“Enoteca bar da Sergio”, Biella incontra l’enogastronomia sarda

Sergio

Dopo aver finito il percorso di studi della scuola dell’obbligo, a 15 anni, Sergio Casu, per due anni va a fare il falegname come garzone di bottega per imparare l’antica arte dei “menusieri”. Altri due a fare l’elettricista e altrettanti da operaio presso la Pettinatura Biellese, quindi partenza per Londra, al rientro va in Sardegna per una lunga stagione, in seguito decide di partire per il Messico.
Al ritorno una breve parentesi a Milano, per poi andare a Pesaro e dopo ancora nella sua amata Sardegna per un’altra fantastica stagione.
Figlio di Baingio Casu di Osilo e Daniela Sanvido di Cesiomaggiore provincia di Belluno, Sergio rientra a Biella per lavorare come cameriere e, dopo 7 anni, decide di aprire un locale “Bar da Sergio” nella centralissima via Gramsci, 12 con il suo dehors, l’accogliente spazio esterno ai bordi della zona pedonale del centro cittadino.
Il “bar da Sergio” si è caratterizzato anche dagli aperitivi sardi e i fiumi di Ichnusa e per l’amore verso la propria terra sarda.
A breve, con l’ampliamento e la nuova risistemazione dei locali, vini e liquori di Sardegna, associati a prodotti dell’enogastronomia sarda piemontese troveranno giusta collocazione, trasformando il “Bar da Sergio”, in “Enoteca bar da Sergio”.

Elia Masedu

Ben oltre Isola e Penisola: “Su bellu est su chi no bies, est in intro”

rappresentanza di Su Nuraghe alla Malpenga

La “Madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa è esposta a Pettinengo in via Fiume, 12. Inserito nella Rete Museale Biellese, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli è aperto tutte le domeniche, ore 14:00-19:00. Info e contatti: Idillio, 3343453649 – Ingresso libero.

Sabato scorso, i cancelli della Malpenga si sono spalancati per accogliere una rappresentanza di Su Nuraghe in occasione dell’arrivo dalla Sardegna di Aldo Brigaglia. Marito di Vera Ciusa, Brigaglia è stato invitato a Pettinengo (Biella), per parlare attraverso documenti di famiglia dell’uomo, l’artista e le opere, focalizzando l’attenzione sulla statua in marmo la “Madre dell’ucciso”, opera di Francesco Ciusa. Recentemente ritrovata nella sontuosa villa della collina biellese, presentata in gesso alla Biennale di Venezia del 1907, l’opera marmorea venne acquistata dal conte Vittorio Buratti nel 1942 per 68.000 Lire dalla Galleria d’Arte di Paolo Triscornia di Ferdinando, marmi greggi segati e lavorati di Carrara, unitamente ad altre statue per impreziosire parco e saloni della principesca abitazione. In quegli anni, la storica dimora, una delle più sontuose della collina biellese, era sede di decisioni e d’incontro dei più importanti personaggi della politica e dell’economia del tempo. Altro luogo di incontri dell’alta società, erano le salette riservate del centralissimo “Mighela”, lo storico bar dei Sardi inaugurato nel 1901 tra via Vescovato e l’attuale via Italia.Continua a leggere →

Fiaccola Special Olympics nel nome della Polizia Penitenziaria

 Biella, Agenti motociclisti con l'atleta Valeria Roffino, insieme a Veronica Nuvoli, Simone e Giada Leonardi

Motociclisti della Polizia Penitenziaria in rappresentanza con l’atleta Valeria Roffino del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria, insieme a Veronica Nuvoli, originaria di Sassari, Simone e Giada (moglie e figli) di Pasquale Leonardi recentemente scomparso – insieme a motociclisti della Polizia Stradale, della Polizia Municipale e della Protezione Civile – hanno avuto il compito di scortare all’interno dello Stadio Pozzo-Lamarmora di Biella la fiaccola della XXXIII edizione dei Giochi nazionali estivi Special Olympics. Una tradizione costituita da staffette internazionali effettuate da agenti di polizia per la raccolta di donazioni in favore di Special Olympics del proprio paese. La “Law Enforcement Torch Run®” è azione di beneficenza e importante mezzo per promuovere la consapevolezza nella società dell’accoglienza delle diversità.
La Polizia Penitenziaria e l’Atletica Fiamme Azzurre sono in lutto per Pasquale Leonardi, stroncato da un malore a 40 anni. Malore improvviso che ha portato via il Vice-Ispettore di Polizia Penitenziaria presso il Reparto di Biella, lasciando tutti nel dolore. Continua a leggere →

Biella, 5 delegazioni sarde ai Giochi nazionali estivi Special Olympics

Biella, delegazioni della Sardegna sfilano allo stadio Pozzo-Lamarmora

Dal 3 al 9 luglio, lo stadio Pozzo-La Marmora di Biella ospita la XXXIII edizione dei Giochi nazionali estivi Special Olympics. Evento internazionale con la partecipazione di 80 atleti di 7 paesi stranieri, provenienti da Germania, Austria, Finlandia, Cipro, Canada, Portogallo e Repubblica di San Marino. 1500 atleti con disabilità che si confronteranno in otto specialità: nuoto, bocce, volley, flag rugby, bowling, equitazione, nuoto acque aperte, vela sperimentale, che si svolgeranno nei principali impianti sportivi della città.
Per pubblico, tecnici, delegati, accompagnatori, volontari, familiari, amici e sostenitori del Movimento sono disponibili 2540 posti sulle tribune dello stadio e oltre 2 mila sedie posizionate sotto il palco.
Salutata dal rullo di tamburi, la torcia olimpica prima di entrare nello Stadio Pozzo – Lamarmora adibito a Villaggio Olimpico ha fatto sosta presso il piazzale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, aspettando i vari atleti professionisti ma, principalmente, l’atleta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria Valeria Roffino, insieme a Veronika, Simone e Giada (moglie e figli) del Vice Ispettore Pasquale Leonardi della caserma “Alessandro Salaris” di Biella, deceduto di recente per un brutto male. La Fiaccola in questo Torch Run è intitolata in memoria e onore a Pasquale.Continua a leggere →

Piemonte, Veneto e Sardegna: storie e migrazioni di donne sole

graglia, vita d'artista, partecipanti alla conferenza

Lunedì scorso, un pubblico attento ha partecipato al terzo appuntamento svoltosi a Graglia all’interno della nuova edizione di “Vita d’Artista”, ospitata da diciassette anni nella storica “Ca’ di Celeste e di Rosa”, casa caratteristica dell’architettura biellese, messa a disposizione da Giuseppe Alfredo Campra, psicoterapeuta originario della Valle Elvo, residente a Torino, presidente dell’Università della Terza Età.
Durante la conversazione tenuta da Battista Saiu sono state proiettate immagini degli allestimenti del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli recentemente inaugurato a Pettinengo. Al centro figure femminili, rappresentate da manichini di tre donne in abiti tradizionali piemontesi, veneti e sardi: “siunere”, falciatrici alpine della Valle Cervo, con ampli grembiali per trasportare il fieno e calze a coprire le caviglie contro il morso delle vipere; mondine con capello di paglia a tesa larga e particolari calze a protezione dal sole e dalle sanguisughe; sposa di Oliena (Nuoro), abito nuziale della nonna, donato da Battista Medde.Continua a leggere →