“Sa limusina no at mai impoberidu a niunu” / “L’elemosina non ha impoverito mai nessuno”

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Dìcios e Peràula de Deus / Proverbi e Parola di Dio – immagini e nomi sardi di fiori – Laboratorio   linguistico transoceanico – appuntamento mensile tra il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).

Presentazione del proverbio: “L’elemosina non ha impoverito mai nessuno”.

Il proverbio sardo: l’elemosina, non ha mai impoverito nessuno, ci svela quanto i nostri avi credessero che il dare ai poveri fosse opera buona. Infatti, nel far parte di ciò che avevano, dicevano che lo davano per l’anima, a mo’ di “caparra”, per assicurarsi il godimento nell’altra vita.

Presentada de su dìciu: “Sa limusina no at mai impoberidu a niunu”.

Su dìciu: “Sa limusina no at mai impoberidu a niunu”, nos iscobiat cantu sos mannos nostros creiant chi su de dare a sos poberos fit opera bona. Difatis, sendhe faghindhe parte de su chi teniant, naraiant chi lu fint dendhe pro s’anima, a zisa de “cabarra”, pro si assigurare su gosu in s’àtera vida.

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Memorial “Carmona-Frassanito”: “Su Nuraghe Calcio Biella” vince 4-1 contro “Edil Group” – Pareggiano 4-4 “Locato80” e “#Escile Team”

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Lunedì 19 e martedì 20 febbraio, si è svolta la terza giornata del mini torneo precampionato, intitolato alla Memoria di Paolo Carmona e di Donato Frassanito; competizione che vede la galoppata di “Su Nuraghe Calcio Biella” vincere 4-1 contro “Edil Group”, mentre pareggiano 4-4 “Locato80” e “#Escile Team”.

Entrambe le partite, ben condotte dall’arbitro Giuseppe Paganelli, direttore di gara nel campionato provinciale, categoria open, organizzato da A.S.C. (Attività Sportive Confederate) di Biella, Ente di promozione sportiva presieduto da Pino Lopez, riconosciuto e patrocinato dal C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), al quale le quattro formazioni partecipano inserite nei gironi “A” e “B”.

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Sindaco di Bagnaria (Pavia) a Biella per consegnare pietra di memoria per “Nuraghe Chervu”

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L’area monumentale “Nuraghe Chervu” continua ad arricchirsi

Tra i diversi comuni italiani che hanno accolto l’invito della Città di Biella e del Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, lunedì mattina sono arrivati in città il sindaco di Bagnaria Mattia Franza, accompagnato dal vice sindaco Dino Tambornini e dall’assessore Claudio Fascioli.
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Corso gratuito di apicoltura: 4 incontri a “Su Nuraghe”

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Primo appuntamento venerdì 16 febbraio dalle ore 21,00 alle ore 23,00 e per i successivi quattro venerdì – Il corso è gratuito. Si richiede solo l’iscrizione al Circolo al costo di Euro 20,00

Biella, 14 febbraio 2024 – Il giorno di San Valentino, in una bella mattinata di sole quasi primaverile, presidente dell’Associazione Bellese Apicoltori, dr. Paolo Detoma, accompagnato dal prof. Battista Saiu, presidente del Circolo “Su Nuraghe” e per l’occasione con funzione di video operatore, hanno effettuato la prima visita dell’anno ai “casiddos de Nuraghe Chervu”, i due alveari dell’Oasi delle Api per verificarne lo stato di salute e l’entità delle scorte. C’era un po’ di preoccupazione per un inverno insolitamente mite cui le api non sono abituate ma i timori sono svaniti già solo con l’osservazione esterna delle porticine di ingresso dove una buona attività di volo e una consistente importazione di polline sono indice di buona salute; la visita interna ha confermato questa prima impressione: api numerose e scorte più che sufficienti per arrivare alle prime fioriture importanti senza bisogno di integrazioni.

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Uno sguardo sul creato: libellule in collina tra Piemonte e Sardegna

descrizioneImmagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Marta Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.

Libellule in collina. Perché mezzo secolo addietro le libellule erano così abbondanti in collina? Il motivo è legato alle altissime concentrazioni che si trovavano in pianura nel cuore dell’estate. Le libellule nascevano e si sviluppavano con successo nelle risaie e negli stagni limitrofi.

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