Cultura, attenzione per il prossimo, contributo alla memoria

Saluto del Sindaco della Città di Biella, Donato Gentile e dell’Assessore alla Cultura alla XVI edizione della Festa dei Sardi di Biella

Pannello mostra
Pannello della Mostra storica documentaria riproducente rare immagini dell'originario monumento a Giuseppe Garibaldi, inaugurato a Biella il 12 settembre 1886, con Trinacria ed orsa, opera contesa e parzialmente distrutta nel 1923.

La Città nella quale viviamo è storicamente la culla per eccellenza della produzione tessile italiana. Gli stessi Biellesi, però, oltre ad essere esempio emblematico di laboriosità ed imprenditorialità, sono anche dei veri e propri tessitori di Unità, così come indica il titolo del programma presentato dal Comitato provinciale di Biella per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, organismo che vede il Comune di Biella tra i soggetti capofila. Gli uomini e le donne che hanno vissuto e che abitano oggi nella nostra bene amata Città, infatti, sembrano essersi congiunti nel tempo lungo un filo conduttore tricolore, dai colori rosso, bianco e verde, capace di unire la fantasia personale con l’impegno civile mosso dalla caparbietà delle proprie idee.
La Festa Sarda 2010 si delinea essere un esempio di continuità in tale direzione. Attraverso questa occasione la locale Comunità dei Sardi, grata dell’ospitalità e dell’accoglienza garantite costantemente da Biella, vera e propria patria d’adozione, offre importanti momenti di cultura e di attenzione per il prossimo. Da una parte il contributo alla memoria del passato cittadino, attraverso una mostra storica dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi transitato in città nel 1859, circostanza cui è dedicata una specifica sezione dell’esposizione; dall’altra l’inaugurazione di un ambulatorio infermieristico, un essenziale e necessario servizio fornito gratuitamente e con generosità alla cittadinanza. Infine il pranzo domenicale presso i saloni dell’ANFFAS di Gaglianico, un momento di convivialità insieme a chi è meno fortunato.
Mancano pochi mesi al 2011, anno di celebrazione dell’Unità Nazionale. Attraverso i festeggiamenti del mese di Giugno 2010 il Circolo Su Nuraghe ci ricorda come non sia possibile un futuro senza una meticolosa costruzione in un attento presente memore del passato.Continua a leggere →

L’Unità d’Italia un vero e proprio «tesoro per tutti»

Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza, nei giorni 18, 19 e 20 giugno 2010, la XVI edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo. La festa è dedicata alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, cardine fondamentale della nostra storia recente che segna il passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia e, successivamente, con il Referendum 2 giugno 1946, alla Repubblica Italiana.

Pieghevole Festa Sarda 2010
Frontespizio del pieghevole della Festa Sarda 2010 dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi.

Recentemente, il Cardinale Angelo Bagnasco (presidente della C.E.I – Conferenza Episcopale Italiana) ha indicato l’Unità d’Italia come un vero e proprio «tesoro per tutti». I festeggiamenti possono essere una «felice occasione per un nuovo innamoramento del nostro essere italiani».
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha, altresì, ricordato che, a formare l’Italia, hanno contribuito uomini di diversa fede politica, ma tutti di alti ideali.
Il Regno d’Italia nasce il 17 marzo 1861 con Legge Sarda N. 4671 ed è la continuazione giuridica del Regno di Sardegna.
Il 5 aprile 1297, con la bolla Ad honorem Dei onnipotenti Patris, Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani, crea sulla carta il Regnum Sardiniae et Corsicae, concedendolo in feudo a re Giacomo II d’Aragona in cambio di un consistente censo feudale annuo. Il pontefice dava al sovrano d’Aragona una licentia invadendi, ossia il suo consenso affinché le terre di Sardegna potessero essere occupate con la forza, senza tener conto delle entità statali che in quei territori già esistevano. Ventisei anni dopo spetterà all’infante Alfonso IV costituirlo per conquista attraverso l’occupazione dei territori isolani del Cagliaritano, della Gallura e di parte del Logudoro.
Il 15 maggio 1478 segna la fine del Regno di Arborea con la cocente sconfitta subita da parte degli Aragonesi nelle campagne di Macomer. “Nel mentre, il marchesato di Oristano e la contea del Goceano venivano confiscati dalla Corona. La loro amministrazione fu affidata nel 1481 ad uno speciale ricevitore; dal 1560 al 1717 venne data al reggente della Reale tesoreria e, successivamente, all’intendente spagnolo e ai suoi delegati, fino al cambio di governo piemontese nel 1720“.
A seguito di un alternarsi di vicende relative alla Guerra di Successione Spagnola ed alla cosiddetta Pace di Londra del 1718, nel 1720 la Sardegna passa ai duchi di Savoia i quali, grazie a questa nuova acquisizione territoriale, diventano RE. I titoli di marchese di Oristano e conte del Goceano, unitamente allo stesso titolo di re di Sardegna, furono assunti e conservati dai Savoia, principi di Piemonte “fino all’ultimo discendente anche quando divennero re d’Italia“.Continua a leggere →

Biella, 150° Unità d’Italia: Ambulatorio Infermieristico Sardo

Sabato 18 giugno, alle ore 21, primo appuntamento della Festa Sarda 2010 – il Vescovo di Biella inaugurerà l’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Emilia Cavallini” – servizio gratuito offerto dalle donne di Su Nuraghe ai concittadini biellesi.

Ambulatorio infermieristico
Il Cappellano di Su Nuraghe Don Ferdinando Gallu e dieci infermiere volontarie (professionali e generiche) dell'Ambulatorio Infermieristico Sardo ritratte con l'Assessore Andrea Del Mastro delle Vedove e il direttore sanitario Dr. Franca Sandigliano.

Gli appuntamenti proposti da Su Nuraghe fanno parte di una serie di progettualità autonome elaborate dal territorio biellese, inserite in un programma complessivo intitolato Biellesi, tessitori di Unità.
L’iniziativa è stata discussa ed approvata in sede di Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, organismo istituito presso la Prefettura di Biella.
Venerdì 18 giugno, Circolo “Su Nuraghe”, ore 21. Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella, benedirà l’Ambulatorio Infermieristico Sardo intitolato alla Dott. Emilia Cavallini, servizio gratuito di volontariato offerto ai Soci ed ai Cittadini, dovuto alla generosità delle infermiere di Su Nuraghe, alla direzione sanitaria della Dott. Franca Sandigliano, al generoso contributo di benefattori tra cui il Dott. Luciano Bertinaria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e il lavoro gratuito dei Soci.
Nell’occasione, verrà inaugurata la Mostra storica documentaria della Regione Autonoma della Sardegna: Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Sardegna. La mostra è arricchita da una sezione relativa al passaggio di Garibaldi a Biella.Continua a leggere →

Costruire e unire tra memoria e futuro

Programma delle manifestazioni
Programma delle manifestazioni di Sa Die de Sa Sardigna 2010 a Biella.

Il costruire è un’azione che si connette sempre strettamente al tema della memoria, della celebrazione e, consapevolmente o meno, allo sguardo sul domani. L’antropologo Mircea Eliade ((M.Eliade, Trattato di storia delle religioni, Bollati Boringhieri, Torino, 2008, pp. 195–214.)) ha segnalato nei suoi studi come le pietre, materiale per eccellenza delle costruzioni umane, siano state scelte dall’uomo sin dall’antichità come vere e proprie manifestazioni del sacro a causa dei loro caratteri di permanenza e di stabilità nel tempo, aspetto tanto più evidente a proposito del megalitismo, forma edificatoria primitiva capace di fissare il ricordo dando una percezione di eternità ((G.Lilliu, Sardegna Nuragica, Il Maestrale, Nuoro, 2006, p. 63.)). Col tempo e col progresso delle tecniche tale dato ha trovato una nuova conferma in esplicazioni più complesse ed elaborate del patrimonio artistico ed architettonico: le chiese, gli edifici, i monumenti, nonché le targhe toponomastiche, infatti, possono costituire dei veri e propri “archivi lapidei” capaci di dare modernità e consistenza al tessuto del presente attraverso la risonanza del passato ((AA.VV., Di pietra in pietra, Ed. Comune di Torino, Torino, 2003, p. 41.)), come già ricordava due secoli or sono il poeta Ippolito Pindemonte nei versi de I Sepolcri. Queste brevi riflessioni, inoltre, a ben vedere evidenziano un aspetto costante esistente tra l’oggetto della costruzione, l’osservatore e la storia: l’instaurarsi di un dialogo, caratterizzato, per lo più, da una struttura continuamente interrogativa ((F.N.Bohrer, I tempi e spazi della storia, in E.Volpato (a cura di), The witness, Archive books – GAM, Berlino – Torino, 2010, pp. 66–67.)) nella quale le domande possono rinviare a un presente connotato da una ricerca di senso nel passato proiettata verso il futuro.
Gli artefici e le produzioni del “costruire” hanno storicamente risposto alle costanti appena descritte anche con riferimento alle forme celebrative degli eroi e degli eventi dell’Italia risorgimentale, episodi nel corso dei quali altro filo conduttore è stato l’intenzione di sensibilizzare gli italiani al senso di coesione e di unità.
A Torino, prima capitale della storia d’Italia, due sono stati i momenti importanti a riguardo. Nel 1911, in occasione del primo cinquantenario dell’Unità Nazionale, fu organizzata ad hoc una Grande Esposizione ((R.Rossotti, La grande esposizione del 1911, il mondo si mette in mostra a Torino, in Torino Magazine, n. 92, 2010, pp.128–131.)) attraverso l’edificazione, lungo le rive del Po, di una città “fantastica, con edifici delle meraviglie“, oltre alla contemporanea ristrutturazione e al ripensamento di diversi palazzi e quartieri urbani ((R.Rossotti, cit., p. 129.)).Continua a leggere →

Immagini e poesia tra rosmarino, menta, lauro, mirto e rami di corallo

Mostra Ludovica Pepe Diaz
Gli artisti Mirco Cherchi, Alessio Negro, Francesco Logoteta e Ludovica Pepe Diaz con l'Assessore alla Cultura della Città di Biella Andrea Del Mastro delle Vedove e il Consigliere della Provincia di Biella Davide Eugenio Zappalà

Alle 18,30 di sabato 5 giugno il salone della biblioteca Su Nuraghe trasformato in ambiente mediterraneo con gli addobbi floreali dove primeggiavano rosmarino, menta, lauro e mirto impreziositi da rami di corallo, e con al centro un piccolo uliveto, ha accolto un pubblico numerosissimo venuto per le “poesie da ascoltare, da vedere e… da mangiare“, le poesie che Ludovica Pepe Diaz, socia del Circolo Su Nuraghe, ha voluto presentare assieme ai suoi quadri-illustrazione delle poesie stesse.
Il Presidente Dott. Battista Saiu ha presentato l’autrice Ludovica, napoletana di nascita con illustri antenati: Guglielmo Pepe e Armando Diaz, Duca della Vittoria e di madre tedesca di origine polacca.
Hanno portato il loro saluto l’Assessore alla Cultura del Comune di Biella, Andrea Del Mastro Delle Vedove e, in rappresentanza della Provincia di Biella, il Consigliere Davide Eugenio Zappalà.
Le note della chitarra acustica del bravo Alessio Negro, studente dell’Istituto Musicale Perosi, hanno dato inizio alla manifestazione.
Le mille voci di Mirco Cerchi, la voce suadente di Francesco Logoteta e la voce appassionata della stessa autrice hanno ammaliato un pubblico attento ai sentimenti e alle sensazioni espressi dalle poesie e dal colore mediterraneo che le pervadeva.Continua a leggere →