Gli emigrati italiani nella Grande Guerra e i migranti di oggi in Europa

Girasole, l'assessore Giovanni Enne

Gli emigrati italiani nella Grande Guerra e i migranti di oggi in Europa
Sabato 16 aprile, a Girasole, in Ogliastra, a Est della Sardegna, duemila abitanti con l’età media più bassa in Europa (39 anni), ospiterà la mostra “Gli emigrati italiani nella Grande Guerra, la Legione garibaldina”, curata dal Circolo Cultuale Sardo Su Nuraghe di Biella, allestita in collaborazione con le sezioni sarde dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e con la locale Amministrazione comunale.
L’iniziativa “Girasole incontra il mondo” è articolata in due giornate – sabato 16 e domenica 17 aprile – ed è allestita nell’ambito del vasto programma “Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia”, manifestazione itinerante organizzata da Aspen e Camera di Commercio di Nuoro, insieme ai comuni presenti nelle tre regioni geografiche. Il nutrito itinerario enograstronomico con numerose postazioni si svolgerà nelle “pratzas”, i cortile delle case che si affacciano nelle vie principali del paese dove sarà possibile degustare vini e una infinità di antipasti di mare e di terra; polpo e patate; grigliate di pesce; anguille arrosto; “angulis e cibudda”; cozze e ostriche; frittura di pesce; “fregula” con arselle e con salsiccia; “burrida”; ricci di mare; bottarga; mallureddus; pecora al sugo, pecora bollita e arrosto; fave e lardo; capra e cinghiale arrosto e in umido; lumache e trippa; frittelle di fave; “gattulis”; formaggi misti ed erborinati; formaggio fuso e salsiccia; culurgionis/ravioli, porcini e frittate; ravioli di asparagi, ravioli di seppia e di ricotta; patatine fritte; “pistoccu fritto”; focacce e “turredda”; “coccoi prena e coccoi tamatta”; “sebadas”; “orrubiolus” con miele; torrone dell’Ogliastra.Continua a leggere →

Fiducia e sostegno ai giovani per salvare Budelli

Cristiano Cherchi e nonna Annamaria Bassanese

“Grazie per aver sostenuto il nostro progetto”.
Nei giorni scorsi, un foglio firmato da tutti i ragazzi della Classe IIB dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Sella” di Mosso è stato consegnato alla signora Annamaria Bassanese a testimonianza dell’attenzione che i giovanissimi protagonisti hanno verso tutte le persone che stanno contribuendo a salvare l’Isola di Budelli dalla speculazione, perché diventi un centro di educazione ambientale per tutti gli studenti delle scuole italiane.
Il problema di salvare la piccola isola sarda è salito all’onore delle cronache proprio grazie agli studenti biellesi che, sensibilizzati dai loro insegnanti, hanno scritto una lettera alla stampa, ripresa poi da altri mezzi di comunicazioni, fino ad arrivare alla ribalta mondiale dopo una nota trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti.
A fianco dei ragazzi anche la presenza della comunità dei Sardi che, vivendo fuori, lontano dall’isola madre, diventa naturale punto di appoggio all’importante iniziativa promossa dal basso, da quelli che saranno gli uomini e le donne di domani.
Gli adulti sono chiamati a rispondere all’appello con fiducia e con il sostegno economico” – afferma il presidente di Su Nuraghe nel ringraziare coloro che stanno aderendo alla campagna promossa dai ragazzi di Mosso. “Attraverso gesti di liberalità dobbiamo accompagnare i giovani a diventare grandi nel corpo e nell’anima“.Continua a leggere →

Pane e Fede in Sardegna tra culto, cultura e coltivare

Lei, cogone, pane di san Marco

Il film presentato sabato 9 aprile al Circolo Culturale Sardo di Biella documenta la festa di San Marco celebrata a Lei, in provincia di Nuoro. San Marco si festeggia il 25 aprile giorno del suo martirio, ma a Lei la festa viene ripetuta anche a settembre, a sottolineare l’importanza e la devozione per “su Santu cogoneri”, ovvero “il santo del pane”.
Per gli abitanti di Lei, ma anche dei paesi limitrofi, questo giorno è una vera e propria festa: si parte in processione dalla chiesa parrocchiale fino all’antica chiesetta campestre che sorge fuori dal paese, recitando il rosario in lingua sarda, si porta la statua del Santo e si porta il pane benedetto (sa cogone). Si canta, si prega e, infine, addirittura si dorme lì, dentro la chiesetta, tutti assieme.
Questa tradizione è antichissima, risale all’epoca precristiana ed oggi è ancora celebrata con fede e passione. In origine la processione aveva come significato l’augurio per un buon andamento dei raccolti. Nell’anno in cui San Marco coincide con il giorno di Pasqua, l’annata del raccolto potrebbe essere particolarmente scarsa (la Pasqua che si calcola in base ai cicli lunari, se cade alta significa che sono trascorse 5 lune dal 21 dicembre al 25 aprile, aspetto sfavorevole per l’agricoltura).Continua a leggere →

Giovani a Biella, ingresso attivo nella comunità sarda

su nuraghe film, partecipanti alla serata

Sabato scorso a Biella, nelle sale del Punto Cagliari si è svolto l’annunciato appuntamento mensile con Su Nuraghe Film “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. In cattedra Daniela Lazzarotto Axana, sarda di seconda generazione, per presentare “Su Santu cogoneri”, il Santo del pane, documentario del 2015 realizzato a Lei (Nuoro) nell’ambito della collaborazione del Circolo Culturale Sardo di Biella col Musée d’Ethnographie de la Ville de Genève. Nell’allestimento temporaneo per il prossimo quadriennio, il museo svizzero presenta la Sardegna attraverso l’esposizione di alcuni pari rituali.
Documentario di diciotto minuti che ha catturato l’attenzione dei presenti, facendoli entrare nell’evento che ogni anno si rinnova a Lei, il piccolo centro arroccato “in costera”, tra l’altopiano di Campeda e i primi contrafforti del Marghine.
I pani di Lei portati in processione vengono infilati su canne ricoperte di candido tulle, con nastri e fiori colorati a formare figure dendromorfe che rimandano a simulacri arborei presenti in ambiente sacro anche oltre i confini del continente europeo. Su questo aspetto, oltre che su forma e figure che compongono “sa cogone”, il pane di San Marco, si è aperto il dibattito alla ricerca di parallelismi e possibili letture.
Alla fine, “su cumbidu”, il rinfresco preparato e offerto dalla generosità dei soci per festeggiare Daniela accompagnando il suo ingresso attivo nella Comunità di Su Nuraghe.

Efisangelo Calaresu

Primi battesimi nella chiesa restaurata da Sardi e Pettinenghesi

Battesimo Emanuele e Valentina Cau

Nel pomeriggio di Domenica 10 aprile, per la prima volta nella chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari di Canton Gurgo di Pettinengo, è stato amministrato il battesimo a due bambini di sette e di nove anni, Emanuele e Valentina, Figli di Vladimiro Cau e di Teresa Tore.
Al centro del rito, la vasca lustrale ricavata da un’antica pietra di basalto, legittimamente posseduta, proveniente dalla Sardegna, appositamente donata dai pastori di Abbasanta alla Comunità dei Sardi di Biella. A fianco, la riproduzione in scala del “Battesimo di Gesù”, opera di grandi dimensioni (15 metri quadrati di superficie dipinta), realizzata nel 1998 del pittore biellese Flavio Ferrari su richiesta del canonico don Giovanni Saino, trasferito dal Santuario di Oropa a quello in Valle Cervo. Il pittore, presente a Pettinengo, ha voluto firmare la copia di suo pugno.
Don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, nell’illustrare le varie fasi della cerimonia, ha spiegato il significato dell’acqua, degli oli santi ed anche i diversi elementi che formano il cero pasquale. Oltre alle consuete Alfa ed Omega e la data dell’anno corrente, la grossa candela si presenta dominata dalla Croce dorata, luminosa, ingemmata di azzurro e di rosso, a richiamare i colori di Sardegna, arricchita di una conchiglia identificativa del mare che circonda l’Isola e di San Giacomo Maggiore, contitolare con Santo Stefano della parrocchia di Pettinengo e di un singolare “occhio di Santa Lucia”, l’opercolo calcareo dell’Astrea rugosa, il mollusco diffuso nei fondali rocciosi del Mediterraneo, universalmente noto, fin in Estremo Oriente ed Oceania, come simbolo di vista trascendente, di conoscenza e di saggezza.Continua a leggere →