I Circoli sardi in Italia a Trieste a fianco della Brigata “Sassari”

descrizione

Nei giorni scorsi è stata consegnata a Sassari, presso la Caserma Comando intitolata ad Alberto Ferrero della Marmora, la Mostra storica “la Brigata “Sassari” nella Grande Guerra”.

Stampata a Biella nel nuovo allestimento, la Mostra è stata portata direttamente a destinazione da Massimo Botalla, titolare dell’omonima Tipolitografia di Gaglianico, e da Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, in vista dei prossimi appuntamenti espositivi.Continua a leggere →

Gigi Riva “su mannu” / il grande”, ci ha lasciati

descrizioneA “tronos de chelu” tuono del cielo, noto come, “rombo del tuono” dai più, è dedicata la poesia di Nicola Loi, A Gigi Riva “su mannu” / Tronos de chelu, reposa in paghe” – A Gigi Riva “il grande” / Tuono del cielo, riposa in pace”. Otto quartine appositamente composte dal Poeta di Ortueri (Nuoro) alla notizia della sua dipartita e fatte pervenire a “Su Nuraghe” di Biella. Verranno inserite nell’antologia di i testi del prossimo appuntamento (martedì 30 gennaio 2024) con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina): laboratorio linguistico transoceanico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e a scrivere in lingua materna contemporanea; testi presentati nella traduzione di Gabriella Peddes di Tonara, con la revisione di Roberto Perinu.

Il nome di Gigi Riva ha fatto grande la Sardegna attraverso “su Casteddu”, “il Cagliari”; grazie a lui, “il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti.” Parole che rimbalzano nelle cronache odierne e che ben ritraggono i sentimenti di dolore e di orgoglio alle quali fanno eco sui social quelle della tifoseria di “Su Nuraghe” di Biella, espresse in rima da Nicola Loi: “Fis e ses oe in totu sos coros,/ Unu fizu fidele de Sardigna. / Che sa bandera de sos bator moros / Ses pro sos Sardos una vera insigna” con cui principiano i versi endecasillabi di Nicola Loi. Vale a dire: “Eri e sei oggi in tutti i cuori, / un figlio fedele di Sardegna, / come la bandiera dei quattro mori, / sei per i Sardi una vera insegna.”

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Gennaio 2024, “A” come “AMUS-MAN”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”.

Amus-man” è la parola che accompagna il primo mese dell’anno come la si ritrova nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Amus-man s.m. divertimento || nemis ëd j’amusman sërvaj, për ël bal dël sàber i l’oma ij viton sivalié e milissia vajanta contra ij Sarasin latin, la Badìa sbefiarda sventajanta dij giovo ‘l vej drapò [Tavo] = nemico dei divertimenti selvaggi, per la danza delle sciabole abbiamo i montanari cavalieri e prode milizia contro i Saraceni svelti di mano, l’Abadia beffarda sventolante dei giovani l’antica bandiera  || Continua a leggere →

Gennaio 2024, una parola sarda al mese: “F” come “FILU E FERRU”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

FILU E FERRU, o FERRU DI CONTZA. Con questi due nomi è chiamata l’acquavite in Sardegna: il primo nome è proprio del Logudoro, il secondo è proprio dei Sassaresi. Prima di procedere, mi è forza premettere alla presente discussione etimologica il mio pensiero sul modo di approcciare allo scibile della Sardegna.

I lettori più attenti mi conoscono e spesso hanno apprezzato il mio rigore scientifico, e sono avvezzi a giudicarmi quale glottologo che da un quarto di secolo si dedica a ricostruire filologicamente l’intero apparato linguistico dello scibile attinente alla Sardegna. Noi Sardi nominiamo il nostro scibile su connottu.

Per nostra iattura, non c’è Università sarda che non sia sorta con un apparato iniziale di docenti provenienti dal Continente (salvo poi innestarvi pian piano qualche allievo d’origine sarda). Ad esempio ricordo bene dall’alto dei miei anni la Facoltà d’Agraria, creata a Sassari con un apparato esclusivo di docenti continentali; ed ho conosciuto parecchie centinaia di giovani sardi laureati in agraria, tutti usciti dalle università toscane, non da quella sassarese, poiché le loro famiglie non si fidavano della “solidità” dei docenti ch’entravano nell’isola “a farsi le ossa”. Non dobbiamo vergognarci di sapere che le Università sarde sono state quelle di “prima formazione” per una pletora di docenti continentali.

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Assegnate le tradizionali borse di studio ai figli meritevoli di “Su Nuraghe”

descrizioneSabato 6 gennaio 2024 sono state consegnate le tradizionali borse di studio di “Su Nuraghe ai figli meritevoli dei soci.

Fin dalla fondazione, per il 46° anno consecutivo, il Circolo Culturale Sardo di Biella premia i suoi figli migliori, assegnando loro premi in denaro per meriti scolastici. Giochi, peluches per tutti e libri messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per favorire la conoscenza del territorio in cui viviamo.

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