Assaggi di fine estate a Pettinengo: erbaluce protagonista

descrizioneProssimo appuntamento con le “gallette di Beura” – conversazione con l’antropologo Luca Ciurleo su “neo tradizioni alimentari alpine” – degustazione e assaggio abbinato al “Bovale”, della Vitivinicola “Fradiles” di Atzara (Nuoro)

«La vendemmia dell’Erbaluce, da Caluso a Viverone, quest’anno anticipata per il gran caldo, porterà a una produzione di uno spumante d’eccezione, degno di rivaleggiare con il Prosecco e addirittura con lo Champagne. La vinificazione tradizionale, invece – DOCG dal 2010 – darà bianchi particolarmente forti (fino a 14 gradi), a meno che non intervengano gli enologi a ridurne il tasso alcolico».

Così racconta il sommelier Ennio Pilloni, consigliere del Circolo Culturale “Su Nuraghe” di Biella, durante la sua quarta conferenza tenuta nel cortile del Museo delle Migrazioni di Pettinengo, Cammini e Storie di Popoli per il corso di avvicinamento al vino, nell’ambito della manifestazione “Estate a Pettinengo 2022”, associata alle visite gratuite al Museo delle Migrazioni.

Pilloni ha tracciato una sorta di escursus geografico-enologico, prima italiano e poi europeo, soffermandosi sui principali vini di ogni regione, sottolineandone le caratteristiche sia storiche che organolettiche.

Come accompagnamento alla degustazione dell’Erbaluce dell’Enoteca “La Botte” di Biella, i presenti hanno potuto gustare i classici grissini alle noci (Brusa), con tranci di paletta tradizionale biellese (Gabba) e per finire crostata alla piemontese con pesche, amaretto e cacao ad arricchire ancor più “su cumbidu”, rifresco preparato e offerto dalle socie di “Su Nuraghe”

Ha suscitato la curiosità dei presenti la descrizione dei cosiddetti ice-wines, vini prodotti esclusivamente da vendemmie in cui l’uva si coglie ghiacciata, a sette o otto gradi sottozero, per poi poterne utilizzare esclusivamente la polpa. Questi vini sono tipici delle regioni fredde (Austria, Germania, Canada), ma qualche volta, e solo recentemente, sono stati prodotti anche in Valle d’Aosta.

Gli allestimenti del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, quest’anno arricchiti dall’esposizione degli splendidi abiti tradizionali della Sardegna sudoccidentale, a cura di Bernadetta Peddis e Doriano del Rio, vi aspettano ogni domenica, fino a fine ottobre, dalle 14.30 alle 18.30, con visite guidate gratuite, conferenze, e merende conviviali.

Michele Careddu

Nell’immagine, un momento della conversazione con il sommelier Ennio Pilloni

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