Festa sarda a Biella: due cori e il gruppo folk delle “Donne di Lodè”

Donne di Lodè

Sabato 16 giugno, ore 21:00, Biella, chiostro s. Sebastiano – Balli e danze, canti e suoni tra mare e montagna – Gruppo Folk “Istellas Lodinas – Lodè (Nuoro) – Coro “Burcina” – Biella – Coro polifonico “Segossini” – Sinnai (Cagliari) musicisti e cantori sardi – Domenica 16 giugno, ore 10:15, Missa Majore – ore 12:00, cerimonia a Nuraghe Chervu – ingresso libero

Sarà all’insegna di canti e balli la serata di apertura della due giorni di festa sarda a Biella, in calendario sabato 16 e domenica 17 giugno.
Sabato 16 giugno, alle ore 21:00, presso il chiostro di san Sebastiano, il Coro Burcina accoglierà i cantori del Coro polifonico Segossini di Sinnai (Cagliari) nell’ambito del gemellaggio tra le due formazioni canore. Un ricco programma di melodie isolane che si intrecciano con quelle alpine. A fare da contrappunto, le “Donne di Lodè” (Nuoro) del Gruppo Folk “Istellas Lodinas” proporranno balli e danze, accompagnate dall’organetto diatonico di Paolo Canu, dalla chitarra di Alessandro Magrini e dalla voce di Elena Carta e di Michele Mastio.
Domenica 17 giugno, alle ore 10:15, sul sagrato della basilica di san Sebastiano, la giornata sarà salutata dalle salve beneaugurali dei “Fucilieri di Su Nuraghe” e dalla Banda musicale “Filarmonica Cossatese”. Prima dell’ingresso in chiesa accolti dai Frati Francescani Minori sulle note dell’ “Imnu Sardu nationali”, per partecipare alla Missa majore, la santa Messa officiata da mons. Salvatore Pompedda, collegiale di Oropa, decorata con canti e preghiere in lingua materna. Durante la santa liturgia verrà utilizzato il “calice della Sardegna”, custodito nel Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, di Pettinengo, prototipo di quello utilizzato a Cagliari durante le maggiori solennità isolane.
Alle ore 12:00, la festa si trasferirà presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per depositare fiori ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi.
Nell’anno delle celebrazioni della fine della Prima Guerra Mondiale, a Biella, Sa Die de sa Sardigna viene differita nel calendario di celebrazione alla terza settimana del mese di Giugno sia per ragioni climatiche, sia per celebrare la cosiddetta “Battaglia del Solstizio” – o Seconda battaglia del Piave – del Giugno 1918, offensiva che costò agli austriaci 150.000 morti a fronte di 80.000 italiani Caduti – con 138 Caduti della “Brigata Sassari” – che aprì la strada alla vittoria del conflitto contro l’Impero Austro-Ungarico.
Memoria  condivisa, con gli Agenti della Polizia Penitenziaria della Caserma Alessandro Salaris di Biella ad innalzare il Tricolore affiancato dalle bandiere di Sardegna e di Piemonte con i vessilli europeo e della Città di Biella.

Salvatorica Oppes


Nelle immagini: Donne di Lodè; Paolo Canu, Alessandro Magrini, Elena Carta e Michele Mastio; coro Segossini di Sinnai e Burcina di Biella

Paolo Canu, Alessandro Magrini, Elena Carta e Michele Mastio

coro Segossini di Sinnai

coro Burcina di Biella

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