Il Circolo dei Sardi di Trieste, presieduto da Angelo Curreli, è stato promotore del conferimento della Cittadinanza onoraria della città giuliana alla Brigata “Sassari” – la cerimonia si è svolta martedì 30 gennaio 2024 nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza delle massime autorità locali. Il sindaco della Città di Trieste, Roberto Dipiazza, ha voluto esprimere gratitudine alla gloriosa formazione pluridecorata dell’Esercito Italiano che nella Prima guerra mondiale si rese protagonista di eroiche battaglie sul fronte orientale. Nel ricevere il prestigioso riconoscimento, l’attuale comandante della brigata, Generale Stefano Messina, ha profuso a sua volta un sentito ringraziamento alla città, già sede della storica caserma “Vittorio Emanuele III” – dismessa nel 2008 – dove migliaia di giovani hanno prestato servizio militare con le mostrine rosse e bianche.
Celebrata a “Nuraghe Chervu” la “Festa delle Bandiere” della Brigata “Sassari”: gloria italiana, vanto dei soldati sardi!
Domenica 28 gennaio 2024, una bella giornata di sole ha illuminato la sobria cerimonia svoltasi nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu” con il rito dell’Alzabandiera, organizzato dal Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al “Capitano Emilio Lussu”, guidato dal Responsabile Fiduciario, Francesco Fosci.
Al suo fianco il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu e il vice presidente Roberto Perinu. Sul pennone più altro è stato innalzato il Tricolore alla presenza delle insegne del Nucleo “Sassarino” biellese e del labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Federazione di Biella e Vercelli. Dopo l’inno nazionale, accanto al monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi, è stata deposta la corona di alloro adornata con nastro bianco-rosso, i colori delle mostrine. “Su biancu est fide pro non zedere incontra a s’inimigu, a sos affannos; su ruju est s’amore pro sos mannos, pro sa Patria…”. “Il bianco è la fede per non cedere di fronte al nemico ed alle avversità; il rosso è l’amore per antenati, per la Patria…”
“Chie chircat a Deus, no perit, bene meu” / “Chi cerca Dio, o mio bene, non perisce”
Dìcios e Peràula de Deus / Proverbi e Parola di Dio – immagini e nomi sardi di fiori – Laboratorio linguistico transoceanico mensile tra “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).
Presentazione del Proverbio: “Chi cerca Dio, o mio bene, non perisce”.
Il proverbio: “Chi cerca Dio, o mio bene, non perisce”, ci svela la profonda preoccupazione di una mamma per il figlio o la figlia, “suo bene”. Ella sa che non può proteggere quel “bene” come vorrebbe, perciò consiglia di cercare Dio, sicura difesa per questa vita e per l’altra. “Rimanere nella parola di Gesù”, come dice il tema scelto da Papa Francesco, per la Giornata della Parola di Dio di quest’anno, è la via sicura per realizzare ciò che addita il nostro proverbio.
I Circoli sardi in Italia a Trieste a fianco della Brigata “Sassari”
Nei giorni scorsi è stata consegnata a Sassari, presso la Caserma Comando intitolata ad Alberto Ferrero della Marmora, la Mostra storica “la Brigata “Sassari” nella Grande Guerra”.
Stampata a Biella nel nuovo allestimento, la Mostra è stata portata direttamente a destinazione da Massimo Botalla, titolare dell’omonima Tipolitografia di Gaglianico, e da Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, in vista dei prossimi appuntamenti espositivi.Continua a leggere →
Gigi Riva “su mannu” / il grande”, ci ha lasciati
A “tronos de chelu” tuono del cielo, noto come, “rombo del tuono” dai più, è dedicata la poesia di Nicola Loi, A Gigi Riva “su mannu” / Tronos de chelu, reposa in paghe” – A Gigi Riva “il grande” / Tuono del cielo, riposa in pace”. Otto quartine appositamente composte dal Poeta di Ortueri (Nuoro) alla notizia della sua dipartita e fatte pervenire a “Su Nuraghe” di Biella. Verranno inserite nell’antologia di i testi del prossimo appuntamento (martedì 30 gennaio 2024) con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina): laboratorio linguistico transoceanico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e a scrivere in lingua materna contemporanea; testi presentati nella traduzione di Gabriella Peddes di Tonara, con la revisione di Roberto Perinu.
Il nome di Gigi Riva ha fatto grande la Sardegna attraverso “su Casteddu”, “il Cagliari”; grazie a lui, “il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti.” Parole che rimbalzano nelle cronache odierne e che ben ritraggono i sentimenti di dolore e di orgoglio alle quali fanno eco sui social quelle della tifoseria di “Su Nuraghe” di Biella, espresse in rima da Nicola Loi: “Fis e ses oe in totu sos coros,/ Unu fizu fidele de Sardigna. / Che sa bandera de sos bator moros / Ses pro sos Sardos una vera insigna” con cui principiano i versi endecasillabi di Nicola Loi. Vale a dire: “Eri e sei oggi in tutti i cuori, / un figlio fedele di Sardegna, / come la bandiera dei quattro mori, / sei per i Sardi una vera insegna.”