Un progetto interregionale che celebra la diversità come risorsa attraverso musica, tradizione e partecipazione.
Due terre geograficamente lontane, ma vicine per sensibilità e tradizioni, si incontrano in un progetto culturale che trasforma la diversità in risorsa condivisa.
Il Festival delle Identità tra Piemonte e Sardegna, patrocinato dalla Città di Biella, sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Pettinengo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in collaborazione con i “Frati Francescani Minori”, convento di Biella, con l’Associazione “Pacefuturo” odv, di Pettinengo, con “Mafalda – Voci di Donna”, di Biella e con l’Associazione Culturale Sarda “Amedeo Nazzari” di Bareggio Cornaredo, nasce con l’obiettivo di creare ponti tra mondi apparentemente distanti, utilizzando la musica come linguaggio universale capace di abbattere barriere e risvegliare appartenenze comuni.
Musica come ponte tra le culture
Articolato in due momenti distinti ma complementari, il Festival si svolge in luoghi emblematici per la storia e l’identità dei territori coinvolti. Ogni appuntamento è pensato per valorizzare patrimoni musicali, spirituali e sociali, dando voce a espressioni culturali che affondano le radici nella memoria collettiva.
PRIMO APPUNTAMENTO
SABATO 14 GIUGNO 2025 – ORE 21:00
Basilica di San Sebastiano, Biella
CORO “VILLA DE MAR” DI ELMAS (CAGLIARI)
Direzione: Maestro Orlando Pittau
Polifonia rinascimentale e canti tradizionali sardi
(ingresso gratuito)
Il Festival si aprirà nella suggestiva cornice della Basilica di San Sebastiano, dove riposano le spoglie del generale Alberto La Marmora – figura storica profondamente legata alla Sardegna – con un evento carico di significato spirituale. Il concerto del coro “Villa de Mar”, formato da 45 elementi e guidato dal Maestro Orlando Pittau, sarà un vero inno al creato, in linea con il pensiero francescano e le riflessioni ecologiche di papa Francesco nella “Laudato si’ ”.
Fondato nel 2006 con il sostegno del Comune di Elmas, il coro ha conquistato una solida reputazione in ambito internazionale. Il programma proposto abbraccia composizioni sacre e profane, dalla polifonia del Rinascimento ai grandi classici europei, fino ai canti tradizionali sardi, rivelando un’isola sonora ricca di spiritualità, storia e poesia.
SECONDO APPUNTAMENTO
DOMENICA 3 AGOSTO 2025 – ORE 15:00
Museo delle Migrazioni, Pettinengo
TRIO PIEMONTESE “TRIBEBA”
Alessandro Zolt, Guido Antoniotti, Massimo Losito
Musiche delle Alpi, “ribeba” biellese e antichi scacciapensieri
LAUNEDDAS SARDE – Nicola Diana e Maurizio Caria
(ingresso gratuito)
Il secondo incontro si terrà in un luogo altrettanto simbolico: il “Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli” di Pettinengo, bene extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna, oggi punto di riferimento per il dialogo interregionale e la memoria delle comunità sarde in Piemonte.
Protagonista della giornata sarà il trio “Tribeba”, composto da Alessandro Zolt, Guido Antoniotti e Massimo Losito. Il gruppo offrirà un affascinante viaggio sonoro attraverso le musiche delle Alpi, arricchito dall’uso di strumenti recuperati e oggetti riciclati, tra cui la ribeba – antico scacciapensieri valsesiano riscoperto proprio da Zolt attraverso ricerche etnomusicali.
L’esperienza si arricchirà con un laboratorio aperto a tutte le età, curato da Luca Boggio, dedicato alla costruzione manuale di scacciapensieri biellesi. A coronare il pomeriggio, un emozionante dialogo musicale tra le launeddas sarde – strumenti a fiato millenari suonati da Nicola Diana e Maurizio Caria – e le sonorità alpine: un incontro tra tradizioni che si parlano, si ascoltano e si fondono in un’unica armonia.
Cultura come motore di sviluppo sostenibile
Il Festival delle Identità non è soltanto un’iniziativa artistica, ma un vero progetto di sviluppo locale ispirato ai principi dell’Agenda ONU 2030. In particolare, si allinea con gli Obiettivi 8 e 11, promuovendo crescita economica inclusiva e sostenibile e valorizzazione degli spazi urbani attraverso la cultura.
Laboratori, itinerari tematici e coinvolgimento delle comunità locali mirano a generare ricadute concrete sul territorio, stimolando un’economia culturale che valorizza artigiani, produttori e operatori locali e rendendo i luoghi della memoria occasione di partecipazione attiva.
Un’esperienza di partecipazione e condivisione
Con il suo approccio inclusivo e multidisciplinare, il Festival si propone di riscoprire e celebrare le identità locali, offrendo a cittadini e visitatori esperienze autentiche e accessibili. In un mondo che rischia di perdere il legame con le proprie radici, iniziative come questa dimostrano che le tradizioni possono ancora parlare al presente e costruire futuro.
Piemonte e Sardegna, tra note, canti, strumenti antichi e nuove relazioni, mostrano quanto la cultura sia straordinario strumento di coesione, capace di trasformare le diversità in ricchezza condivisa.
Per aggiornamenti e dettagli: Circolo, 015 34638 – Anna, 347 125 74 64
– www.sunuraghe.it – www.scholacantorumelmas.com
Salvatorica Oppes
Nell’immagine, locandina