Shavuòt, Pentecoste, festa delle primizie e della mietitura

calendario omer
Calendario per l'omer, Padova 1797. Manifesto in legno e pergamena per il conteggio dell'omer (i 49 giorni fra Pasqua e Pentecoste). Tratto da: Ebraismo Ed. Giunti Firenze.

Questa festa ebraica corrisponde alla nostra Pentecoste ma con significato diverso. Infatti festeggia il raccolto delle messi con un particolare significato per la primogenitura di ogni cosa, dedicata al Signore, ed anche completa il ricordo della liberazione ottenuta con la fuga dall’Egitto.
Shavuòt cade sette settimane (shavuòt) dopo Pèsach (la Pasqua ebraica che anche Gesù festeggiò). In quanto festa delle delle primizie e della mietitura è anche chiamata Ghang abikkurìm e Chang hakatzir. Poiché i Dieci Comandamenti furono promulgati sul Monte Sinai proprio cinquanta giorni dopo l’uscita del Popolo ebraico dall’Egitto, la ricorrenza di Shavuòt viene festeggiata come “tempo in cui è stata donata la legge”.
Il popolo Ebraico conquistò la libertà fisica con la liberazione dall’Egitto, ma fu solo quando ricevette i Comandamenti e la Legge che la liberazione arrivò al suo compimento anche spirituale. Le feste di Pèsach e Shavuòth sono collegate fra loro dal periodo dell’òmer che dura sette settimane.
Il passaggio dalla liberazione fisica a quella spirituale necessita di un periodo di purificazione. Sette giorni è il periodo di purificazione normale, quarantanove giorni è il periodo di purificazione necessario per liberarsi dalle influenze assorbite dalla cultura egiziana: il conto inizia la seconda sera di Pèsach e continua per quarantotto sere successive.
Lòmer è una misura di orzo pari a circa quattro litri che, ai tempi in cui esisteva il Tempio a Gerusalemme, veniva prelevata dal nuovo raccolto e offerta al Santuario, per la prima volta, proprio il secondo giorno di Pèsach.
Come gli Ebrei festeggiano oggi giorno Shavuòt: si usa trascorrere la prima notte della festività studiando tutta la notte su libri appositi in cui sono indicati i brani della Torà, del Talmud e dello Zohar da leggere. Si legge il Libro di Ruth.Continua a leggere →

La semina miracolosa della memoria, riscoperta di radici culturali e spirituali

donne del grano
Biella, area monumentale di Nuraghe Chervu: Donne del grano con piatto di frumento per la benedizione rituale.

Domenica, 23 maggio, sotto le antiche volte del sacello eusebiano di Oropa, verranno intonati in lingua sarda le lodi a Maria Deipara, Madre di Dio – Il cappellano di Su Nuraghe don Ferdinando Gallu terrà la catechesi in Limba – Ai piedi delle Alpi i membri della Comunità Sarda di Biella, simpatizzanti e devoti, si muovono lungo un filone di continuità con il percorso di fede e di cultura iniziato dall’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, Vescovo di Vercelli ed oggi patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano ad Oropa (BI) ed a Serravalle di Crea (AL) nel corso del IV Secolo, durante la missione di cristianizzazione del territorio affidatogli.

Mannigos de Memoria della preghiera mariana

La simbologia del chicco di grano, richiamo al ciclo della vita, alla fertilità della terra ed al cibo, riecheggia frequentemente nei “campi” connessi al grande tema della Memoria1. Tale affascinante immagine, infatti, si presenta particolarmente idonea a rappresentare e rendere evidenti a chiunque le potenzialità e i bisogni insiti nelle radici dell’individuo, tra i quali la parola ed il linguaggio costituiscono senz’altro uno degli aspetti più caratteristici ed, al contempo, più strettamente connessi alle profondità dello spirito umano.Continua a leggere →

  1. Cfr. l’articolo “Mannigos de Memoria”, il grano “fantasticheria” cibo per sa Limba Sarda. []

Sardi ad Oropa per la Pasqua rosata, sa Pasca de flores

Mantenere e tramandare il profondo legame tra Sardegna e Piemonte, tra SantEusebio e il culto mariano

stendardo
Cagliari, Stendardo di N.S. di Oropa portato solennemente in processione durante la festa di Sant'Efisio, patrono della Sardegna.

Domenica 23 Maggio, alle ore 15.30, nella Basilica Antica di Oropa, verrà intonato Su Rosariu cantadu, ospiti del Rettore Don Michele Berchi. Alle ore 16.30, melodie in lingua sarda decoreranno la Santa Messa di Pentecoste, l’antica Pasqua rosata, sa Pasca de flores dei Sardi, testimoniata in originali liturgie a partire dai primi secoli del Cristianesimo.
Presso gli Ebrei, la festa di Pentecoste o delle “Settimane”, come detto nel Pentateuco1, aveva lo scopo di ringraziare Iddio della raccolta dei cerali. In origine, infatti, la festa di Pentecoste chiudeva il ciclo pasquale essendo celebrata, allora come oggi, sette precise settimane dopo Pasqua.
Secondo un caratteristico costume medievale del giorno di Pentecoste, attestato in molte chiese d’Italia e di Francia fino dal sec. XII – afferma Mons. Mario Righetti, Perito del Concilio Vaticano II – era quello di far piovere, durante il canto di Terza o della Sequenza alla Messa, rose, fiori e talora eziandio dei batuffoli di stoppa accesa ad imitazione delle lingue di fuoco scese sopra degli Apostoli. In alcune chiese della Liguria e dell’Emilia, nel giorno di Pentecoste venivano appese ad un albero, per il tempo dell’Ottava, le nebulae, cialde colorate da distribuire successivamente ai fedeli.
Una tradizione diffusa, presente ai piedi delle Alpi nella liturgia gallicana e conosciuta dai Sardi.Continua a leggere →

  1. Esodo, XXXIV, 22; Levitico, XXIII, 15 []

Nuove elezioni di Su Nuraghe: continuità e ricambi

nuovi eletti
Nuovi eletti di su Nuraghe per il biennio 2010-2011.

Sabato 15 maggio, dalle ore 16 alle ore 22, si sono svolte regolarmente le votazioni per l’elezione dei nuovi organi direttivi del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella. Le elezioni erano state rinviate in segno di lutto (il 10 aprile u.s.), per la morte del giovane Vicepresidente Enrico Maolu.
Nonostante il rinvio, grande è stata l’affluenza dei soci, quasi doppia rispetto alle passate edizioni. Partecipazione al voto che conferma la condivisione delle scelte culturali e l’attenta gestione degli Amministratori uscenti.
Significativa e nel segno della continuità, appare anche la composizione del nuovo organigramma degli eletti che rispetta la rappresentanza di genere, di maschi e di femmine statutariamente definita, in tutti gli organi direttivi. Nel pomeriggio di domenica, anche per non interrompere il flusso di attività, è stata indetta la riunione dei nuovi eletti da cui è scaturito il nuovo Consiglio che resterà in carica per il prossimo biennio. È stata plebiscitariamente riconfermata la presidenza del dott. Battista Saiu che sarà affiancato dai Vicepresidenti Anna Axana e Gesuino Masala.Continua a leggere →

Uniti ai fratelli isolani lontani dai confini, in servizio per l’Italia

alzabandiera
Biella, 10 maggio 2010: alzabandiera a Nuraghe Chervu. Saluto di bentornato ai soldati della Brigata Sassari impegnati nella Missione ISAF.

Lunedì 10 maggio è stata l’occasione attraverso la quale la Comunità dei Sardi di Biella ha tributato gli onori dovuti e meritati ai soldati della Brigata Sassari di ritorno dalla pericolosa missione in Afghanistan. Una circostanza sentita col cuore, non certamente frenata dagli scrosci della pioggia né dalla lontananza geografica dalla Sardegna.
L’impegno e il valore spesi in un territorio tormentato dalla guerra causa sempre costanti e, talora, difficilmente sopportabili apprensione ed ansia nei genitori, nei fratelli, nei parenti e nelle fidanzate di chi è partito per agire sul campo in nome della Patria, facendosi promotore di intenti umanitari e di lotta per la pace.
In queste circostanze i Sardi hanno modo di riscoprire un senso di appartenenza, di assaporare gli aromi e le atmosfere della coesione che li rende una grande “famiglia”, unita nel pensiero e nello spirito ai “fratelli” isolani lontani dai confini ma in servizio per l’Italia.
Anche per tali motivi la Comunità dei Sardi di Biella sente l’intima necessità di celebrare il ritorno dei “suoi” uomini. Attraverso semplici gesti materiali, come i fiori o la mera presenza alle manifestazioni presso Nuraghe Chervu, si dà concretezza a un sentimento radicato nell’origine delle radici e nel comune amore per quella che è la propria Isola.Continua a leggere →