A Biella dalla provincia di Ferrara per visitare Nuraghe Chervu

Marcello e Susy da Copparo, ritratti a Nuraghe Chervu

Possono essere molti i motivi per trascorrere qualche giornata serena nel Biellese. Tra questi, il turismo religioso, da tempo associato ai santuari grandi e piccoli che costellano il nostro territorio; al centro, quello maestoso di Santa Maria di Oropa, erede di antica religiosità, al quale fanno da corona altri con loro specificità, come quello intitolato a San Giovanni Battista, unico al mondo ad essere dedicato al precursore del Redentore.
Luoghi magici, da cui traspare aura di mistero di antica religiosità, associati a elementi architettonici che parlano di storia più recente, come il Ricetto di Candelo: affascinante struttura fortificata giunta fino a noi nell’originaria popolare destinazione d’uso quale quella di conservare e custodire vino e derrate alimentari.
Immersi nel verde di campagne e boschi che sfuma nell’azzurro delle montagne fondendosi col cielo, l’Oasi Zegna e il parco regionale della Burcina: tavolozza di colori in primavera.
A questi si sommano altri più recenti elementi antropici associati alla natura e alla storia recente, capaci di attrarre visitatori e curiosi.
Nuova meta biellese di turismo di prossimità è l’area monumentale di Nuraghe Chervu, giardino mediterraneo formato da essenze botaniche provenienti dalla Sardegna con al centro la struttura megalitica a forma di nuraghe ispirata alle maestose torri che si specchiano sul mare Tirreno, il “mare delle torri”, prospiciente la Sardegna.
Valore aggiunto che rende unico il sito biellese ben oltre i confini nazionali; alla sua edificazione sono chiamati a partecipare tutti i comuni italiani attraverso l’apporto di pietre di memoria sulle quali scolpire il nome della località e il numero dei Caduti durante il Primo conflitto mondiale.
Nei giorni scorsi dall’Emilia, informati dai social, anche Marcello e Susy si sono messi in viaggio in sella al loro bolide partendo da Copparo, cittadina di oltre 15.000 abitanti in provincia di Ferrara, facendo pervenire uno scatto fotografico in cui si sono fatti ritrarre accanto alla pietra dedicatoria che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi della Grande guerra.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine, Marcello e Susy da Copparo (Fe), ritratti a Nuraghe Chervu

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