La maglia del Cagliari col N.11 è ufficialmente quella di Gigi Riva

Galliani , Presidente della Lega Calcio, autorizza in deroga al regolamento in onore Gigi Riva
Importante segno di riconoscenza per la lunga militanza in rossoblu al mito del calcio italiano

MILANO, 13 gennaio 2005 – La Lega Calcio ha preso atto della volontà del Cagliari di ritirare la maglia n.11 che era stata di Gigi Riva. Ha provveduto ad assegnare una nuova numerazione ufficiale assegnando al giocatore Rocco Sabato quella con il n.13.
All’inizio della stagione il giocatore aveva indossato la maglia col numero del popolare “rombo di tuono” ma il presidente Adriano Galliani, “considerata la rilevanza dell’iniziativa prospettata dal Cagliari” ha autorizzato “in via del tutto eccezionale e in deroga al regolamento sulle divise da gioco”, in onore Gigi Riva, la variazione nella numerazione ufficiale.
La maglia del Cagliari col numero 11 è, pertanto, da oggi ufficialmente esclusivamente quella del grande giocatore Gigi Riva.


Gigi Riva è considerato da molti esperti del calcio come il più grande attaccante italiano del dopoguerra. Soprannominato “rombo di tuono“, ha rappresentato il mix ideale che deve caratterizzare un grande cannoniere: forza, velocità, tecnica e carattere lo hanno reso un personaggio amato da tutti gli appassionati di calcio. Diciottenne, esordisce in serie C con il Legnano per poi essere ingaggiato dal Cagliari nel 1963.
Nella squadra sarda rimane per tutta la carriera, nonostante i più grandi club italiani abbiano con insistenza cercato di accaparrarselo. Il grande sinistro di rombo di tuono fa uscire il Cagliari dall’ombra, fino a vincere lo storico scudetto, unico per i Sardi, nel 1970 Nello stesso anno, vince la classifica dei cannonieri del campionato italiano, già vinta nel 67 e nel 69. In Sardegna gioca 13 campionati consecutivi, disputando ben 289 incontri con 155 reti; è un’ottima media, se si considerano i numerosi infortuni patiti dal campione.
La sua fede al Cagliari lo ha reso una bandiera, il suo carattere e la sua serietà un esempio per i più giovani. In nazionale gioca 42 partite, segnando 35 gol (2 più di Meazza) e contribuendo al successo italiano ai Campionati Europei del 1968.

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