Valentina Falvo e la sua Sardegna scomparsa all’orizzonte

Sabato 10 giugno, alle ore 21, nuovo appuntamento con “Su Nuraghe Film”, lezioni di cinema al Circolo Culturale Sardo di Biella “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. In cartellone, due cortometraggi di 20 minuti ciascuno: “El vagon”, di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna”, di Andrea Zuliani. Ingresso libero.

Valentina FalvoLe opere che verranno proiettate nelle sale di Su Nuraghe in via Galileo Galilii, 11, a Biella, sono state selezionate nella rassegna nazionale “Visioni italiane”, sezione “Visioni sarde” 2016, realizzate da autori isolani, per nascita o per “adozione”. Registi “del cuore” che hanno scelto di raccontare il loro pezzo di Sardegna, pur non essendo nati nell’isola.
La serata verrà presentata da Valentina Falvo, 30 anni, nata a Biella da Emilio, di Catanzaro e da Rosa Cola, di Alghero.
Laureata in Scienze Politiche e Sociali, Valentina si è iscritta di nuovo all’Università per conseguire una seconda laurea in Giurisprudenza, dividendo il suo tempo tra lo studio, il lavoro da commessa part-time in un negozio, con molti straordinari da fare e la figlia di sei anni.
Fino all’età di 16 anni, ogni estate si è recata con la famiglia in Sardegna per andare a trovare i parenti, poi, con la scomparsa della nonna, i suoi viaggi sull’Isola si sono interrotti, orientando l’attenzione verso il Nord Europa, Londra, Parigi e qualche viaggio in crociera.
Nonostante mare e distanza, la nonna era molto presente. Ora, con la sua scomparsa – confessa Valentina con un velo di tristezza negli occhi – se devo pensare a una vacanza, la Sardegna è scomparsa dall’orizzonte anche perché vivo e lavoro ad Ivrea, lontano dai miei genitori in una sorta di isolamento, un limbo con una bambina da allevare e accudire, l’occupazione che mi dà da vivere e lo studio, vero e proprio rifugio che mi appassiona senza lasciare tempo per pensare ad altro“.

Giovanni Usai

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