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Domenica 15 giugno 2025, la città di Biella ha reso omaggio a “Sa Die de sa Sardigna”, la Festa del Popolo Sardo, con una cerimonia intensa e partecipata che ha unito simbolicamente Sardegna e Piemonte nel segno della memoria, dell’identità e della condivisione civica. Una giornata che, pur affondando le sue radici nella storia dell’Isola, ha trovato qui, ai piedi delle Alpi, un significato rinnovato e condiviso, grazie al monumento di Nuraghe Chervu, luogo simbolico che incarna il legame profondo tra due comunità.
Davanti alle possenti pietre, che richiamano le antiche architetture nuragiche, si è rinnovato l’orgoglio di appartenere a una cultura millenaria, che continua a vivere e a trasmettersi anche al di fuori della terra d’origine. Blocchi di pietra che parlano, che custodiscono storie: quelle di ieri e quelle che ogni anno si aggiornano, mantenendo viva la memoria. A fare da cornice, l’infiorata dell’area monumentale, i petali profumati coltivati nei vivai biellesi di Rosa e Alessandro Serra, utilizzati per decorare con garbo e simbolismo il sito commemorativo. Le rose, bianche e rosse, colori delle mostrine della Brigata “Sassari”, hanno composto mazzi con alloro, deposti ai piedi del monumento dedicato ai Caduti sardi e biellesi della Prima Guerra Mondiale.
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