Arte e migrazioni a Pettinengo: tesori che uniscono genti e territori diversi

Pettinengo, via Fiume, 12 – apertura domenica 13 maggio, ore 15-18 – visita nuovi allestimenti del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli con al centro la “Madre dell’ucciso”, opera marmorea di Francesco Ciusa – ingresso libero

descrizioneLa Madre dell’ucciso di Francesco Ciusa (1883-1949) segna l’ingresso della Sardegna nella scultura moderna italiana mondiale, all’inizio del XX Secolo. Presentata alla Biennale di Venezia del 1907, l’opera, in gesso, raccolse un inaspettato consenso da parte della critica, in particolare il commento di Plinio Nomellini, il quale ritenne la statua una delle poche opere in grado di competere con quelle di Rodin. La Madre dell’ucciso, infatti, sì inserì perfettamente nello spirito artistico dei suoi tempi e, proprio per questo, fu frutto di una faticosa gestazione a Nuoro a partire dagli inizi del 1906. Pur rappresentando un momento di vita sarda dell’epoca (un’anziana nuorese nell’atto di compiere sa ria, la veglia funebre per il figlio ucciso in una faida) incardinandosi lungo i filoni realista e verista, l’opera, contestualmente, presenta uno stile “classico” e secessionista.Continua a leggere →

Insularità in Costituzione e film, invito dei giovani sardi di Biella

Gianni CillocoMartedì 8 maggio, alle ore 21, in via Galileo Galilei, 11, a Biella, nella sede di Su Nuraghe, raccolta firme per la proposta di Legge nazionale di iniziativa popolare per l’inserimento di “Insularità in Costituzione”. Per la prima volta, Sardegna e Sicilia, con le altre isole italiane si mobilitano per pari diritti, pari opportunità, indipendenza economica, continuità territoriale, fiscalità di vantaggio, sanità, energia.
Il primo appuntamento di raccolta firme nella città capoluogo si inserisce all’interno del XXIII ciclo di Su Nuraghe Film, serate a parlare di migrazioni, con protagonisti Sardi di seconda e di terza generazione, nati lontano dalla terra di origine. In cartellone “Terraferma”, di Emanuele Crialese, lezione di cinema a ingresso libero tenuta da Gianni Cilloco, nato a Torino da genitori provenienti da Villanovaforru (Sud Sardegna) e da Semestene (Sassari).
Lontano dall’Isola è nata anche Greta Cogotti (sarda di terza generazione da parte di madre nata a Roma, originaria di Sedini, Sassari, e padre di Teulada), consigliere comunale di maggioranza a Palazzo Oropa, Greta svolgerà le funzioni di “autenticatore” delle firme che verranno apposte sui moduli vidimati dal Segretario comunale di Biella.Continua a leggere →

Maggio, una parola sarda al mese: T come Tirreni

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella

incipit T, in Giampaolo Mele (a cura di), Die ac NocteTIRRENI. Per gli antichi Greci i Τυρςηνοί provengono dalle alture dell’Athos, le quali figurarono da loro occupate. Secondo Erodoto (I, 7; I, 94) Tyrsenos, figlio di Atys, avrebbe guidato i Lidi in Italia e avrebbe dato nome ai Tirreni. Ma c’è pure la terza citazione, quella di Strabone (V, 2,7), secondo cui, arrivando in Sardegna, gli Joléi si mischiarono con gli abitanti delle montagne che si chiamavano Tυρρηνοί. Secondo Ellanico, i Pelasgi sono stati designati col nome Tυρσηνοί dopo il loro arrivo in Italia. Le quattro attestazioni, a ben vedere, non si contraddicono ma vanno interpretate.
Anzitutto, il popolo etrusco, da qualcuno chiamato Tirreno, non gradì mai quell’appellativo, pago del più antico rāš-, Rasenna, da accadico rēšu ‘head, top quality; testa, alta qualità’, cananeo rāš, ebraico rōš ‘capo, principe, leader’ + accadico enu ‘lord, signore’, col significato di ‘signore-principe’. I Tirreni da altri sono stati interpretati come “erranti”. E ciò è più consono ai Tirreni della Sardegna (vedi Strabone), perché in tal caso l’appellativo sarebbe semanticamente identico a quello di Diaghesbeís (= *Transhumantes), nome greco col quale in seguito i montanari sardi furono chiamati. Come si vede, l’appellativo Tirreno circolò nel Mediterraneo a tal punto da dare il nome al Mare Tirreno.Continua a leggere →

Su Nuraghe Calcio Biella vince 5-2 ai Play-Off contro Threetrees Team

Su Nuraghe Calcio Biella e Threetrees Team con dirigenti e arbitro

Gli atleti di Su Nuraghe Calcio Biella vincono 5-2 contro i bravi giocatori del Threetrees team, capitanati da Leonardo Crobeddu. Un nuovo alloro bello e meritato incorona i ragazzi con le insegne della Sardegna sul cuore: primi punti a loro vantaggio conquistati nell’incontro di andata degli ottavi di finale del campionato amatoriale di calcio a 7 che si svolge sotto le insegne della F.I.G.C., Federazione Italiana Gioco Calcio – L.N.D.,Lega Nazionale Dilettanti, organizzatori anche dei campionati locali di calcio a 5 e a 11.Continua a leggere →

Su Nuraghe Film: quattro racconti di migrazioni umane

su nuraghe filmQuattro martedì di maggio – quattro lezioni di cinema (8 maggio – 15 maggio – 22 maggio – 29 maggio) – Primo appuntamento martedì 8 maggio, ore 21 – Circolo Su Nuraghe di Biella, via Galileo Galilei, 11 – presenta Gianni Cilloco – ingresso libero

Migrazione di vegetali, di animali e di umani è tema al centro delle celebrazioni del 40° anniversario di fondazione del Circolo Culturale Sardo di Biella. Argomento, anticipato nell’edizione di Su Calendariu 2018, che vede protagonisti tra i vegetali i funghi di Piemonte e di Sardegna che, a seconda di specie e varietà, vivono solo in areali di uno o di entrambi i territori. Lo stesso dicasi per i nuovi allestimenti del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli – di Pettinengo, inaugurati sabato 28 aprile 2018 – che accoglie, accanto alla migrazione femminile di donne sole che partono e di altre forzatamente trasferite in Sardegna per ripopolare bonifiche o cernere minerali, l’esposizione di alcuni animali, segnatamente uccelli che stagionalmente migrano tra il continente africano e quello europeo, passando per la Penisola, sostando anche sulla nostra Isola.
Anche il XXXIII ciclo di Su Nuraghe Film racconterà di migrazioni attraverso quattro opere che parlano di migrazione umana, a cadenzare i quattro martedì del mese di maggio, con lezioni di cinema tenute da figli di chi è dovuto partire in cerca di pane e lavoro. Loro, nati fuori, lontano dalla terra di origine, ci aiuteranno a declinare il complesso fenomeno migratorio in un curioso gioco di specchi e riflessioni.Continua a leggere →