Sa Die de sa Sardigna, estate cuore di Biella

Festa sarda a Biella, cerimonia a Nuraghe Chervu

Immagini della festa

Sabato 17 e domenica 18 giugno si è svolta a Biella la XXIII edizione della Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna”: giornata dell’orgoglio sardo, istituita con Legge Regionale n.44 del 14 settembre 1993. Rimanda ai moti antifeudali del 28 aprile 1794, quando il viceré Vincenzo Balbiano e i 514 funzionari sabaudi presenti a Cagliari furono imbarcati a forza e costretti ad abbandonare l’Isola.
Già l’anno prima, nel gennaio del 1793, vista l’inerzia del Viceré, i Miliziani di Iglesias impedivano alla flotta francese comandata da Truguet e che bombardava Cagliari di attraccare a Quartu. Nel mentre, anche al largo di La Maddalena venivano ricacciate indietro 22 navi e seicento uomini al comando del giovane Napoleone, allora Luogotenente Colonnello. La vittoria nel capo Nord dell’Isola riceverà la prima medaglia d’oro al valor militare della Marina sarda, che sarebbe divenuta poi “italiana”. Onorificenza conferita il 21 maggio 1793 dal Re di Sardegna Vittorio Amedeo III al Maddalenino Domenico Leoni, noto “Millelire”. Ma, nel premiare i sudditi che avevano respinto l’invasore, i Sardi che avevano approntato le difese e combattuto con valore venivano ancora una volta trascurati, sempre e ancora esclusi dalle cariche pubbliche civili e militari. Stanchi dei continui reiterati soprusi, riunirono i tre bracci degli Stamenti, l’antico parlamento sardo, per chiedere di essere ricevuti a Torino dal Re e presentare in forma di “cinque domande” le richieste della gente sarda. La corte sabauda, che non gradiva i rappresentanti del parlamento sardo, costrinse l’alta delegazione stamentaria alla porta per tre lunghi mesi prima di riceverla e di congedarla con promesse generiche parziali del Re.Continua a leggere →

Giornata Nazionale Piccoli Musei, contributo dei Sardi del Biellese

Pettinengo, Museo delle Migrazioni, sistemazione dell'insegna

Inserito nella Rete Museale Biellese, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo, con sede in via Fiume, 12, è aperto tutte le domeniche dalle ore 14 alle ore 19 – Ingresso libero.

Domenica 18 giugno 2017 si celebra la Giornata Nazionale dei Piccoli Musei.
Una realtà ricchissima e preziosa di creatività e memoria comunitari, che in Italia conta oltre 10 mila siti capaci di attirare migliaia di visitatori. Una proposta molteplice che sa «vedere la (…) dimensione come un valore, (…) un vantaggio in termini di flessibilità e di legame con la comunità locale».
Variegata l’offerta di argomenti, temi ed oggetti offerti all’esposizione pubblica, per lo più ad ingresso gratuito. Una costante di linguaggi, talora con modalità innovative, lungo tutta la penisola del Bel Paese. I piccoli musei fioriscono in diversi Comuni, spesso di medie e ridotte dimensioni, nell’unione di intenti e di passioni: da una parte la storia, capace di porre domande sul presente che trovano una chiave di lettura attraverso la conoscenza del passato; dall’altra “l’attitudine a fare rete”, ad unire risorse (spesso ridotte) e volontà individuali affinché «anche il minimo si ritrovi a essere grande».
Numerosi i “collezionisti” privati che mettono a disposizione i propri beni ed archivi familiari, condividendo i propri riservati “fondi di magazzino”, pronti a resuscitare dall’oblio e a regalare alla conoscenza ed all’interesse collettivo veri tesori, mossi da gratuità e spirito di accoglienza. Ciò perché, come riferisce, Giancarlo Dall’Ara, presidente dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei, nelle relative cellule museali «le persone sono più importanti delle opere».

Gianni Cilloco

Sardi dell’altrove all’ombra del Mucrone

partecipanti alla serata con al centro Valentina Falvo con papà e mamma

Sabato scorso, Valentina Falvo ha completato il XXI ciclo di Su Nuraghe Film, rassegna nella quale sono coinvolti Sardi di seconda e di terza generazione, nati fuori, lontano dall’Isola, chiamati a presentare opere riguardanti la Sardegna. Al centro della serata, la lezione di cinema con in cartellone due dei nove cortometraggi selezionati durante la 22esima edizione di Visioni Italiane: “El vagon”, di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna”, di Andrea Zuliani. Il festival cinematografico è nato nel 1994 per dare spazio a tutti i lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati da giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.Continua a leggere →

Da Pavia a Biella per “La madre dell’ucciso” e “Nuraghe Chervu”

Biella, foto ricordo a Nuraghe Chervu

Domenica scorsa, primo giorno di apertura della Rete Museale Biellese, un pullman di Sardi è arrivato da Pavia per venire a visitare il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli recentemente inaugurato a Pettinengo ed ammirare la statua marmorea “la madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa, presentata in gesso alla Biennale di Venezia del 1907.
Poter contemplare l’opera di Ciusa, capolavoro col quale la Sardegna irrompe nella storia dell’arte italiana ed internazionale del Novecento, vale ben un viaggio sulle Alpi biellesi attraverso strade che portano e finiscono qui.
Nella Malpenga, una delle ville più maestose e lussuose del Biellese, per 75 anni è stata custodita l’importante opera dell’artista sardo, arrivata in Piemonte grazie alla munificenza del conte Vittorio Buratti.
Prima tappa della comitiva pavese: Oropa, partecipazione alla Messa festiva e incontro con mons. Salvatore Pompedda di Ozieri (Sassari), collegiale in servizio al Santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria del Monte, sulle orme di Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano ad Oropa ancora pagana. Poi pranzo a Biella seguito da visita all’area monumentale di Nuraghe Chervu e al giardino mediterraneo, meta sempre più proposta da operatori turistici.Continua a leggere →

Cerimonia a Nuraghe Chervu, 200 anni della Polizia Penitenziaria

Agenti di Polizia Penitenziaria di Biella e Fanti piumati, preceduti dai suonatori di launeddas Tore Agus, Nicola Diana e Maurizio Caria

Domenica 18 giugno, alle ore 12:00, a Biella, la XXIII edizione della Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna” si trasferisce presso il piazzale della Pasticceria Brusa in via Ferruccio Nazionale, 3, per poi raggiungere in sfilata l’area monumentale di Nuraghe Chervu e omaggiare con fiori i Caduti sardi e i Caduti biellesi della Grande Guerra.
Nel Bicentenario di fondazione (1817-2017), saranno presenti Agenti di Polizia Penitenziaria della Caserma “Alessandro Salaris” di Biella per innalzare il Tricolore sulle note della “Filarmonica Cossatese”. La nascita del Corpo risale a duecento anni fa quando, con “Regie Patenti, il 18 marzo 1817, Vittorio Emanuele I, per grazia di Dio Re di Sardegna, approvava il Regolamento relativo alle Famiglie di Giustizia, dopo che il 15 ottobre del 1816 vennero definitivamente fissate le attribuzioni del Corpo de’ Carabinieri Reali“, riducendo “le incombenze dei soldati di Giustizia alla custodia interna delle carceri“.
Affiancati dai Fanti piumati dell’Associazione Nazionale Bersaglieri d’Italia, sezione di Biella, guardia d’onore alla tomba del Fondatore, la cerimonia sarà accompagnata dal suono delle launeddas di Tore Agus, Nicola Diana e Maurizio Caria. A seguire, la benedizione delle Donne del Grano e quella religiosa in lingua sarda impartita da padre Bernardo Petrov, sacerdote ucraino, guardiano del Convento di San Francesco a Biella.
All’inizio e alla fine della cerimonia verranno esplose le salve bene augurali dei Fucilieri di Su Nuraghe.Continua a leggere →