Si spegne una voce autorevole della Chiesa sarda: addio a mons. Antioco Piseddu

descrizioneA Biella il ricordo del presule di Senorbì difensore della lingua sarda nella liturgia

La Comunità dei Sardi di Biella si unisce al cordoglio della Chiesa isolana per la scomparsa, avvenuta domenica 8 giugno 2025 a Cagliari, di mons. Antioco Piseddu, arcivescovo emerito di Lanusei. Aveva 88 anni.

A lui si devono tappe fondamentali nella valorizzazione della lingua sarda all’interno della liturgia cattolica. Figura amata e stimata, lascia un segno indelebile nella storia spirituale e culturale della Sardegna.

Un particolare pensiero va ai Sardi biellesi originari di Senorbì, suo paese natale, che ne custodiscono il ricordo con affetto e fierezza. Molti tra loro conservano viva la memoria della visita del presule a Biella nel novembre 2011, in occasione di un convegno organizzato dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe“, durante il quale mons. Piseddu prese parte attivamente al dibattito sui valori identitari della Sardegna, rappresentando la Chiesa isolana con autorevolezza e profonda umanità.

In quella circostanza, il Santo Padre Benedetto XVI, tramite una lettera a firma del cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, volle manifestare la propria vicinanza e il proprio apprezzamento per l’iniziativa, esortando “a proseguire il fruttuoso scambio di beni umani e spirituali per un sempre più incisivo impegno nella comunità ecclesiale e nella società civile”. A suggello della giornata, mons. Piseddu impartì la benedizione episcopale presso l’area monumentale del “Nuraghe Chervu”, dove piantò simbolicamente un ginepro fenicio donato dai vivai dell’Agenzia Forestas di Massama (Oristano), a testimoniare il legame profondo tra natura, fede e radici culturali.

Il percorso umano e pastorale di mons. Piseddu è stato caratterizzato da una coerente visione dell’identità linguistica come veicolo di fede. Nel novembre 2014, fu ancora al fianco della comunità di Su Nuraghe, partecipando ad Oristano al convegno nazionale “Deus cumprendet su sardu: faedda·ddu” – “Dio capisce il sardo: parlalo, parlagli”, promosso dal Circolo biellese in collaborazione con la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, l’Istituto di Scienze Religiose di Oristano, enti locali e istituzioni religiose della Sardegna e del Piemonte. L’evento, dal forte valore simbolico e culturale, poneva al centro il tema della preghiera in sardo, in Sardegna e nelle comunità di emigrazione, sottolineando l’importanza della “limba mama”, la lingua materna, come lingua viva, anche nella dimensione del sacro.

Tra i numerosi messaggi giunti in quella occasione, spiccano quelli di Papa Francesco – a firma del cardinale Pietro Parolin – del vescovo di Biella, mons. Gabriele Mana, e dell’arcivescovo di Oristano, mons. Ignazio Sanna. L’incontro, terzo appuntamento dedicato alla “Lingua madre” partito da Biella, è stato un importante momento di confronto tra esperienze linguistiche e pastorali, in sinergia con le attività della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, dei gremi, delle confraternite e degli uffici linguistici regionali impegnati anche nella formalizzazione di riti civili in lingua sarda.

Delegato dalla Conferenza Episcopale Sarda, mons. Piseddu ha svolto un ruolo chiave nel coordinamento delle traduzioni bibliche finalizzate all’introduzione della messa in sardo. Grazie all’apertura della Santa Sede, sostenuta personalmente da Papa Francesco, questo processo ha potuto avanzare superando timori e reticenze iniziali. La traduzione dei testi sacri nella lingua del popolo è stata da lui considerata una tappa necessaria per rendere la liturgia più accessibile e coinvolgente per i fedeli sardi. Il laboratorio annuale di traduzione presso la Pontificia Facoltà, guidato dal biblista don Antonio Pinna, ha operato anche in stretta connessione con il Circolo Su Nuraghe di Biella, che ha messo a disposizione una comunità di controllo linguistico attiva e consapevole.

Il suo esempio continuerà a vivere nella lingua dei padri, oggi più che mai strumento di preghiera, di coesione e di dignità per un popolo che, nella fede, ha sempre trovato forza e identità.

Mons. Antioco Piseddu verrà ricordato domenica 15 giugno 2025 durante la Missa Majore, solenne celebrazione, che si terrà nella Basilica di San Sebastiano a Biella. Il rito sarà accompagnato dal canto del “Deus ti salvet Maria”, intonato in suo suffragio dal Coro “Villa del Mas” di Elmas, al quale si uniranno le “Voci di Su Nuraghe” e dei fedeli presenti.

Battista Saiu

Nelle immagini, Incontro di Mons. Antioco Piseddu con i Sardi di Biella davanti alla basilica di San Sebastiano e durante la benedizione episcopale impartita nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”

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