Gallo piemontese dei Sardi canta in chiesa: raccolti 4.000 Euro

Canton Gurgo, incanto del galloImmagini della festa nella sezione fotografias

Alla fine del mese di settembre si è svolta l’annunciata festa degli abitanti di Canton Gurgo di Pettinengo, attorno alle figure di San Grato d’Aosta e di Sant’Eusebio da Cagliari. Al centro dell’evento, il seicentesco oratorio in stile barocco piemontese ridonato alla comunità. Al fianco degli abitanti e delle Associazioni di Pettinengo, la Comunità dei Sardi di Biella che si è fatta carico del rifacimento di tetti e campanile, mettendo in sicurezza lo storico edificio sacro in abbandono, destinato alla demolizione.
Da tre anni la festa settembrina è momento di incontro fraterno per vivere una giornata serena, all’insegna del gusto semplice della buona tavola, con piatti della cucina mediterranea ed alpina, serviti in chiesa, trasformata in una grande sala da pranzo.
Così, la scoperta e la conoscenza dell’altro avviene attraverso cibo e tradizioni nell’alternanza di gusto e sapori con la riproposta di tradizioni locali come l’incanto del gallo, particolarmente affascinante nell’edizione 2014, con animale appositamente allevato nelle confinanti terre della Malpenga dalla famiglia di Massimo Gravellu: mamma Isabella e la piccola Giulia Lucia hanno accudito quotidianamente l’animale, fin da quando hanno messo a covare le uova.Continua a leggere →

Piatti sardi e biellesi serviti sulle sponde di mari lontani

Lembeh (Indonesia) - Lembeh resort, Raffaele Zanella con il grembiule di Città Studi e due aiutanti cuoco
Lembeh (Indonesia) - Lembeh resort, Raffaele Zanella con il grembiule di Città Studi e due aiutanti cuoco.

Per il secondo anno consecutivo, Raffaele Zanella Maolu, sardo di terza generazione, emigra nell’altra parte del mondo, portando con sé il meglio della cucina sarda, emiliano-veneta e biellese-alpina.
La ricca varietà di gusto e di sapori offerta da Zanella è frutto del background etnico culturale familiare, che fa del giovane cuoco uno chef richiesto, nonostante la giovanissima età: compirà 20 anni ad ottobre.
Il nonno paterno è giunto a Biella nel 1942 da Rovigo; nel 1952, la nonna da Ferrara, nella bassa pianura emiliana, quando le due regioni centro-orientali della Penisola fornivano braccia a basso costo in risaia e nelle fabbriche biellesi; quelli materni sono emigrati a Biella negli stessi anni del dopoguerra dalla Barbagia di Belvì e dalle piane di Campidano, in Sardegna.
Diplomato nel luglio 2013 all’I.P.S.S.A.R. “Ermenegildo Zegna” (Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione) di Trivero, presso la sede di Cavaglià, Raffaele Zanella Maolu, per il secondo anno consecutivo, è stato chiamato a lavorare in Indonesia, sulle isole di Siladen e Lembeh, nelle lussuose strutture Siladen Resort spa e a Lembeh Resort, a tre ore di macchina e traghettamento in barca, entrambi villaggi turistici a basso impatto ambientale, dotati di tutti i comfort, piscina all’aperto, spiaggia privata e un raffinato ristorante con affaccio sull’oceano. Qui, Raffaele presenta l’Italia del gusto, attraverso piatti legati alle sue origini, a turisti di tutto il mondo.
Invito a assaporare direttamente in Italia, alla fonte dei saperi che generano quei sapori, i piatti della tradizione mediterranea e alpina serviti sulle sponde di mari lontani.
Attivo nel mondo del volontariato con la generosa offerta delle sue professionalità presso il Circolo Culturale Sardo di Biella e l’Associazione “Padre Renzo Zola” di Viverone, accanto ai simboli della sua Isola, Raffaele ha messo in valigia anche il grembiule di Città Studi, indossato come cuoco professionista assistente nei Corsi di Cucina tenuti dall’Agenzia formativa biellese che realizza corsi professionali per chi vuole ottenere una qualifica.

Simmaco Cabiddu

Oltre l’Isola, tra profumi di Provenza, Parigi e Firenze

Fragranze di Sardegna e Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni
Fragranze di Sardegna e Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni.

Lo scorso fine settimana, nelle sale del “Punto Cagliari” del Circolo culturale sardo di Biella, Roberto Perinu ha presentato “Il sentiero dei profumi”, opera di Cristina Caboni, scrittrice che vive a Cagliari con marito e tre figli, curando l’azienda apistica di famiglia.
La serata, organizzata dalla Biblioteca di Su Nuraghe, in collaborazione con la Libreria Giovannacci di Biella, è stata introdotta dal presidente Battista Saiu che, nelle brevi parole di saluto, ha accennato all’importanza della lettura e del libro nella sua consistenza materiale.
Con linguaggio essenziale, Roberto Perinu, nel rimandare alla lettura, ha messo in evidenza alcune caratteristiche del romanzo, ricco di dolcezza e di poesia, ispirazione dovuta o quantomeno influenzata dal diretto contatto con la natura, certamente familiare all’autrice.
La partecipazione è stata evidenziata dall’immancabile “cumbidu”, il rinfresco finale, consueto “in casa sarda”, preparato e offerto dai soci: per l’occasione, hanno realizzato dolci con sapa, tradizionale dolcificante a base di vin cotto, particolarmente ricco di aromi: omaggio all’olfatto, oltreché al gusto. Nello sgranare del tempo e delle parole, i profumi si diffondevano in sala, coinvolgendo il senso dell’odorato e dell’udito, accompagnando il pubblico oltre l’Isola, a Firenze, sconfinando a Parigi, fino a discendere sulle calde ventilate coste di Provenza, che si tingono di lavanda.

Ilaro Pinna Ruju-Biaittu

Su Nuraghe in gara a fianco della Polizia penitenziaria

Due carceri/due penitenziari Biella
Atleti, agenti di Polizia penitenziaria col direttore del carcere di Biella, Antonella Giordano, davanti all'Istituto prima dell'inizio della gara.

Domenica 5 ottobre 2014 si è svolta la quinta edizione della corsa cittadina denominata “Due carceri/due penitenziari Biella”, gara podistica che si snoda tra via dei Tigli, alla periferia Ovest della Città e il borgo storico del Piazzo, sulla collina, sede dell’antico penitenziario di Biella, trasformato in “ostello della gioventù”.
Duecentoventi atleti si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Casa Circondariale, accolti dal Direttore del carcere, dott.ssa Antonella Giordano, dal comandante del Reparto, Commissario Mirko Trinchero, coordinatore del nucleo, Ispettore Capo, Pablito Morello e numerosi agenti di Polizia Penitenziaria.
A Biella, con la caserma dell’Istituto penitenziario intitolata all’Agente Alessandro Salaris di Suni (Oristano), tra le moltissime Associazioni, immancabili gli atleti della la Sezione sportiva del Circolo culturale sardo di Biella, capitanati da Mariu Secci, in gara con i colori di Su Nuraghe.
Omaggio partecipato della Comunità sardo-biellese alle donne e agli uomini che operano nell’Istituto cittadino, vicinanza particolare al nutrito manipolo di Agenti penitenziari di origine sarda presenti a Biella.
Molti altri soggetti presenti a fianco della Polizia Penitenziaria di Biella per il buon esito e la sicurezza della competizione sportiva: pattuglie della Polizia di Stato, della Polizia Locale, della Protezione Civile e numerosi volontari della stessa Protezione Civile, dell’A.I.B., Associazione Antincendi Boschivi del Piemonte e dell’UISP, Unione Italiana Sport Per tutti e l’immancabile opportuna ambulanza della Croce Rossa di Biella.
A fine gara, sono stati incoronati i vincitori: tra gli uomini, Alessandro Gornati, della Società Sportiva “Atletica Piemonte”; tra le donne, Valeria Roffino del Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” della Polizia Penitenziaria.

Giovanni Usai

Confraternite, Sardi e bambini, un paese in festa a Graglia

Bambini di Graglia e Sardi di Biella alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria ritratti davanti alla chiesa della Confraternita della SS. Trinità e S. Croce
Bambini di Graglia e Sardi di Biella alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria ritratti davanti alla chiesa della Confraternita della SS. Trinità e S. Croce.

Immagini della festa nella sezione fotografias

Domenica 5 ottobre 2014, i Sardi di Biella hanno partecipato a Graglia con le insegne religiose di Santa Maria di Oropa e di Sant’Eusebio da Cagliari, alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria, commemorazione istituita da papa Pio V, nel 1571, a ricordo dell’aiuto della Madonna alla flotta cristiana per vincere quella turca a Lepanto, in Grecia, di fronte al golfo di Patrasso, il 7 ottobre di quell’anno.
Alla santa Messa, concelebrata dal parroco don Paolo Dall’Angelo e da don Bruno Beggiato suo predecessore, hanno partecipato confraternite giunte da Chieri, Vigevano, Lesa, Somma Lombardo, Paruzzaro, Borgomanero e Romagnano Sesia.
L’ospitante antica confraternita delle SS. Trinità e di S. Croce di Graglia, ha accolto nella bella chiesa al centro dell’abitato, tirata a lustro e con tutte le candele accese, le confraternite di N.S. di Oropa, della SS. Trinità e di S. Jacopo Compostela, sempre di Biella, unitamente al gruppo di preghiera di Padre Pio di Gaglianico, le Figlie di Maria di Gaglianico e la Pia Unione del Transito di Biella Riva.
Terminata la Divina Liturgia, sotto lo sguardo attendo della Protezione Civile di Muzzano, una colorata devota processione si è snodata per le vie del paese, con tappa nel cortile della vicina casa di riposo di Graglia e di Muzzano, per risalire, poi, il viale che porta alla parrocchiale e attraversando la suggestiva panoramica strada di ronda con vista sulle montagne già colorate d’autunno.
In testa della processione guidata dalla croce, i bambini affiancati da don Bruno, l’anziano parroco emerito a guidare i loro primi passi per le vie del paese e della Fede.
Tantissimi quelli presenti, di sei – tredici anni, con Roberto Ramella Prinz e le animatrici dell’oratorio (Claudia Buratti, Daniela Bullio, Elisa Bertagnolio, Arianna Celoria, Martina Chiavenna, Fiorella Vitale e Mara Marone), ad accompagnarli.Continua a leggere →