Da Zero Branco a Biella: consegna ufficiale della pietra che ricorda i 144 Caduti Zerotini nella Grande guerra

Zero Branco consegna a Biella la pietra in ricordo dei caduti

Mentre a Palazzo Oropa veniva consegnata la cittadinanza onoraria al Generale Claudio Graziano, nella sede comunale di palazzo Pella il Capogruppo Alessandro Vignola in fascia tricolore a rappresentare il sindaco Claudio Corradino, riceveva il Generale CC (congedo) Claudio D’Angelo, consigliere comunale di Zero Branco (Treviso), anch’egli con le insegne ufficiali del suo Comune a rappresentare il sindaco, Luca Durighetto.
L’arrivo dalla delegazione del Comune di Zero Branco coincide con 17 marzo, “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, 161° anniversario della nascita dell’Italia unita portata a compimento con la Grande guerra nota anche come IV Guerra di Indipendenza Italiana.Continua a leggere →

Bandiere a Nuraghe Chervu nel 161° Anniversario della Unità nazionale, passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia

Biella, 17 marzo 2022, alzabandiera a Nuraghe Chervu

Il 17 marzo 2022 segna il 161° anniversario del passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia, divenuto Repubblica Italiana, celebrato oggi con la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”.
Per l’occasione a Biella, sul pennone più alto dell’area monumentale di Nuraghe Chervu è stato issato il Tricolore affiancato dalla bandiera dei Quattro Mori di Sardegna a significare nei simboli e nei gesti origine e continuità dello storico passaggio.
L’iniziativa di Biella è stata coordinata da Massimo Gravellu (Max), segretario del Circolo Sardo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, nonché membro dei Protectors Law Enforcement Motorcycle Club Italy. Con lui, Roberto Marrafino (Dr.House) e Paolo Mangano (Leopard) a innalzare e rendere onore alla Bandiera.
A nome della Comunità sarda che vive all’ombra del Mucrone, il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, nel ringraziare il Presidente del Chapter URSIS B. (Vincenzo S. Orso Vaccaro) e il Vice Presidente “Tex” (Walter Della Ragione), ha sostenuto come gli ideali risorgimentali, attraversando secoli e geografie continuino coinvolgendo soggetti diversi presso l’area sacra di “Nuraghe Chervu”, area che ricorda i Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come IV Guerra di Indipendenza Italiana.Continua a leggere →

Visite didattiche gratuite all’Oasi delle Api “Casiddos di Nuraghe Chervu”

Paolo Detoma mentre ispezione l'alveare didattico

Con l’arrivo della primavera, scuole, studenti e cittadini potranno prenotare visite didattiche gratuite alla scoperta dell’affascinante mondo delle api e degli insetti impollinatori con la guida del dott. Paolo Detoma, presidente l’Associazione Biellese Apicoltori – Prenotazioni e contatti: Idillio Zapellone 334 345 2685

Le api sono da sempre collegate alla produzione del miele ma i prodotti che possono essere ottenuti dal loro allevamento sono molti ed hanno un grande valore, a volte più del miele stesso: dal polline, un vero concentrato di elementi utili alla nostra salute, alla pappa reale responsabile dell’infaticabile lavoro dell’ape regina. Per non parlare della propoli, un antibiotico naturale conosciuto e utilizzato fin dall’antichità o alla pregiata cera d’api utilizzata in molti settori. E non dimentichiamoci del lavoro di impollinazione senza il quale la nostra stessa esistenza sarebbe a rischio fame.Continua a leggere →

Dal Comune laziale di Alatri “un gesto fatto col cuore” per “Nuraghe Chervu” di Biella

il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca

Anche il Comune di Alatri, in provincia di Frosinone, partecipa alla realizzazione dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu” di corso Lago Maggiore, a Biella, in memoria dei caduti durante la “Grande Guerra”. “Alatri 272”.
Questa l’incisione sulla pietra che andrà ad aggiungersi all’installazione a testimonianza del ricordo, del sacrificio e del dolore dei 272 soldati alatrensi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. L’originale monumento è formato da tante piccole lastre di diverso formato sulle quali è stato scolpito il nome della località e il numero dei morti del primo conflitto mondiale.
L’iniziativa è stata promossa dal Circolo “Su Nuraghe” insieme al Comune di Biella e dalla Prefettura, con la partecipazione di numerosissimi Comuni italiani.Continua a leggere →

Na paròla piemontèisa al mèis: “B” come “Baross”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi“.

incipit B, Sacramentarium Episcopi WarmundiIn questo brano in prosa troviamo una ricca aggettivazione per descrivere il paesaggio montano dove è nato l’autore, Michele Bonavero, lessicografo, giornalista, poeta, prosatore, uno degli scrittori più autorevoli e più esemplari in lingua piemontese:
d’antorn a-i ero le boschin-e le pì s-ciasse ch’a fodravo la montagna con un mantel verd ëd feuje, mach ës-ciancà da le ròche aùsse, dai linseuj scajos e baross dij ciapé e dai fassolèt colorà dij camp coltivà a trasse = attorno c’erano le boscaglie più fitte che foderavano la montagna con un mantello verde di foglie, solo strappato dalle rocce aguzze, dalle lenzuola scagliose e rossastre delle pietraie e dai fazzoletti colorati dei campi coltivati a terrazze.
L’aggettivo “baross” [pronuncia “barùss”] in piemontese assume il significato di “rossiccio” o di “rossastro”, detto di capigliature, di fogliame o anche del pelo di animali, come cavalli, volpi, su cui non prevale del tutto il rosso sgargiante, ma solo una delle sue sfumature, come si descriverebbe la luce del sole che s’attarda dopo il tramonto.Continua a leggere →