Emigrati italiani, sardi e biellesi, garibaldini nella Grande Guerra

pannello mostra GaribaldiDomenica 23 agosto 2015, alle ore 20,30, a Pettinengo, nell’aula dell’oratorio di san Grato e sant’Eusebio di Gurgo verrà inaugurata la seconda tappa della mostra storico documentaria Gli emigrati italiani e la Grande Guerra.
L’iniziativa, promossa dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, in collaborazione con la Parrocchia dei santi Stefano e Giacomo e col Comune di Pettinengo, è nata dalla cooperazione con l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (A.N.V.R.G.).
Durante la serata inaugurale, il prof. Federico Zorio parlerà della presenza dei volontari biellesi che con altri connazionali residenti all’estero, già dal 31 luglio 1914 – un anno prima dell’entrata in guerra dell’Italia – raggiunsero Parigi assieme ad altri appositamente arrivati da isole e penisola per convergere su Lione, Nimes e Montelimar ed essere inquadrati nel “4° Reggimento di marcia del 1° Straniero”, della Legione Straniera. Oltre 2.000 gli uomini incorporati.
Alcuni materiali presenti in mostra sono un inedito contributo locale alla storia della Grande Guerra; provengono dagli archivi di Biella e di Vercelli, frutto del pluriennale lavoro di ricerca del prof. Zorio, inseriti nelle vicende della “Legione Garibaldina”, una delle ultime fiammate delle camicie rosse risorgimentali a cui parteciparono sei dei sette figli di Ricciotti Garibaldi. Tra le numerose vittime caddero anche i giovani Bruno e Costante Garibaldi.
In alcuni pannelli di carattere generale vengono riprodotti documenti presenti nelle collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e di Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe; in altri viene presentata la significativa partecipazione di volontari sardi alle spedizioni garibaldine successive alla morte del Generale. Questo importante contributo è dovuto agli studi del prof. Aldo Borghesi, docente a Sassari e alla Federazione A.N.V.R.G. Liguria-Sardegna, sezioni di Cagliari e di La Maddalena, città che dopo Biella e Pettinengo accoglieranno la rassegna.
Successivamente, la mostra sarà itinerante nelle città della penisola, sede di Circoli aderenti alla F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde Italia), disponibile anche per coloro che ne faranno richiesta, con l’impegno di indagare localmente sulla partecipazione garibaldina non ancora del tutto esplorata.
L’iniziativa è accreditata quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale; è patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Prefettura di Biella, Ufficio Territoriale del Governo, dalla Città di Biella, dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Cagliari e dalla F.A.S.I., la Federazione Associazioni Sarde in Italia.
Apertura fino al 16 settembre: mercoledì, sabato e domenica, ore 17-19 – ingresso libero – info Liliana 015 8445046.

Battista Saiu

Nell’immagine: pannello in mostra con riprodotta la bandiera ricamata dalle italiane “Dame di Lione”

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