Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”.
Quasi sempre associati alla dolcezza, alla rigenerazione, alla natura, all’amore, i numerosissimi nomi botanici reperibili nei versi e nelle prose ci dicono con quale cura e attenzione gli autori piemontesi abbiano imparato a denominare la flora regionale. Tavo Burat ha addirittura apprestato vari dizionarietti bilingui con i nomi delle erbe, dei fiori e delle piante della propria zona (il Biellese).