Palme dei Sardi al vescovo di Biella in continuità di Fede e cultura

Biella, consegna delle filadas in vescovado

Sabato mattina, di buon’ora, nell’episcopio di Biella si è svolto il breve rito della consegna delle “filadas”, le palme intrecciate che la comunità dei Sardi di Biella dona ogni anno a vescovo, sacerdoti e persone consacrate che con loro operano nel territorio della Diocesi in continuità di Fede e cultura. In occasione delle festività pasquali, si rinnovano a Biella come in alcune zone della Sardegna antichi gesti popolari di intreccio fronde vegetali da portare in processione la Domenica delle Palme.
La delegazione di Su Nuraghe, nei loro abiti tradizionali della festa, è stata accolta dal vescovo di Biella mons. Gabriele Mana che, nel ringraziare, ha ricordato i legami che uniscono Piemonte e Sardegna attraverso l’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte, primo vescovo di Vercelli. Relazioni risalenti ai primi anni del Cristianesimo e che i Sardi di “su disterru”, dell’emigrazione, continuano a mantenere vive anche attraverso l’omaggio delle “filadas”.Continua a leggere →

Palme intrecciate dei Sardi per la Pasqua biellese

palme intrecciate viste dalla Malpenga

Domani, di buon mattino, una delegazione della Comunità sarda di Biella sarà ricevuta dal vescovo mons. Gabriele Mana per la consegna delle “filadas”, palme artisticamente intrecciate da portare in processione il giorno successivo. In continuità di Fede e cultura, la massima autorità religiosa, il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu ed alcuni presbiteri riceveranno dalle mani dei Sardi piccoli capolavori vegetali, arte popolare effimera che rimanda al solenne ingresso di Gesù in Gerusalemme pochi giorni prima della sua passione e morte. L’antico gesto di devozione è atto concreto risalente a quelle radici giudaico cristiane di cui sovente si parla. Nel dono, inoltre, sono comprese valenze che rinviano al virtuoso circuito di doni materiali e immateriali da cui discende il ringraziamento di Su Nuraghe alle persone consacrate che con loro operano nel territorio della Diocesi.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: palme intrecciate viste dalla Malpenga

50 sedie di legno di Lorenzo Gnata per non superare la ringhiera

Lorenzo Gnata

Domenica 25 marzo ore 15.30 Biella, Nuraghe Chervu – inaugurazione dell’installazione “site-specific” dell’artista Lorenzo Gnata e performance inaugurale a cura di “Opificio dell’arte” – partecipazione libera

Cosa spinge una persona al suicidio? Cosa induce una persona ad abbandonare casa propria per raggiungere una desolata distesa di asfalto e cemento, sospesa a decine di metri da terra e solcata da sciami di auto, avvicinarsi alla ringhiera e, senza ripensamenti, lasciarsi cadere.
Questo è quello che cerca di capire Lorenzo Gnata, 20 anni, studente di Belle Arti all’Accademia Albertina di Torino, con un passato ricco di opere sempre attente ai temi sociali.Continua a leggere →

Marzo, migrazione di animali e vegetali: funghi di Piemonte e di Sardegna

Boletus pinophilus Pilát & Dermek

Chi non conosce la forte passione per la stagione dei funghi? Ci sono persone che vivono per i funghi, aspettando con trepidazione la fine dell’inverno per poter uscire tra i boschi. Non sono nemmeno spuntate le prime foglie che i cercatori vanno alla ricerca delle morchelle (spugnole); poi, in maggio, raccolgono i primi finferli (gallinacci), in giugno i primi porcini, i cosiddetti fioroni, in luglio e agosto salgono i monti perlustrando le foreste ataviche, alcune mai tagliate dall’uomo, dove i porcini crescono sotto gli abeti e i faggi. In settembre-ottobre ridiscendono in collina, dove avevano raccolto i primi funghi, per cercare i porcini del castagno; altri perlustrano le baragge in cerca di porcinelli (donne, o cravette, rosse e nere). A novembre, la raccolta termina col pregiato poliporo piede di capra (bruel) e con la famigliola buona (chiodini).Continua a leggere →

Il territorio e il sacro, da Su Nuraghe a San Giuseppe di Riva

pellegrinaggio dei Sardi di Biella al sacello di San Giuseppe di Riva

Altre immagini

Il pomeriggio di sabato 17 marzo, provvidenzialmente, la pioggia battente ha cessato di scendere permettendo il pellegrinaggio della comunità dei Sardi di Biella per partecipare alla novena di San Giuseppe che si tiene nel quartiere di Riva. Ogni anno la comunità isolana si reca in processione a Nord della città presso l’antico sacello di San Giuseppe morente, già tappa obbligata per i pellegrini che, provenienti dall’antica “Via Vercellina”, andavano a venerare la “Regina della montagna biellese”. Quello di Su Nuraghe è legame antico di Fede e cultura che si rinnova, risalente all’evangelizzazione del IV secolo ad opera del sardo Eusebio, primo vescovo di Vercelli, partono del Piemonte, introduttore del culto mariano di Oropa. In testa al corteo religioso, due giovani suonatori di launeddas, Maurizio Caria, di Sarroch e Nicola Diana, di San Gavino Monreale, hanno accompagnato con melodie sacre – a Biella come in Sardegna – la sacralizzazione del territorio dove hanno sede Su Nuraghe e la cappella dedicata al Patriarca “poderosu”, casto sposo della Vergine, padre putativo del Redentore.Continua a leggere →