Domenica 28 giugno riapre il Museo delle Migrazioni di Pettinengo

Pettinengo, Museo delle Migrazioni

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero.

Inserito nella Rete Museale Biellese, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli va verso la normalità con la riapertura delle sale espositive a canton Gurgo di Pettinengo, in via Fiume 12. Da domenica 28 giugno e, continuativamente per tutte le domeniche fino ad ottobre, con orario 14:30-18:30, sarà possibile visitare gli allestimenti, accompagnati da guide di eccezione: lo storico dott. Riccardo Pozzo, l’antropologa dott.ssa Silvia Bigando e la guida turistica dott.ssa Maria Laura Del Piano.
Giovani colti, preparati e ben formati che il Circolo Culturale Sardo di Biella mette a disposizione dei visitatori per illustrare i materiali in mostra attraverso racconti declinati al femminile come quelli di donne sole che partono. Una sezione è dedicata a mondine e operaie che arrivano a lavorare nel Biellese, accanto a quella di “sartine” che dal Biellese si spostano verso altri luoghi per imparare il mestiere. Femminile è la migrazione di ragazze sole che partono dalla Sardegna con il certificato di buona condotta in tasca rilasciato dal parroco o dalle suore del paese per venire a Biella a imparare a fare le infermiere. Tutto il creato è un continuo movimento non solo di uomini e donne in cerca di pane e lavoro o anche solo per diletto. Accanto alla sezione etnografica dedicata alla migrazione dal Biellese in Sardegna, quella di animali che stagionalmente si spostano verso altri continenti, indifferenti a geografie, al Museo di Pettinengo è possibile ammirare anche le esposizioni di pietre, arte, simboli e tecnologie che parlano di migrazione attraverso minerali di Sardegna, antiche marche da burro biellesi e uccelli impagliati.
All’ingresso, il visitatore viene accolto dalla sofferente composta figura di “La madre dell’ucciso”, statua di Francesco Ciusa, l’unica in marmo, presentata in gesso a Venezia con successo alla Biennale del 1907. Opera d’arte nota a livello internazionale che ben può coronare il viaggio fino a Pettinengo, premiati anche dal magnifico panorama che in paese spazia con lo sguardo verso la pianura dallo spettacolare “balcone biellese”.

Eulalia Galanu

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