I Sindaci biellesi e gli Alpini accolgono il dono del Comune di Arba per il monumento che sorge alle porte orientali della città
Tra i frutti più significativi lasciati in eredità dalla 96ª Adunata Nazionale degli Alpini, svoltasi a Biella dal 9 all’11 maggio 2025, figura la consegna di una nuova “pietra di memoria” proveniente dal Comune di Arba, in provincia di Pordenone. Il simbolico passaggio è avvenuto giovedì 5 giugno nella Sala Consiliare del Comune di Biella, alla presenza della Vicesindaco e Assessore alla Cultura Sara Gentile, che ha accolto ufficialmente i Sindaci Lucia Acconci (Bioglio), Marica Cerrone (Valle San Nicolao) e Luigi Russo (Ternengo), in rappresentanza del territorio biellese.
Nel suo intervento, la Vicesindaco Gentile ha sottolineato il profondo valore di ogni singola pietra, ciascuna recante inciso il nome del Comune di provenienza e il numero dei suoi Caduti nella Prima Guerra Mondiale: «Ogni pietra è un frammento di storia nazionale, scolpito nella materia viva del nostro Paese. Non si tratta soltanto di un simbolo, ma di un gesto concreto che trasforma la memoria collettiva in patrimonio condiviso, visibile e tangibile». Ha poi evidenziato come il lastricato dell’area monumentale del Nuraghe Chervu, che ospita le pietre commemorative, si arricchisca non solo di elementi fisici, ma di significati profondi legati all’identità, al dolore e al dovere della memoria.
Il progetto “Pietre di Memoria”, avviato nel 2018 in occasione del centenario della fine della Grande Guerra e riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come manifestazione di interesse nazionale, è promosso dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, con il coordinamento del Presidente Battista Saiu. L’iniziativa è sostenuta dalla Città di Biella e condivisa dalla Prefettura, con l’ambizioso obiettivo di costruire un grande lastricato commemorativo, composto da pietre provenienti da tutti gli oltre ottomila Comuni italiani che hanno avuto Caduti nel primo conflitto mondiale.
A commissionare la realizzazione della pietra è stato il Cav. Franco Miracolino Lai, figura di riferimento per la comunità arbese, che l’ha affidata al Capogruppo degli Alpini di Arba, Giovanni Battista Dal Col. Impossibilitati a consegnarla direttamente durante l’Adunata, gli Alpini friulani hanno incaricato Alessandro Cagnoni, referente di zona e tesoriere del Gruppo Alpini – che riunisce i comuni di Bioglio, Ternengo e Valle San Nicolao – presieduto da Renzo Savio.
Il Sindaco di Ternengo, Luigi Russo, nel suo sentito intervento, ha espresso il ringraziamento a nome di tutti i colleghi coinvolti, sottolineando la valenza civica e istituzionale della partecipazione: «Accompagnare la pietra della memoria da Arba a Biella, insieme ai colleghi Acconci e Cerrone e al Gruppo Alpini, è stato un gesto che affonda le sue radici in un profondo sentimento di Unità Nazionale. Ogni Sindaco dovrebbe farsi carico del compito di custodire la storia, trasmettendola alle nuove generazioni con strumenti contemporanei ma sempre con l’intento di non dimenticare».
Russo ha poi proseguito con una riflessione sul senso dell’appartenenza civica: «Iniziative come questa rafforzano il legame tra cittadini e Nazione, rendendo evidente il sacrificio di chi ha costruito l’Italia di oggi. Indossare la Fascia Tricolore è per me sempre un momento di intensa responsabilità e commozione. E chiunque, anche esponendo il Tricolore dalla propria abitazione, contribuisce concretamente a quell’ideale di Unità che oggi più che mai dobbiamo riscoprire e vivere con consapevolezza».
Il progetto “Pietre di Memoria” continua così il suo cammino, invitando anche i Comuni che ancora non vi hanno aderito a riconoscere l’importanza di questo percorso dal basso, capace di unire l’Italia, pietra dopo pietra, nel segno della storia, della riconoscenza e della coesione nazionale.
Grazie alla sensibilità degli Alpini e al coordinamento del Circolo “Su Nuraghe”, il lastricato del Nuraghe Chervu si configura sempre più come un monumento corale, costruito dalla volontà delle comunità locali per non disperdere la memoria di un passato che parla ancora al presente.
Giovani Usai
Nell’immagine, Alessandro Cagnoni, Luigi Russo, Sara Gentile, Marica Cerrone, Lucia Acconci e Renzo Savio