Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella
SARDU, Sardi. Questo aggettivo denomina la popolazione della Sardegna. La radice sard– era usata, oltreché in Sardegna, nel sud-est mediterraneo e in tutto il Vicino Oriente. L’ultimo nome noto è Sarduri II re di Urartu, capo di una coalizione di regni neo-ittiti che perse la guerra di fronte al re-usurpatore assiro Tiglat-phalasar (744-727 a.e.v.). Anche gli Ebrei conoscevano tale radice: l’ebreo Sèred סֶרֶד (Gn 46,14 e altri passi biblici) fu uno dei tanti cananei che si trasferirono da Israele in Egitto. In Sardegna il radicale sard– è collegato anche al cognome Sardu, Sardo, Sardà, Sardànu, Sardòne, Sardella, nonché al villaggio Sàrdara. Secondo Pausania il periegeta (II sec. dell’Era volgare), Sardos libico fu colui che diede nome ai Sardi. E qui, a dargli retta, veniamo risucchiati dalle correnti di pensiero greche, le quali tentano di accreditare la colonizzazione originaria della Sardegna per loro mano. Fior di studiosi credono a Pausania. Ma sono gli stessi che sono stati abbindolati dalla “ideologia della colonizzazione”.Continua a leggere →