalla corale della comunità Sarda di Biella, in onore di Fra Nicola da Gesturi, con le meditazioni e catechesi in lingua sarda, tenute da Don Ferdinando Gallu.
Il parroco Don Luigi Tajana ha generosamente accolto i fedeli e, al termine della funzione, ha offerto loro un rinfresco segno, ancora una volta, del legame di sincera amicizia tra la comunità Biogliese e quella Sarda.
“Ma perché a Bioglio si ricorda un Frate Sardo?”, si chiederà qualcuno. La risposta è semplice: tredici anni fa un gruppo di cinquanta fedeli della parrocchia di Bioglio ha voluto partecipare, in Piazza San Pietro a Roma, alla Beatificazione di Fra Nicola. Persone che, sollecitate dall’allora parroco Don Mario Parmigiani e allo stesso tempo desiderose di accompagnare i nipoti del Frate, anch’essi della comunità di Bioglio, hanno voluto approfondire la conoscenza di chi ha fatto del silenzio il suo punto di forza.Continua a leggere →

TAZENDA a Biella per «Sa Die de sa Sardigna»

Sabato 16 giugno – con il concerto etno-rock della band isolana dei Tazenda inizia il ciclo di festeggiamenti del 35° anno di fondazione dell’Associazione dei Sardi di Biella – ingresso libero.

Pieghevole Sa DieIl Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza, nei giorni 16 e 17 giugno 2012, la XVIII edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo, che si terrà in tre luoghi simbolo della Città: Chiostro San Sebastiano, Basilica San Sebastiano, Nuraghe Chervu.
Sabato 16 giugno, alle ore 21, concerto dei Tazenda nella suggestiva cornice del Chiostro di San Sebastiano;
domenica 17 giugno, alle ore 10, Culto divino presso la Basilica di San Sebastiano, tempio civico della Città di Biella, luogo della memoria che custodisce le spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora;
domenica 17 giugno, alle ore 12, sfilata e cerimonia a Nuraghe Chervu – l’area monumentale intitolata ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi – il corteo partirà dal piazzale della Pasticceria Brusa, con scorta d’onore di motociclisti della Polizia Penitenziaria della Caserma “Alessandro Salaris” di Biella.
L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, inserita nel ricco calendario di Biella Estate 2012, è realizzata in collaborazione con la Città di Biella, il sostegno della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Nei due giorni di festa saranno coinvolti diversi soggetti del territorio, primo fra tutti, le Istituzioni con le quali da sempre Su Nuraghe collabora, significate dalla presenza del Sindaco, le Valëtte an ĝipoun della Valle del Cervo, la Banda Musicale San Giacomo di Candelo, l’antica Confraternita Santa Croce di Graglia, i Fucilieri e le Voci di Su Nuraghe di Biella.

Battista Saiu

Festa Sarda tra i primi appuntamenti di Biella Estate 2012

Dal 9 giugno al 30 settembre, una festa diffusa nel tempo e nel territorio, con iniziative in diversi quartieri – L’Assessore Eventi e Manifestazioni, Massimiliano Gaggino ha presentato il ricco programma di Biella Estate 2012 all’insegna della partecipazioni e del coinvolgimento delle tante anime che formano la Città di Biella –

Gaggino
Chiostro San Sebastiano, conferenza stampa dell'Assessore Gaggino.

Programma della XVIII edizione della Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna

Sabato 16 giugno 2012
Ore 21,00 – Chiostro San Sebastiano – concerto dei TAZENDA – ingresso libero
Domenica 17 giugno 2012
Ore 10,15 – Piazzetta Alberto La Marmora – Salve dei Fucilieri di Su Nuraghe – inizio della festa
Ore 10,30 – Basilica san Sebastiano – Missa Majore officiata da Padre Accursio e da don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, canti le Voci di Su Nuraghe di Biella – distribuzione del Pane di Sant’Eusebio
Ore 12,00 – Nuraghe Chervu – (formazione del corteo dal piazzale della Pasticceria Brusa)
Sfilata con le Donne del grano, Fucilieri di Su Nuraghe, antica Confraternita di Santa Croce di Graglia, Valëtte an ĝipoun della Valle Cervo, Autorità e Cittadini.
Scorta d’onore dei motociclisti della Polizia Penitenziaria di Biella, Caserma “Alessandro Salaris”.
Saluto del Sindaco di Biella dott. Donato Gentile.
Omaggio floreale ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi, canto del “Miserere”, “Fratelli d’Italia”, “Hymnu sardu”
Tromba di Paolo Mattinelli. Benedizione col grano e benedizione religiosa in lingua sarda impartita da don Ferdinando Gallu
Ore 13,00 – Pranzo sociale – “Breveghe in cappotto” – Hotel Bugella (prenotazione 015 34638)

Il Popolo sardo mantiene vive, con orgoglio, le proprie radici

Donato Gentile
Donato Gentile, Sindaco di Biella.

Sa Die de sa Sardigna è la festa ufficiale della Sardegna che, da anni, viene celebrata anche lontano dall’Isola, in particolare qui a Biella dove il Circolo Culturale “Su Nuraghe” vanta la presenza di 7000 Sardi di prima, seconda, terza e quarta generazione. Belle persone, da tanti anni integrate in terra biellese, dai tempi in cui Salvatore Mighela (già sindaco di Villagrande Strisaili) approdò a Biella aprendo in breve tempo (1901) il “Bar Mighela” – con tanto di insegna “Vini di Sardegna” – nel centralissimo Corso Umberto. In quel momento i Sardi a Biella si potevano contare sulle dita di un mano ma la qualità e la bontà dei vini isolani iniziava ad essere apprezzata anche dai Biellesi: non casualmente i Sella avevano da poco impiantato un’azienda vitivinicola nella Nurra di Alghero (la “Sella & Mosca”) destinata a diventare la più vasta ed importante vigna privata al mondo.
In cento anni, papà, mamme, figli, nonni hanno preso “bastimenti” e sono approdati prima a Genova, poi a Torino, a Biella e in tante altre città d’Italia e d’Europa. E siamo all’oggi: il popolo sardo mantiene vive, con orgoglio, le proprie radici, donandoci i migliori frutti di una cultura che ha molteplici legami con la terra biellese. La festa sarda lo conferma, giunta ormai alla sua diciottesima edizione – le prime dieci gioiosamente svolte nella cornice del chiostro di San Sebastiano. A distanza di alcuni anni, la festa si ravviva nello stesso luogo, resosi ancor più funzionale attraverso i lavori di pavimentazione che la nostra amministrazione ha da poco ultimato. Un ritorno quanto mai naturale e gradito: naturale perché la chiesa di San Sebastiano è considerata dai Sardi un luogo che, oltre ad essere spazio religioso, ha valore di spazio identitario, conservando le spoglie del generale Alberto La Marmora, Biellese innamorato di Sardegna dove trascorse buona parte della propria esistenza; ritorno
gradito perché siamo abituati a vivere “bene e insieme” la presenza dei Sardi come arricchimento in ogni spazio della città.
Biella è la nostra città che amo e che servo con passione, una città vissuta e animata da Biellesi, Sardi, Veneti, Friulani, Pugliesi, Calabresi, Siciliani e da tante genti che qui si sono stabilite provenendo da diverse regioni d’Italia e del mondo, con la propria anima e con le tante usanze di una terra lontana: anche in tutto ciò sta la forza e la bellezza di una comunità che nel tempo trasforma il luogo in cui vive.

Dino Gentile,
Sindaco di Biella