4-9 ottobre 2011: “In viaggio … sulle tracce di Quintino Sella”
Da martedì 4, fino a domenica 9 ottobre è possibile recarsi in Sardegna, grazie alla collaborazione del tour operator I sentieri di Anthora.
“In viaggio… sulle tracce di Quintino Sella” è un Viaggio naturalistico nella terra di Sardegna, dalle miniere di Monteponi (oggi inserite nel Geopark UNESCO della Sardegna), sino a Punta Lamarmora (Parco Nazionale del Gennargentu) passando per l’Oasi WWF di Monte Arcosu ed altre meraviglie naturali dell’Isola… Scarica il programma del viaggio.
Inoltre, fino al 2 ottobre è possibile percorrere l’ itinerario geologico permanente dedicato alle rocce della Valle Oropa, presso il Giardino Botanico di Oropa, Strada alla Teleferica, Oropa-Biella.
All’interno del Giardino Botanico, il percorso sulle vicende geomorfologiche della conca di Oropa si arricchisce di una esposizione geologica all’aperto.
La mostra dei minerali di Sardegna è a ingresso libero, mentre l’ingresso al Giardino Botanico per l’esposizione geologica… ed il viaggio in Sardegna sono a pagamento.Continua a leggere →
Miniere di Monteponi, Sellaite, collezione di minerali ad Oropa.
Giunto all’Università di Torino diciassettenne (dopo aver superato con lode gli studi classici), il giovane Quintino si impone una rigidissima disciplina di lavoro con i professori C.I. Giulio (meccanica) e G. Plana (analisi), senza per questo dimenticare, “uomo delle due culture”, la storia e la letteratura. Mandato, fresco di laurea, a specializzarsi dall’Università di Torino in Francia (École des Mines), rientrato nel 1852, diventa Professore di geometria applicata all’Istituto Tecnico di Torino (poi trasformato in Scuola di Applicazione per Ingegneri). Successivamente, ottiene la cattedra di mineralogia alla Facoltà di Scienze di Torino e Ordinatore del Museo Mineralogico.
Gli studi di Quintino Sella si sviluppano in Cristallografia Teorica e Morfologica: tra il 1854 ed il 1861 si concentra gran parte della sua produzione scientifica, poi abbandonata per gli ormai pressanti impegni politici (fu Ministro delle Finanze dal 1864 al 1873 nei governi Rattazzi, La Marmora, Lanza), manifestando anche un serio interesse per l’applicazione della tecnologia. Va ricordata l’invenzione della cernitrice elettromagnetica per separare i cristalli di rame dalla magnetite.Continua a leggere →
Il Biellese e la Sardegna, da Sant'Eusebio agli immigrati sardi, 1700 anni di storia comune.
Il legame con la Sardegna
Ma c’è anche un altro filo che si dipana dal Quintino Sella scienziato e politico: il rapporto che lega il biellese con la Sardegna. I legami tra il nostro territorio e l’Isola sono molto antichi ed intensi: vuole la tradizione che Sant’Eusebio da Cagliari, nel 345 nominato primo vescovo del Piemonte sulla cattedra di Vercelli, e successivamente eletto protettore dei Piemontesi da papa Giovanni XXIII, di ritorno dall’esilio in cui era stato confinato a Scitopoli (Palestina), portò con sé tre statue nere della Madonna, una venerata nella cattedrale di Cagliari e le altre due in Piemonte, a Serralunga di Crea (Alessandria) e ad Oropa (Biella). In quest’ultimo luogo si trovano il Santuario omonimo, oggi protetto da una Riserva naturale regionale ed il Sacro Monte, dichiarato Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 2003.
Nel 1718, con il passaggio del Regno di Sardegna ai duchi di Savoia, i rapporti tra il Piemonte e l’Isola si sono ulteriormente intensificati, come testimoniato dal coinvolgimento di molti biellesi, quali Filippo Ferrero Fieschi della Marmora (1719-1789) e Vittorio Ludovico de Hallot des Hayes, conte di Dorzano, nativo di Cavaglià, entrambi viceré di Sardegna.
Amico e studioso concretamente legato alla Sardegna fu il generale Alberto Ferrero della Marmora, che scrisse probabilmente l’opera più famosa tra i resoconti di viaggio dell’Ottocento. Il suo ”Voyage en Sardaigne”, sarà da subito non solo un modello ma anche uno stimolo per i viaggiatori successivi che raggiungeranno l’isola. Il ”Voyage”, impreziosito da 19 tavole illustrate, è nel complesso una straordinaria descrizione paleontologica e geologica, fisica e politica della Sardegna, con accurate ricerche sulle sue produzioni naturali e le sue antichità. Ad Alberto Ferrero è dedicata la vetta più alta del Gennargentu, “porta d’argento”, Punta La Marmora di 1.834 metri.
Quintino Sella arrivò nell’isola nel 1869, al seguito della Commissione parlamentare d’inchiesta guidata da Agostino Depretis, la cui visita avrebbe portato alla stesura della Relazione sulle condizioni generali dell’Isola, in cui era monitorato lo stato della Sardegna.
Dalla visita alle miniere di Monteponi (Iglesias), Quintino trarrà spunto per delineare il quadro preciso della situazione delle miniere sarde, argomento sviluppato all’interno della relazione da lui presentata alla Camera nel gennaio 1871, nella quale pubblica la Carta Geologica dell’Isola di Sardegna (Torino 3 Maggio 1871), in cui sono censiti i siti minerari dell’Isola.
Proprio da Monteponi provengono i campioni di minerali, di proprietà dell’Amministrazione del Santuario, custoditi dal Centro Studi WWF del Giardino Botanico di Oropa recentemente catalogati, esposti fino al 21 agosto ad Oropa nell’ambito dell’iniziativa: “Tesori nascosti: le collezioni naturalistiche del Santuario di Oropa”, recuperate e restituite al pubblico.Continua a leggere →
Biella, 16 agosto – Si sono svolti stamani, nella gremitissima chiesa di San Biagio, i funerali di Gavino Faedda di 79 anni.
Lo annunciano con profondo dolore la moglie Giovanna Cossu, i figli Lucia con il marito Alfredo, Salvatore, Nicoletta con il marito Roberto; i nipoti Maichol, Laura e Alex; la sorella Angela con i figli Roberto, Caterina e Stefania con le rispettive famiglie; la consuocera Annamaria, cugini, cognata, nipoti, pronipoti, unitamente a parenti ed amici tutti.
La cara salma è stata inumata nel cimitero urbano di Biella.
Originario di Bonorva (Sassari), era nato a Tunisi dove il padre Salvatore era partito nei primi anni del Novecento per lavorare nei giacimenti di fosfati e lignite del bacino minerario di Redeyef.
Negli anni Trenta la famiglia rientra in Sardegna e Gavino può trascorrere la prima giovinezza nella sua amata Terra isolana.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, deve emigrare ancora e, questa volta, per sempre.
Nel 1958 arriva a Biella dove lavora come muratore e carpentiere presso importanti imprese locali. “Ha lavorato sempre come un mulo”, ricorda Giovanna, la moglie, la compagna dell’intera vita.
Anch’ella di Bonorva, si erano reincontrati a Biella; dal loro amore sono nati i tre figli e la numerosa discendenza di nipoti e pronipoti.Continua a leggere →
Lunedì 8 agosto conclusi a Bollengo i cinque giorni di festeggiamenti in onore del patrono del Piemonte sant’Eusebio da Cagliari, primo vescovo di Vercelli – la terra di Sardegna ed il Piemonte si incontrano ancora attraverso pastori buoni, figli di Eusebio nelle fede e nella carità, nel silenzio di chi potrebbe e dovrebbe parlare – immagini nella sezione Fotografias.
Bollengo, Festa di Sant'Eusebio 2011, foto di gruppo alla fine della processione con al centro il parroco don Piero Agrano e i sindaci di Bollengo e di Maglione in fascia tricolore, gli Alpini, le axente e le matarille con gli alberi rituali in testa, i ragazzi della leva 2011, il presidente della Pro Loco, Grazia Ceresa, la delegazione dei Sardi del Biellese e dell'Eporediese.
Bollengo, domenica 7 agosto, il momento centrale della festa si è incardinato nella celebrazione della Santa Messa officiata dal Parroco don Piero Agrano, seguita dalla tradizionale solenne processione con le reliquie dei santi portate a spalle dai coscritti della leva di quest’anno.
Il sacro corteo ha percorso in senso antiorario il centro abitato. Musiche, canti e preghiere con Banda musicale, Cantoria parrocchiale e popolo; presenti il sindaco di Bollengo, Sergio Ricca con il vicesindaco Grazia Ceresa ed, eccezionalmente, il sindaco di Maglione, Mirco Rosso con il vicesindaco Pier Giacomo Ferraro, accompagnati dai rispettivi gonfaloni comunali; impeccabile l’organizzazione, grazie alla Pro Loco, al Centro anziani e all’Associacione Alpini di Bollengo; significativa la presenza in abiti tradizionali dell’Isola dei soci del Circolo Sardo “Sa Rundine” che ha sede proprio nel Comune di Bollengo e dei conterranei del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe“, provenienti dalla vicina Biella.
Il Piemonte della postmodernità, terra di missione del sardo Eusebio nel IV secolo – con realtà pedemontane come Lessona di cui abbiamo dato conto – ha celebrato con grande solennità la 1.640a ricorrenza della festa di Sant’Eusebio. Eusebio, e non solo in Piemonte, è espressione concreta di quelle radici cristiane europee di cui molti parlano e in troppi, anche tra i Cristiani, tacciono. In alcune località, come Bollengo d’Ivrea, le commemorazioni si sono protratte per un’intera settimana.Continua a leggere →
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