Difesa della natura in poesia e alveare didattico a Nuraghe Chervu con Soroptimist e Apicoltori biellesi

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Mama/natura/Madre natura” è la nuova poesia di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) che – nella traduzione di Grazia Saiu – verrà inserita nella ricca antologia per il prossimo appuntamento – martedì 25 maggio 2021, alle ore 21:00 (ore 16:00 in Argentina) – del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”. Incontri che si susseguono a cadenza mensile per imparare a leggere e a scrivere in lingua materna contemporanea. Il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina) e il Circolo “Su Nuraghe” di Biella, sono due realtà dell’emigrazione italiana che, superando mari ed oceano, intendono tenere vivi i rapporti con la terra di origine. Parole antiche del tempo presente tramandate in versi, che veicolano valori universali attraverso la descrizione di incontaminati paesaggi isolani popolati di piante, animali, acque sorgenti di fontane e di rivoli che si gettano nel mare. Particolare l’attenzione riservata alle minuscole operose api.
A “Sas abes de su mele dispenseras/ Le api dispensatrici del miele” verrà destinato a Biella uno spazio loro dedicato presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu con l’installazione di un alveare didattico e con la piantumazione di 100 piante mellifere di lavanda, in occasione della Terza Giornata Mondiale delle Api, nel centesimo anniversario dell’Associazione Soroptimist, a cui aderisce il Club Soroptimist di Biella, propositore del progetto accolto e condiviso dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe e dall’Associazione Biellese Apicoltori.
Giovedì 20 maggio, alle ore 10:00 – restrizioni sanitarie permettendo – è prevista l’inaugurazione alla presenza del Sindaco di Biella, Claudio Corradino.

Simmaco Cabiddu


Mama natura

Sas arvures fozidas in su monte,
Chi sunt abberu sinnu de salude.
E su mare profundu ch’as de fronte,
Acreschet in sos coros sa virtude.

In beranu campuras fioridas,
E undas de laore in mesu bentu.
Sas rundines a bolu sunt bennidas,
Chi a sas dies ponent movimentu.

Sos chelvos, sos astores, mariposas,
Sas turtures, suaves filumenas.
Sas dies solianas e diciosas,
Ch’in su profundu las vives serenas.

Sas funtanas de abba cristallina,
Su riu a su mare currentinu.
Chi bundant sa profunda raighina,
E de sa terra bessint dae sinu.

Sas abes de su mele dispenseras,
Semper a bolu no sunt mai istracas,
De custa vida sas sorres sintzeras,
Trabagliadoras, meres e teracas.

Sos fizos de su tempus chi est mastru,
Est a li ponner’ fatu a sa natura.
Ca nos cumandat su lughente astru,
In custa vida nostra a fuidura.

Nigolau Loi, su 12 de maju 2021

Madre natura

I frondosi alberi sul monte,
Sono davvero segno di salute.
E il profondo mare che hai dinnanzi,
Accresce nei cuori la virtù.

In primavera campi fioriti,
E onde di grano mosse dal vento.
Le rondini al volo son tornate,
E ai giorni creano movimento.

I cervi, i falchi, le farfalle,
Le tortore, i soavi usignoli.
I giorni soleggiati e felici
Che nel profondo li vivi sereni.

Le fontane di acqua cristallina,
Il ruscello che scorre verso il mare,
Che scaturiscono da sorgente profonda
E sgorgano dal seno della terra.

Le api dispensatrici del miele,
Sempre in volo, mai stanche,
Sorelle sincere di questa vita,
Lavoratrici, padrone e operaie.

I figli del tempo che è maestro,
Dovrebbero seguire la natura,
Così ci comanda l’astro lucente
In questa nostra vita che fugge via.

Nicola Loi, 12 maggio 2021


Nell’immagine: Baunei (Ogliastra), Grotta “Grutta de Janas”. Sardegna, museo a cielo aperto, i nuraghi candidati a diventare patrimonio UNESCO (foto di Fabrizio BiBi Pinna).

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