Giardino mediterraneo di Biella, nomi botanici in sardo e in piemontese

Michele Baruffaldi, Gregorio Fornese e Fabrizio Borali

La terza “Giornata Mondiale delle Api” che verrà inaugurata a Biella il prossimo giovedì 20 maggio 2021, vedrà il posizionamento di appositi leggii in acciaio inossidabile realizzati sul modello di quelli presenti ai giardini pubblici, intitolati al medico, botanico e filantropo Antonio Maurizio Zumaglini, (1804/1865). I cartelli presenti nel polmone verde in centro città, ricalcano i primi realizzati negli anni Trenta del Novecento. Simili si ritrovano nella Riserva Naturale Speciale Parco Burcina “Felice Piacenza”, caratterizzato da maestose sequoie, cedri dell’Atlante e pino strobo, in cui, accanto all’incantevole fioritura primaverile di azalee e rododendri sbocciano i cisti bianchi e rosa dell’area mediterranea dedicata alla Sardegna.
Le didascalie che illustrano le piante dell’area monumentale di Nuraghe Chervu riportano, oltre al nome scientifico in latino e quello in italiano, anche i nomi in sardo e in piemontese.
Da sempre, i Biellesi, sia di nascita sia di adozione, dalla loro piccola patria hanno imparato a guardare lontano, cogliendo la ricchezza delle diversità in tutte le sue declinazioni tra contemplazione estetica e considerazioni pratiche.
È di Erminio Sella il pensiero: “Un Biellese allorché viaggia, sia pure per diporto, tiene sempre almeno un occhio aperto”. E non è un caso che, nella collaborazione virtuosa per la celebrazione della terza Giornata Mondiale delle Api, abbia generosamente collaborato il fabbro Michele Baruffaldi di Cerrione, Biellese di madre veneta, carpentiere specialista nella lavorazione del ferro che, nel suo lavoro, pendola tra Biella e Sud della Cina nella riparazione di macchine tessili biellesi.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: Michele Baruffaldi e Fabrizio Borali, con al centro il saldatore tirocinante Gregorio Fornese reggono i leggii da loro realizzati.

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