Carte a Su Nuraghe, «l’uomo è tale solo quando gioca»

Venerdì 25 febbraio, alle ore 21, le sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella si animeranno per l’annunciato Gran Torneo di carte a “Scopa”, la periodica amichevole gara tra i Soci aderenti a diverse realtà associative presenti sul territorio. Alla tradizionale sfida sono stati invitati a partecipare gli affiliati ai Circoli Acli ed Arci di Biella. In palio, prodotti sardi in natura e medaglie. Le iscrizioni si raccolgono direttamente al circolo.

torneo carte
Locandina nella grafica del pugliese Tonino Caputo dedicata alla nostra Isola. Da un'idea di Luciano Dettori.

Di origine antichissima, le carte da gioco ancora oggi ampiamente utilizzate, sono un valido strumento per socializzare e confrontarsi con gli altri attraverso regole e comportamenti consuetudinari codificati.
Già da bambini, attraverso il gioco, si incomincia a confrontarsi con la realtà circostante e comprendere come funzionano le cose. Si viene a contatto, così, con le leggi del caso e della probabilità e, soprattutto, con le regole di comportamento e di relazione. Inoltre, l’esperienza del gioco insegna ad essere perseveranti e ad avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Si tratta di un processo attraverso il quale diventare consapevoli del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le esigenze di entrambe le realtà.
Il gioco, come le attività ludiche infantili, si modifica con la crescita parallelamente allo sviluppo intellettivo e psicologico; il gioco, praticato nelle diverse fasce d’età, sarebbe – secondo alcuni studiosi – un aspetto fondamentale nella vita di ogni individuo. “L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”, sostiene Johann Christoph Friedrich von Schiller (1759-1805), perché proprio attraverso il gioco ci si ritrova, si conosce e riconosce.
Secondo il pensatore tedesco, poi, il gioco sarebbe un’attività ineliminabile nella natura umana che non persegue alcun fine esterno a se stessa, e, per altro, non sarebbe ispirato da un preciso intento razionale; sarebbe un atto dove sensibilità e razionalità convivono nell’azione ludica rendendo l’uomo libero. E proprio in questa armonia di forma e materia si realizzerebbe la bellezza e l’essenza umana.

Salvatorica Oppes

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