“Su Nuraghe Calcio Biella” cavagna di gol contro “Divano Kiev”

Su Nuraghe Calcio Biella e Divano Kiev

Dopo oltre quattrocento giorni di assenza, ritorna in campo la formazione “Su Nuraghe Calcio Biella”, allenata da Roberto Geromel e Gaspare Carmona. Presso il centro sportivo di San Biagio, a Biella, la disputa della prima amichevole in tempo di restrizioni sanitarie, che pare non vogliano arrivare a termine. In campo atleti di due formazioni fermi oramai da troppo tempo. Alcuni, che ironicamente si sono dati il nome provvisorio “Divano Kiev”, sono amici da sempre per aver militato nelle passate edizioni del campionato amatoriale giovanile biellese con gli stessi colori; altri sono new entry, giovani nati nel nuovo millennio, con origini in diverse parti d’Italia e del mondo: i ragazzi della società nuova che avanza. Anche loro figli di emigrati, con orgoglio, hanno indossato le divise con lo stemma della Sardegna sul cuore.Continua a leggere →

È morta Tiziana Di Giusto Serra di 57 anni

Tiziana Di Giusto SerraIeri sera, 8 maggio, è mancata Tiziana di Giusto Serra, di 57 anni. Lascia nel dolore il marito Giuseppe, i figli Francesca e Alessandro, gli amati nipotini Christian e Nicole.
Nata a Donato da famiglia piemontese, con ascendenze pugliesi e friulane, con l’amore del marito aveva incontrato la Sardegna, nuova terra in cui si era rifugiata, trovando consolazione durante i lunghi anni di malattia. Quando, con l’inizio della pandemia in atto, visite e controlli già programmati sono stati bloccati, l’incantevole marina di Sorso e le dune di Platamona sono state il rifugio del corpo e dell’anima, vissuto accanto all’amorevole marito.
Compagna di una intera vita, attendendo con cura a casa, famiglia e fabbrica, da danzatrice provetta ha animato molte belle serate di Su Nuraghe fino alle forzate assenze.
Questa sera, 9 maggio, Festa della Mamma, alle ore 19:30, la recita del Santo Rosario nella Chiesa parrocchiale di Occhieppo Superiore. Il funerale sarà celebrato domani, 10 maggio, alle ore 15 nella stessa Chiesa parrocchiale.

Battista Saiu

Na paròla piemontèisa al mèis, maggio / masc, “G” come “Giù për ij burit”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi

incipit A, Sacramentarium Episcopi WarmundiAbbiamo scritto in una delle rubriche passate, ciascuna delle quali è dedicata ad una parola della lingua piemontese, che anche se il Piemonte delle ere passate non s’affacciava sul mare, la sua lingua possiede tutta una serie di parole che descrivono piante, animali, pesci tipici delle zone costiere e delle acque mediterranee. Ma quando si tratta di descrivere la natura montagnosa dei suoi territori storici – anfratti e balze, dossi e dirupi – il piemontese possiede una gamma terminologica difficile da eguagliare, anche facendo appello al lessico di lingue nazionali, come l’italiano. Nella frase seguente, sempre uscita dalla penna del biellese Tavo Burat, abbiamo un esempio della dovizia e specificità terminologica del piemontese chiamato a descrivere il territorio ancestrale dei propri abitanti:
Giù për ij burit e drutse, su për grup, l’orët passà, calà ant la dus ancreusa, rivà ant ël sit, miràcol t’i-j trovras doa at conteran soe vite e ’l mond përdù [Tavo] = Giù per depressioni e frane, su per ripidi pendii, oltrepassato il piccolo dosso, disceso nell’antro profondo, giunto nel sito, miracolo lì troverai, dove ti racconteranno le loro vite ed il mondo perduto …”.Continua a leggere →

Da Casalgrasso una pietra a ricordo dei Caduti della Grande guerra nell’area monumentale di Biella

Sindaco, Consiglieri e Alpini di Casalgrasso

L’Amministrazione Comunale di Casalgrasso, piccolo paese in provincia di Cuneo, con il locale Gruppo Alpini ha aderito con entusiasmo all’iniziativa del Circolo “Su Nuraghe”, sostenuta dal Comune di Biella nell’ambito del programma ufficiale del centenario della Grande Guerra a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede la posa in opera di pietre di riuso nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu” dedicata alla Brigata “Sassari” e ai Caduti Biellesi. Le provenienti da tutti i Comuni d’Italia portano inciso il nome della località e il numero dei Caduti.Continua a leggere →

Maggio, una parola sarda al mese: “Q” come “Quidássi”

incipit Q, in Giampaolo Mele, Die ac NocteQUIDÁSSI sass. ‘darsi da fare, sbrigarsi’; quidare log.; quidái, coidái camp. ‘curare, aver cura’; cfr. sp. cuidar; quidádu, –áu log. e camp. ‘cura, diligenza’; cfr. sp. cuidado; datti quidadu log. e sass. ‘datti da fare’, ‘non indugiare’. Negativo: scoidái camp. ‘trascurare’; disquίdu log. e camp. ‘negligenza, trascuratezza’ (cfr. it. disguido); scoίdu camp. ‘negligenza, trascuratezza’.
Wagner si ferma alla solita convinzione che queste voci provengano dallo spagnolo. A sua volta, DELI dà manforte a Wagner e precisa che la voce spagnola (produttrice secondo loro anche di it. disguido) ha base etimologica nel lat. cogitāre ‘pensare’. Sbagliano ambedue. Infatti la vera base etimologica è l’akk. qu’’ûm, quwwû, qummû, qubbû ‘to await, stare in attesa; wait for, aspettare; wait on (someone, in service); trust in, riporre la propria fiducia in’, ‘look after, occuparsi di; take care of, prendersi cura di’. Pertanto è chiaro che quidare, guidare derivano dallo stato costrutto qubbī-tare (dove –tàre è un frequentativo seriore).Continua a leggere →