Sale di Su Nuraghe di Biella, appuntamento mensile, “addopiu” in Limba sarda, laboratorio linguistico per parlare la lingua materna
Il 28 maggio, alle ore 21, ci incontreremo di nuovo per i nostri “mannigos de memoria“. I tesori nascosti della sapienza antica vengono aperti in modo che tutti ne possan prender parte. Noi Sardi emigrati, che veniamo dall’Iglesiente, dal Campidano, dalla Trexenta, dal Logudoro, insomma da ogni angolo della Sardegna, mettiamo assieme i saperi, le esperienze, le nostre storie, ognuno raccontandole nella parlata del suo paese distribuendo, in questo modo il tesoro della civiltà, della storia e più che tutto, della nostra lingua.
Non so voi, ma io, ogni volta che torno al mio paese mi accorgo dei danni che ha prodotto la mescolanza con l’Italiano specialmente tra i giovani. Oggi ne troviamo pochi che parlino il sardo genuino. Di questo passo dove andremo a finire! Un mio amico mi dice sempre: “La lingua sarda è un anello tra tutti i Sardi in special modo per quelli che la necessità ha obbligato a emigrare” Allora, tocca a noi fare qualcosa. Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare. Il sardo unico per tutti, anche se sia puramente “amministrativo” deve tener conto di tutte le parlate della Sardegna perché tutta la lingua sarda è lingua nostra, dalla punta di Olbia alle pianure del cagliaritano.
Nel nostro piccolo, noi al Circolo Su Nuraghe, stiamo facendo la cosa più giusta, parlandoci a vicenda, capendoci a vicenda, facendo in modo che le diversità tra l’uno e l’altro parlare non siano intralci che ci allontanano fra noi ma movimenti di unione.Continua a leggere →